Purtroppo hanno vinto i populisti, la desta becera e islamofoba. Ha vinto il pregiudizio, ha vinto l’ignoranza. E credo che la vittoria sia ormai definitiva, che non ci sia spazio per recuperare in questa fase storica: per la Turchia pienamente integrata nelle istituzioni europee, ormai è troppo tardi.
Prendo come esempio la frase del titolo: che non è stata pronunciata da qualche disadattato nel bar di un paesottolo sperduto, ma scritta da un giornalista che è anche un uomo politico con esperienze a livello ministeriale. Parlo di Francesco Storace, che invece di essere definitivamente risucchiato nel vortice dell’irrilevanza è attualmente direttore de Il Secolo, il quotidiano di riferimento del partitino chiamato Fratelli d’Italia (destra becera, per l’appunto).
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Il contesto è quello del dibattito sulla posizione italiana riguardo i negoziati di adesione dell’Ue in Europa: ma non entro nel merito, parliamo fondamentalmente di retorica priva di concretezza. Il punto invece è: ma come si può avere un dibattito razionale in questo Paese se i presupposti sono distorsioni clamorose e offensive della realtà?
No, dico: “ottanta milioni di fanatici islamisti pronti a invadere l’Europa”? In che senso? Sono tutti “fanatici islamisti”, in Turchia? Non se ne salva neanche uno? E invadere l’Europa, poi? Che vuol dire? che nell’attuale Turchia non ci rimane nessuno? Vabbè!
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Ma continuo a non capire perché la Turchia non faccia praticamente nulla per arginare questa deriva di rozza disinformazione, che in Italia ha creato – anche per colpa dei mezzi di comunicazione di massa – un clima di virulenta ostilità.