AVVISO: questo post è ormai datato, è stato scritto da una collaboratrice occasionale del blog; chi lo gestisce oggi non ne condivide assolutamente l’impostazione. Per contattarmi: giuse.mancini@gmail.com
“Che ricordino mi porti da Istanbul?”
Ho sempre adorato comprare dei regalini, dei pensierini per gli amici o per i colleghi ma soprattutto per la famiglia. E lo so che piace anche a voi, non fate finta di niente… Spesso quando un viaggio mi colpisce particolarmente me li compro anche per me stessa o per la mia casa. Effettivamente però tantissime volte ho comprato dei souvenir orripilanti, tarocchi, o nemmeno veramente tipici del posto in cui mi trovavo. Ingenuità da turista! Allora ho pensato di farvi questa piccola guida per aiutarvi nel non buttar via i soldi, e nell’indicarvi cosa vale la pena comprare, il vero Made in Turkey!
- L’occhio del diavolo –Nazar boncuğu. L’amuleto che ti protegge dal malocchio e dagli influssi negativi. E’ un oggetto di tradizione pagana, tipicamente realizzato a mano, in vetro. Quello originale è blu con all’interno un cerchio bianco, uno azzurro e uno nero. L’occhio di Allah ormai ha più di duemila anni e trovo che sia il souvenir più carino da portarsi a casa o da regalare; lo potete trovare in mille salse: braccialetti, orecchini, ciondoli, portachiavi, oggetti decorativi, piatti, o anche stampato su borse, tazze, etc… Attenzione: quando si rompe, non vi preoccupate, è di buon auspicio poichè significa che l’amuleto ha portato a termine il suo compito proteggendovi.
- Ceramiche e porcellane. Ve ne sono di ogni tipo, provenienti per lo più da Iznik e Kutahya. I turchi sono a livello mondiale grandi competitori in questo campo. Lo stile delle decorazioni deriva per lo più dalla tradizione ottomana. Vi consiglio di farveli impacchettare bene con le dovute precauzioni per il viaggio e di non inserirle nel bagaglio da stiva ma in quello a mano se ci tenete a farle arrivare a destinazione intatte!
- Pipe. Amo regalare le pipe. Sono fatte di sepiolite, la famosa schiuma di mare, e intagliate. Sono rappresentate teste tuche modello vintage e hanno la caratteristica di assorbire l’aria sporca, quindi le si può regalare anche a chi non fuma, da esibire come oggetto artigianale decorativo carratteristico con una sua utilità naturale notevole!
- Okey. Devo ammettere che sono una fan di questo gioco, tant’è che ho scaricato anche l’applicazione sull’Ipad. E’ un gioco molto carino che con 30 TL potete comprare tranquillamente e mettere nel bagaglio da stiva (è un po’ ingombrante, ma non pesante se lo comprate in plastica). E’ molto simile alla nostra Scala 40, ma con le tessere e gli spalti, come nello Scarabeo. In giro per la città potete trovare moltissimi Cafè con simpatici e tipici turchi intenti a bere cay, giocare a Okey e fumare narghilé. Fermatevi a guardarli giocare, possono andare avanti per ore, poi vi sentirete molto turchi!
- Tessile orientale: tappeti, federe, pashmine. Ricordandoci che la Turchia è il maggior produttore di tessile in Europa, è piuttosto risaputo che i tappeti qui sono famosi e di qualità. Per le difficoltà riscontrate nel trasporto di tappeti preferisco regalare le federe speciali che ho trovato qui ad Istanbul. Le potete trovare anche fatte a mano, prezzi appetibilissimi e così facili e leggiere da trasportare! Le pashmine non smettono mai di andare di moda, con noi ragazze andate sempre sul sicuro regalandocele!
- Baklava. Nel bagaglio a mano e anche in sacchetti a parte, sono sempre riuscita a trasportarli senza grossi danni come il miele sparso ovunque. Essendo che in tre ore sono a casa, i Baklava freschi di pasticceria è veramente difficile che non vengano apprezzati e andate sul sicuro per situazioni anche più formali!
