La sponda asiatica di Istanbul

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Una delle mie passioni è leggere i racconti di viaggio dei turisti – più o meno fai-da-te – che dopo una rapida vacanza a Istanbul decidono di dispensare consigli online: m’interessa la percezione spesso orientalista di queste persone (Istanbul come l’Oriente, come luogo esotico), a volte m’imbatto in chicche favolose.

Leggete: la “sponda asiatica” – è in effetti una zona residenziale – considerata da alcuni sprovveduti “antica e conservatrice“, da cui lasciarsi intimorire; e infatti, prima passeggiatina e poi fuga verso la più sicura “Europa”: non si sono fidati neanche del cibo, “asiatico”.

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Decidiamo di prendere un traghetto per Kadikoy e di respirare un po’ d’aria dell’Istanbul asiatica. […] Una decina di minuti in mare per vedere Istanbul da un’altra prospettiva. Se da un lato ci si trova di fronte una città con i tipici standard europei, nell’altra parte si riesce ancora a scorgere un’atmosfera antica e conservatrice di quello che è stata la città di Costantinopoli. Scesi dal traghetto rimaniamo in zona camminando lungo gran parte del molo di Kadikoy, osserviamo i pescatori che tornano dal mare portando a terra le reti ricche di pesce appena pescato a bordo di piccole imbarcazioni. Ci concediamo una piccola sosta all’interno di un bar in riva al mare, fuori fa freddo ed è davvero molto umido, un buon cay è proprio quello che ci vuole. Fattasi ormai ora di pranzo riprendiamo il traghetto per Eminonu, decidiamo di pranzare sul molo in uno dei tanti chioscetti che offrono ogni tipo di cibo.

Cioè, uesti sciagurati non si sono addentrati neanche per 50 metri così da vedere l’area del mercato all’aperto 🙂

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