Siamo ormai arrivati a un punto di non ritorno nella campagna di demonizzazione del presidente Erdoğan: ormai spesso pragonato – con lo zampino di giornalisti poco professionali e molto compiacenti (per motivi ideologico-politici) – addirittura a Hitler, non si capisce bene per quali concreti motivi. Insomma, è pur vero che le critiche sono legittime e utili: ma tali critiche vanno ancorate alla realtà e non devono mai scadere nell’insulto e nella demonizzazione, che spingono all’odio viscerale e a comportamenti poco razionali. Sinceramente, sono molto scettico sul fatto che sarà mai possibile riassorbire e neutralizzare questi sentimenti di aperta ostilità.
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Ultimo episodio, l’iniziativa di alcuni “artisti” tedeschi che hanno proiettato l’immagine che vedete sul muro dell’ambasciata turca a Berlino: io di “satirico” non ci vedo proprio nulla.