E’ uno dei monumenti famosi di Istanbul, ormai raggiunto – via torpedone – dal turismo di massa: quindi evito di raccontarvi i dettagli, che potete trovare su qualsiasi guida decente. Mi limito all’essenziale: la chiesa di San Salvatore in Chora si trova nei pressi della porta di Edirne, sul percorso del mio itinerario sulle colline di Istanbul; è stato trasformata successivamente in moschea (Kariye camii); i suoi favolosi mosaici – probabilmente i più belli dell’arte bizantina – sono stati preservati e poi riscoperti all’inizio del secolo scorso, prima che la chiesa-moschea venisse trasformata in museo.
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I mosaici risalgono alla fine del XIII – inizio del XIV secolo, esempio dell’arte sfolgorante e opulenta fiorita dopo la dominazione latina, un’epoca di rinascita col ritorno degli imperatori bizantini in città. Ci sono dei lavori di restauro in corso, il naos – straordinariamente dotato di mihrab, la nicchia per la preghiera verso la mecca – è al momento chiuso: ma i mosaici, che ritrvggono principalmente scene della vita di Maria e della vita di Gesù (fonte principale: il vangelo apocrifo di Giacomo).
A mio avviso, è IL monumento di Istanbul che non si deve assolutamente mancare (il giorno di chiusura è il mercoledì).
Hai ragione, è da non perdere! Sai chi/quale università sta curando i restauri? Grazie.
no. ma ci passo fra un paio di settimane e vedrò di scoprirlo