Nuove proteste al parco Gezi di Istanbul

Chi mi legge sa bene cosa penso: io sono per la democrazia, quindi sono decisamente contrario a ogni forma di protesta attraverso violenza o anche prepotenza (nei sistemi democratici, le decisioni vengono prese attraverso il voto e non strillando in piazza).

Anzi, anche solo da un punto di vista molto pratico, che risultati sono stati ottenuti dai rivoltosi del parco Gezi? Sì, è vero: quel minuscolo parco è ancora lì, non so se ancora mal frequentato; però, a causa di quelle proteste, il cammino riformista per migliorare la qualità della democrazia in Turchia si è bruscamente interrotto. Ne valeva la pena?

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Comunque, nelle ultime settimana c’è stata una ripresa delle attività investigative su quegli eventi: soprattutto ala ricerca di elementi che ne proverebbero l’eterodirezione, il coinvolgimento di gruppi eversivi interni e di potenze straniere.

C’è chi non l’ha presa bene e ha pensato di riprendere la protesta: stavolta tutto solo, però. Ecco: questa manifestazione in completa solitudine è l’immagine perfetta di quel che resta di Gezi, cioè il nulla.

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