Ieri mi aggiravo dalle parti di Kurtuluş/Tatlava, un’ampia zona sulla sponda europea di Istanbul (non lontana da Beyoğlu e piazza Taksim), alla ricerca di una moschea che ho potuto localizzare solo oggi dopo una seconda spedizione esplorativa.
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Si tratta di un quartiere orribilmente degradato, quasi una bidonville (un Turchia si chiamano gecekondu). Del tutto inaspettatamente, mi sono imbattuto in questa vecchia chiesa greco-ortodossa – di fine ‘800 – assolutamente fuori contesto; cioè: cosa diavolo ci sta a fare proprio lì? E’ la chiesa di Sant’Atanasio o Aya Tanaş, l’ho scoperto poi a casa consultando mappe e libri; come vedete è chiusa e in condizioni di conservazione non particolarmente buone. Ho letto anche che costodisce un’ayazma, una sorgente d’acqua considerata miracolosa: ed è forse per questo motivo che è stata costruita in una zona che un secolo fa doveva essere aperta campagna.
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Proverò a contattare le autorità religiose greco-ortodosse per vedere se si può organizzare un sopralluogo: mi piacerebbe vedere il suo interno, soprattutto l’ayazma.
Il Patriarcato Ortodosso di Istanbul dev’essere in condizioni davvero misere, dal punto di vista finanziario.