Povera Ursula von der Leyen: l’hanno lasciata in piedi anche stavolta, mentre degli uomini sono seduti. Li veduti tutti in foto: due altre donne – la regina Elisabetta, Angela Merkel – sono sedute, ma per Ursula la sedia non c’è; e invece, l’hanno trovata pronta ad accoglierli Johnson, Biden e Marcon. Il presidente francese, tra l’altro, è seduto proprio davanti a lei: perché non si è alzato per cederle il posto?
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Visto che si tratta di una foto ufficiale, in occasione del G7 in Cornovaglia, immagino che la disposizione dei posti – chi in prima fila seduto, chi in seconda fila in piedi – sia stata decisa da ragioni protocollari. Personalmente, non ci vedo nulla di strano: da quanto ne so io – e in passato ho esaminato centinaia di documenti che avevano a che fare con questioni protocollari (ma riguardo eventi di molti decenni fa) – il sesso delle persone è del tutto irrilevante, perché contano rappresentanza e ranghi.
E in effetti, non mi risulta che i media internazionali – sicuramente non quelli italiani – abbiano detto alcunché su questa immagine: nessuno ha scomodato il patriarcato, l’uomo&la donna, la misoginia e tutto il campionario di queste formule che vanno di moda oggi.
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Il punto è: perché in questo caso sono ovvie le ragioni protocollari, mentre quando la presidente della Commissione europea è stata fatta sedere su un sofà e non su una sedia al palazzo presidenziale di Ankara queste ragioni protocollari non sono state la spiegazione ovvia?
Perché è stato montato un caso ad arte – con un’attenzione mediatica morbosa – con denunce planetarie di “islamizzazione”, “misoginia”, “Erdoğan odia le donne” e sciocchezze simili?
Non hanno magari influito i pregiudizi contro l’islam e la campagna di demonizzazione contro Erdoğan che va avanti da un decennio? Perché, in buona sostanza, due situazioni molto simili sono state affrontate e raccontate in due modi diametralmente opposti?
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