AVVISO: questo post è ormai datato, è stato scritto da una persona che si occupava del blog in precedenza; chi lo gestisce oggi non ne condivide l’impostazione. Per contattarmi: giuse.mancini@gmail.com
Sono appena tornata da una visita molto speciale al Museo dell’innocenza, da poco inaugurato dallo scrittore e premio Nobel turco Orhan Pamuk. Il museo è opera interamente sua: è stato da lui concepito e allestito, in quasi 15 anni di lavoro.
Il Masumiyet Muzesi si trova nel cuore della città, nel bellissimo e cosmopolita quartiere di Çukurcuma, disposto su tre piani di un palazzo del 1897, tutto dipinto di rosso. Il suo nome deriva dall’omonimo romanzo pubblicato da Pamuk nel 2006 un libro davvero struggente. Narra dell’amour fou tra il giovane Kemal e la bellissima Fusun, promessi sposi mancati.
I due protagonisti del libro, Kemal e Fisun, si amano, ma si ritrovano intrappolati in mille traversie, divisi da un destino avverso, complice la famiglia e una società ostile. Kemal per ben otto anni vive in castità nell’immagine di lei, raccogliendo gli oggetti che per lui rappresentano questa grande passione.
Pamuk ha spulciato palmo a palmo vetrine e bancherelle, fra i mercatini e i rigattieri del quartiere: ha trovato così gli oltre 1100 oggetti (o li ha fatti ricreare ad hoc dai migliori artigiani della città) esposti nelle 83 vetrine, una per ogni capitolo del libro. L’anima e il colore della città di quegli anni prendono vita attraverso gli oggetti: orologi e vestiti, biglietti di bus e cinema, carte bollate e bottigliette, foto e dipinti. Ci sono anche i mozziconi delle ben 4.213 sigarette fumate da Fusun!
Le sensazioni evocate da questa marea di oggetti sono varie, e non necessariamente immediate. Io l’ho trovato emozionante e suggestivo, ma c’è anche da dire che io sono una fan sfegatata di Pamuk.
Non mi sento di consigliare questo museo a chi non ha mai nemmeno aperto uno dei suoi libri, potrebbe infatti rivelarsi un piccolo coacervo confuso (e magari anche un po’ feticista). Lo consiglio invece ai fan e ai lettori del premio Nobel, e in generale a chi ha letto almeno un suo libro. La sua opera di collezione ed esposizione è davvero notevole, piena di amore. Ricorda un po’ le collezioni enciclopediche del passato, ha davvero un che di profondamente romantico e idealista. Il quartiere di Çukurcuma, da solo, vale comunque una visita!
Il sito web del Museo: www.masumiyetmuzesi.org
Orari: Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18 – fino alle 20 il venerdì.