Nei mesi scorsi, vi ho parlato – in questa fase di isterismo colletivo causato dal terrorismo internazionale – di alcuni consigli strampalati forniti dal ministero degli Esteri italiano ai nostri connazionali in procinto di recvrsi per motivi turistici in Turchia:
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C’è però chi è riuscito a far di peggio, il ministero degli Esteri britannico: che come spiega il Daily Express (intervistando un sedicente esperto di sicurezza, tal Raffaello Pantucci), ha sostanzialmente equiparato a livello di rischi la Siria e la Turchia. Insomma: sia in Siria sia in Turchia, i turisti britannici rischiano di essere rapiti e decapitati. Dico: ma si può? Si può mettere sullo stesso piano un paese dove è in corso una guerra civile di tutti contro tutti con centinaia di migliaia di morti (la Siria) e uno stato in cui la sicurezza è da sempre un punto d’orgoglio e di forza (la Turchia)? Inspiegabilmente, vengono poi messi nel calderone episodi di violenza politica che con l’Isis nulla hanno a che vedere: ma tutto fa brodo. In ogni caso, esibizioni di tale superficialità e dabbenaggine lasciano davvero sconcertati.