Il punto è sempre lo stesso (e scusatemi se sono ripetitivo): perché qualcuno deve sentire l’esigenza di cercare informazioni, coi motori di ricerca del web, su come deve/dovrebbe vestirsi una donna a Istanbul? Non in generale, cosa che potrebbe far pensare a considerazioni sul meteo: ma le donne, solo le donne!
Dico: ma chi si metterebbe mai a cercare su Internet come deve/dovrebbe vestirsi una donna a Parigi, a Londra, a Berlino, a New York, a Tel Aviv? Perché questa attenzione speciale e morbosa per Istanbul?
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Non sarà forse questo il risultato del bombardamento mediatico sulla cosiddetta “islamizzazione”, sulle donne “velate”, sulle donne col burqa (in realtà, turiste arabe in niqab), sulla Turchia “come l’Iran” o “come l’Arabia saudita”?
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In ogni caso, la risposta è: vestitevi assolutamente come vi pare, come vi vestireste in qualsiasi altro posto del mondo (fermo restando il fatto che – a Istanbul, come a Roma o a Milano – andare in giro in modo poco dignitoso finisce con l’attirare attenzioni non sempre gradite). E no: NON ci sono restrizioni di alcun tipo!