La Istanbul di Henri Prost (1931-1951)

Ricordo di aver visto la mostra in fase di allestimento, ma praticamente pronta: “Dalla capitale dell’Impero alla città moderna della Repubblica. I piani per Istanbul di Henri Prost (1936-1951)“, all’Istituto di ricerche di Istanbul dal maggio al luglio 2010. Il nome rivela subito le sue origini: un francese; di professione, architetto e urbanista: che venne chiamato direttamente da Atatürk a sovrintendere alla trasformazione urbana di Istanbul. Rimase in riva al Bosforo per 15 anni filati, fu autore di interventi drastici e non tutti apprezzabili: gli sventramenti della penisola storica (l’antica Costantinopoli), per creare assi viari per automobili; la distruzione della caserma ottomana di artiglieria e la realizzazione del parco Gezi (ve ne ho parlato qui); il restauro e la protezione dei grandi monumenti bizantini arrivati fino a oggi: fu su sua richiesta che Hagia Sophia cessò di essere una moschea e – dopo averne recuperato parte delle decorazioni, anche musive – venne aperta alle visite dei turisti. Aveva persino proposto un ponte ferroviario sul Corno d’oro, per far passare la metropolitana da Sultanahmet a Beyoğlu: un progetto realizzato negli ultimi 2 anni dall’azienda italiana Astaldi, che verrà inaugurato a breve.

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Ve ne parlo perché ho scoperto che il museo “Cité de l’architecture et du patrimoine” di Parigi ha dedicato a Henri Prost, una bellissima mostra virtuale: accessibile cioè direttamente online. Il materiale è quello utilizzato per la mostra di Istanbul, una serie impressionante di documenti originali e foto d’epoca; i testi sono tutti in francese, ma poco importa: già vedere quelle immagini è emozionantissimo, sono testimonianze di un mondo purtroppo definitivamente scomparso – un mondo spazzato via dalla frenesia modernizzatrice. Ma se ne trovano ancora, di immagini simili: ad esempio le cartoline in vendita nelle librerie “di seconda mano” e antiquarie, ingiallite e collezionate da Pamuk per il suo “Museo dell’Innocenza”.

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La mostra è articolata su otto sezioni, oltre all’introduzione: Henri Prost e Istanbul, Santa Sofia e Bisanzio; il Piano urbanistico della sponda europea di Istanbul, 1937; la Piazza dell’ippodromo il palazzo di giustizia e il parco archeologico; l’Atatürk bulvarı e la piazza di Fatih; il quartiere del Büyük Çarşı (Gran bazar) e la piazza di Eminönü; trasporti urbani e progetto di metropolitana; spazi liberi (e verdi). Ho selezionato qualche foto, ve le mostro qui: i piani urbanistici, piazza Taksim e il parco circostante (poi deturpato da edifici), le demolizioni a Karaköy, la nascita del boulevard Atatürk che passa sotto l’acquedotto di Valente, Beşiktaş. Per vedere anche le altre, cliccate qui.

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