La moschea barocca di Laleli

Ma perché me la prendo tanto con il turismo di massa a Sultanahmet? Coi turisti che si lasciano irretire dalle attrazioni famose – Ayasofya, moschea blu, palazzo di Topkapı, basilica cisterna, Gran bazar poco più avanti – e si convincono di aver visitato tutti i monumenti più importanti?

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La risposta è molto semplice: perché tutti costoro finiscono col perdersi l’infinita ricchezza del patrimonio culturale di Istanbul, spesso a pochi passi dal fazzoletto di penisola storica in cui tutti si affollano.

Un ulteriore esempio – ma nel blog, ce ne sono già molti altri – è la splendida moschea settecentesca e barocca di Laleli, a 5 minuti a piedi dal Gran bazar e proprio sulla strada principale (principale già in epoca romana) ma ovviamente ignorata dai più.

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L’ulteriore particolarità della moschea di Laleli è che come la Zeynep – ora in fase di restauro e pertanto inaccessibile – si ispira a modelli bizantini per quanto riguarda l’uso dei mattoni.

A me piacciono moltissimo sia lo stile architettonico più leggero e gradevole (niente a che vedere col casermone detto “moschea blu”), sia le decorazioni dell’interno.

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Purtroppo, sono andate perdute molte delle strutture che facevano parte del complesso originario: ma le tombe dei sultani Mustafa III (il fondatore) e Selim III fortunatamente non le ha toccate nessuno; come del resto i negozi affittati per sovvenzionare le attività caritatevoli della moschea, che vedete nell’ultima foto.

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