L’Isil all’attacco di Istanbul

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No, non ci sono stati degli attentati: se ci fossero stati, c’avrebbero aperto i tg in mondovisione (dando ovviamente la colpa alla Turchia). L’attacco di cui parlo è solo retorico: un video in cui un membro apparentemente turco dell’Isil invita alla rivolta contro un governo di traditori, che avrebbe tradito i dettami dell’islam e (s)venduto il paese agli americani, agli ebrei e ai terroristi atei del Pkk. Insomma, neanche l’Isil – e loro dovrebbero essere degli esperti in materia – crede alla tesi della cosiddetta “islamizzazione” della Turchia – meno alcol, più donne “velate”; più moschee, meno baci in pubblico – molto diffusa in ambienti islamofobi (e non solo).

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Per quanto riguarda l’obiettivo di conquistare Istanbul, il valore è simile a quello dell’analogo proclama su Roma: praticamente nullo (ciò non vuol dire che non ci siano rischi di attentati: ma che non sono previste invasioni).

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