No, un paio di sparatorie e un attacco esplosivo (in un’area ultra-periferica) non bastano per trasformare Istanbul in una nuova Kabul: e anzi, le autorità locali proseguono imperterrite nella sua trasformazione in megalopoli sempre meglio organizzata e funzionale. Sì, molti dei turisti italiani – bersagliati da un’informazione poco accurata – sono sorpresi di trovare una città “pulita”, in cui i mezzi pubblici funzionano ragionevolmente bene.
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L’ultima iniziativa: l’inizio dei lavori per prolungare la metro della sponda asiatica, che parte dal porto di Kadıköy (raggiungibile via traghetto dalla sponda europea) e s’interseca nelle fermate successive col Marmaray e col Metrobüs, fino all’aeroporto Sabiha Gökçen. Ci vorranno tre anni per completare l’opera, poi Kadıköy sarà raggiungibile in 46 minuti e la sponda europea in poco più di un’ora (trasbordo sul Marmaray compreso): e non ci sarà più bisogno di viaggi col bus in autostrada, che comportano rischi di ingorghi – specie dalle parti del ponte sul Bosforo – e ritardi clamorosi.