L’hotel Armada Pera e Paul Parma

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AGGIORNAMENTO agosto 2016: che butta notizia, ci sono passato oggi e l’ho trovato chiuso e smobilitato (la crisi del turismo sta colpendo duramente)!

Spesso mi scrivono per chiedermi: “in che zona di Istanbul è meglio prenotare l’albergo?” Vabbè, c’è chi prima prenota e solo dopo mi scrive: ma questo è un altro discorso! Ad ogni buon conto, la mia risposta è Galata/Pera: e invece non incoraggio – nonostante i prezzi spesso favorevoli, a volte stracciati – la penisola storica di Sultanahmet (di sera quella zona si svuota e rimangono solo turisti, i ristoranti sono sempre più spesso orientati ai turisti, le strutture non sono sempre nuovissime, scendendo verso il mare di Marmara ci si può imbattere nel degrado).

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Adesso, ho anche una risposta secca: non solo la zona ma anche l’albergo, l’Armada Pera. E’ un albergo nuovo, che fa parte di un progetto che è non solo imprenditoriale ma anche culturale (ne parlerò successivamente, in un altro mio articolo): e ha un legame speciale con l’Italia, perché prima di aprire come hotel alla fine del 2013 era la residenza del sarto del sultano Abdülhamid II Paul Parma. E’ stata costruita nel 1933 con molti richiami all’art nouveau (quasi di fronte al consolato britannico, già ambasciata), è stata danneggiata dagli attacchi terroristici del 2003, è stata restaurata con gusto e con cura: molte stanze – che ho visitato grazie a Mira Zoto, che gestisce la struttura – hanno arredi d’antiquariato (non originali, però); all’ingresso, simboli e cimeli della professione dei vecchi proprietari. Il costo, 110 euro per la doppia (colazione inclusa): per una sistemazione centralissima, di classe, nella storia. Le stanze sono solo 20 (tra cui delle suites), quindi bisogna prenotare per tempo.

Mi sono poi ovviamente appassionato alle vicende della famiglia Parma – trasferitisi a Istanbul da Chiavari già nel ‘700: all’inizio vendevano generi alimentari – e soprattutto di Paul: ho scoperto che il museo gli ha dedicato una mostra (“Sarti di corte: M. Palma, D. Lena, P. Parma“), mi sono procurato il catalogo e sto ammirando le foto delle sue impeccabili creazioni soprattutto di taglio militare (ci sono anche una redingote del sultano, vestiti e pigiama per uno dei principini). Nei prossimi mesi, spero invece d’incontrare il nipote Mario: che viene regolarmente a Istanbul, che ha storie straordinarie da raccontare. Perché Istanbul non è fatta solo di moschee&minareti, ma ha una lunga tradizione cosmopolita che dovrebbe esser resa accessibile a chiunque vi metta piede!

Armada Pera
Kamerhatun Mahallesi, Hamalbaşı caddesi N° 28 Kamerhatun Mahallesi
Beyoğlu, İstanbul

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