Il ritratto Bellini il più bello della serie di Jason Goodwin sull’investigatore eunuco Yashim: ambientato nel 1839 – subito dopo l’insediamento del nuovo sultano Abdülmecid tra Istanbul e Venezia e di conseguenza dal duplice fascino per chi ama la storia, dalla trama complessa ma leggibile (in cui gli eventi quotidiani si legano alla diplomazia e alle grande tendenze), esuberante e preciso nel linguaggio, sempre più attento ai piaceri della tavola e alle ricette (veneziane e ottomane, stavolta).
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E’ la storia – romanzata, per l’appunto – di un ritratto famoso che da secoli unisce Oriente e Occidente, che simboleggia l’incontro e lo scontro di forze e di uomini potenti. Poi domani, sul traghetto per passare il Bosforo, torno a leggere L’occhio del diavolo.