Eccola, una delle moschee più suggestive di Istanbul: più suggestiva e più sacra, che puntualmente i turisti ignorano – quelli interessati alle “cose principali” – per riversarsi in massa nella Moschea blu di Sultanahmet. La moschea di Eyüp – per essere precisi, la Eyüp Sultan Camii – è tutt’altra cosa: una delle più antiche (se non la più antica, secondo molte fonti) della città, famosa perché costruita – subito dopo la conquista da parte di Mehmed II – attorno alla venerabile tomba di Ebu Eyyûb el-Ensarî, quasi completamente ricostruita alla fine del XVIII secolo. E’ una moschea sacra, dicevo: ed è sacra proprio in virtù della tomba di Eyyûb/Eyüp, porta-stendardo del Profeta Maometto morto durante l’assedio arabo del VII secolo e poi apparso in sogno per svelare il luogo della sua sepoltura e dare nuova carica nel corso dell’assedio stavolta vincente – come ricordato nel film “Fetih, La conquista” – del 1453. E’ una moschea talmente sacra che tutt’attorno si trovano ricche tombe di alti dignitari ottomani, che era il luogo in cui i nuovi sultani venivano consacrati dal Gran maestro sufi (venivano cinti con la spada di Osman, capostipite della dinastia Osmanlı o ottomana).
LEGGI ANCHE: Fetih 1453, il film (e la conquista di Istanbul)
LEGGI ANCHE: Gli eventi del ramadan 2013 a Istanbul
LEGGI ANCHE: Itinerari a Istanbul
La moschea in sé non solo fa parte di un più ampio complesso, con altri edifici di rilevanza pubblica: ma in quanto luogo di pellegrinaggio – proprio sulle sponde del Corno d’oro (è la tappa quasi finale di un nuovo itinerario che sto preparando per il blog) – è attorniato da tutta una serie di bancarelle, negozi e punti ristoro di ogni tipo. Il periodo migliore per andarci, è ovviamente quello del ramadan: perché è uno dei centri in cui le persone si riuniscono per interrompere il digiuno per la cena di iftar. E una volta a Eyüp, ci si deve spingere un po’ più su – con la teleferica, a piedi attraverso il cimitero – fino alla collina e al caffè di Pierre Loti.
L’interno, non ve lo descrivo: bastano queste fantastiche foto a rendere l’idea!
LEGGI ANCHE: Pierre Loti e le evase dall’harem
LEGGI ANCHE: Consigli di viaggio, come visitare una moschea a Istanbul
LEGGI ANCHE: Le moschee di Istanbul, Pertevniyal Valide Sultan camii (ad Aksaray)
LEGGI ANCHE: Le moschee di Istanbul, Yavuz Selim Camii (a Fatih)
Ci sono stato ed è effettivamente bella. Da lì poi parte il sentiero (o la teleferica) per salire al caffè Lotì con vista su tutto il Corno d’Oro. Si attraversa salendo o scendendo un cimitero islamico bello e sereno.
Vale la pena.
sì, ho dimenticato di inserire il relativo link: https://blog.zingarate.com/vivereistanbul/pierre-loti-e-le-evase-dallharem.html
[…] (per continuare a leggere e vedere le altre foto, cliccate qui) […]
VADO A EYUP…..OGNI VOLTA CHE VENGO A ISTANBUL…..LO CONSIGLIO A TUTTI….
FUORI DAI CIRCUITI TURISTICI, LUOGO PER INTENDITORI DI STORIA, COSTUMI, SOCIETA’
UNO DEI POSTI PREFERITI.