I Santi Apostoli di Costantinopoli, monumento perduto

(mia recensione di The Holy Apostles. A Lost Monument, a Forgotten Project, and the Presentness of the Past, pubblicata sul numero di novembre 2020 de Il Giornale dell’Arte)

Santi Apostoli

La chiesa dei Santi Apostoli di Costantinopoli non esiste più. Fondata da Costantino per farne il suo mausoleo nel IV secolo, ricostruita da Giustiniano nel VI secolo, ridecorata più volte, saccheggiata durante la crociata del 1204 e danneggiata da terremoti e incendi, venne rasa al suolo per volere da Maometto II dopo la conquista del 1453. Al suo posto, il sultano ottomano fece costruire una grande moschea – domina una delle più alte colline della città – e a fianco la sua tomba, anch’essa distrutta da un sisma e riedificata nel ‘700 con elementi barocchi.

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The Holy Apostles è il frutto di un convegno e di una mostra organizzati nel 2015 a Dumbarton Oaks, celebre centro di studi bizantini di Harvard, che ha tratto ispirazione da un altro e analogo convegno del 1948, i cui atti non sono stati però mai pubblicati. Ne ripresenta l’approccio multidisciplinare, allora pionieristico, in cui si fondono storia dell’arte, storia dell’architettura, filologia.

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I 14 saggi del volume, affidati ai massimi specialisti mondiali, offrono sintesi magistrali e avanzano nuove interpretazioni delle fasi di sviluppo della chiesa con mausoleo annesso, dell’influenza avuta nei secoli su celebri monumenti della cristianità come San Marco a Venezia, delle descrizioni di epoca bizantina (ekphrasis) dedicate ai suoi cicli di decorazioni. Un monumento perduto, il cui passato è stato ben presente nella storia dell’arte e dell’architettura occidentali ed è giunto fino a noi sotto forma di affascinante memoria.

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Sondaggi archeologici e indagini col georadar dopo il terremoto del 1999 hanno poi confermato un’ipotesi spesso osteggiata: la moschea sorge esattamente sulle fondamenta della chiesa dei Santi Apostoli, la tomba di Maometto II su quella di Costantino. Col suo gesto il sultano ha reclamato per sé il potere dell’imperatore, fisicamente e simbolicamente: un passaggio di consegne da un fondatore a un altro.

Margaret Mullett, Robert G. Ousterhout, The Holy Apostles. A Lost Monument, a Forgotten Project, and the Presentness of the Past, (Dumbarton Oaks, 2020), pp. 448, illustrazioni BN e colori, € 58.50

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