- Lokum. Un altro caratteristico dolce turco. Si tratta di una sorta di gelatina gommosa servita a quadratini come fossero caramelle. E’ fatto di amido e zucchero e in seguito aromatizzato: gusto di limone, o menta, cannella, mandorla, spezie e ovviamente pistacchio. Li potete trovare in carinissime confezioni adatte ai regali, perfetti da portare in ufficio per i colleghi. Giusto per capirci, se avete viaggiato con Turkish Airlines, sappiate che è il primo assaggio che vi danno poco dopo il decollo!
- Isot. Il Bazar delle spezie è sicuramente una meta turistica da non mancare, perchè veramente suggestivo; ma sapevate che è nato come mercato per gli scambi commerciali con l’India? Per questo motivo e anche perchè ormai è estremamente turistico, come il Gran Bazar, vi potete trovare di tutto e di più e non necessariamente prodotti Made in Turkey. Quindi se proprio volete una spezia tipica comprate l’Isot. Si tratta di una sorta di peperoncino scuro tipicamente proveniente da Urfa, regione della Turchia; non è eccessivamente piccante ed è molto appetitosa con la carne.
- Caffè e the turco. Più tipici di questi non potete trovare nient’altro. A mio parere è inutile comprare solo il caffè senza la sua “macchinetta” e lo stesso vale per il the, il çay. Entrambi vengono preparati in un modo differente dal nostro, e non otterrete mai gli stessi sapori assaggiati qui in Turchia con le nostre macchinette italiane, perciò provvedete a comprarvi anche quelle turche; oltre ad essere caratteristico è il miglior modo anche per far assaggiare, al vostro ritorno, i veri sapori che anche voi, grazie a questo utile souvenir, non vi dimenticherete più.
- Asciugamani, saponi e guanti di crine. Dopo le esperienze negli Hammam di Istanbul questi souvenir sono i più azzeccati da portarsi a casa. Ci sono addirittura delle confezioni stile cofanetto dove c’è tutto insieme. Il cestino bagno potremmo dire. Sono molto carini, e utili. Il loro guanto di crine è fatto benissimo, ormai lo uso in ogni doccia, me l’avevano fatto provare in un bagno turco dove mi hanno lavata dalla testa ai piedi, che imbarazzo, ma che bellezza nello stesso tempo, ormai la normale spugna non la uso più. I saponi sono tutti naturali e profumatissimi, disponibili in tanti colori e fragranze; nelle loro case, in bagno, li troverete anche esposti come decorazione talmente sono carini.
Se non si tratta di pezzi da 2-5 TL, ricordatevi di contrattare, soprattutto se comprate più pezzi di uno stesso prodotto.
State attenti ai limiti di peso delle valigie e agli oggetti fragili o liquidi!
Ricordatevi di venire con tanto spazio nelle valigie in modo tale da poter tornare carichi di tutti i souvenir possibili immaginabili Made in Turkey!
Buono shopping!
Martina l’articolo è pieno di errori. A parte le sviste grammaticali, ci sono un sacco di elementi che pretendono di essere informazioni.Molti degli articoli di cui parli sono prodotti made in China a meno che non ci si rivolga ad artigiani e botteghe specializzate (di cui non si da nemmeno un nome o indirizzo). Urfa non è una regione bensì una città (Sanliurfa), la regione in questione è l’Anatolia Sud-Orientale. Il bazar delle spezie è qualcosa di più che un mero ricettacolo di turisti e non nasce solo per incrementare gli scambi con l’india. La definizione “tessile orientale” non significa niente,così come non significa niente dire che la Turchia è il maggior produttore di tessile in europa. Quale tessile? Il post sui tappeti turchi è pure peggio. Per l’aprossimazione, per il giudizio negativo del Gran Bazar, una realtà che sono sicura non conosci affatto né da vicino né da dentro. Il Guanto di crine tu puoi usarlo pure come spugna ma nel rituale del hamam (che tu non tralasci di ricordare con imbarazzo, scoraggiando i tuoi lettori a fare una esperienza invece molto interessante soprattutto da un punto di vista sociale) lo si usa in maniera diversa. Credo che nei tuoi post dallo stile fresco e naif dovresti fare più attenzione ai dettagli e soprattutto, domandarti se le informazioni che stai dando siano fondate prima di far fluire parole che andranno ad influenzare le opinioni dei molti che leggono. Prego di voler considerare il mio intervento uno stimolo a fare meglio e non in chiave polemica e fine a sé stessa. Saluti! 😀
Elena non criticare Martina: anche la tua risposta è piena di errori grammaticali!