5 abitudini che si acquisiscono vivendo in Giappone

Quando si arriva in Giappone, nei primi periodi è molto facile commettere goffi errori da principianti. L’influenza della storia giapponese è ancora piuttosto forte nella cultura contemporanea della popolazione, dal modo di salutare alle abitudini alimentari, dalle relazioni interpersonali alla maniera di educare i figli; per tutto ciò che concerne le usanze dell’isola c’è sempre qualcosa da imparare.
Ma cosa succede dopo aver vissuto in Giappone per un po’ di tempo?

Ecco alcune abitudini che si assimilano trascorrendo un lungo periodo in questo curioso Paese:

1. USARE CORRETTAMENTE IL GABINETTO GIAPPONESE

Qualsiasi straniero rabbrividisce al solo pensiero di utilizzare la turca giapponese. Prima di entrare nello stanzino dove si trova il gabinetto occorre togliersi le scarpe e indossare le ciabatte situate all’ingresso. Il secondo “ostacolo da superare” è quello di prendere confidenza con la turca ovvero di capire in che modo e in quale direzione accucciarsi. La turca giapponese, a differenza di quelle occidentali, è lunga e stretta perciò è consigliata una buona mira! Fa sicuramente meno paura il WATER TECNOLOGICO PROVVISTO DI UNA DOZZINA DI BOTTONI i quali, senza dubbio, deliziano il momento della minzione.

Japanese-style squat toilet
Japanese-style squat toilet

2. COME DORMIRE IN TRENO

Se c’è una cosa che proprio non si può scordare dopo aver fatto un viaggio in Giappone è il modo di dormire dei giapponesi in treno. Come ci riescono? Non soffrono di cervicalgia? E come fanno a sapere qual è esattamente la loro fermata e svegliarsi magicamente al momento giusto? In Giappone, soprattutto nelle grandi città, i ritmi lavorativi sono molto pesanti, a tal punto che si approfitta di qualsiasi luogo tranquillo per dormire o riposarsi. Sembra assurdo ma nei treni giapponesi regna un silenzio quasi surreale perciò non è difficile schiacciare un pisolino; l’ingegno sta nel trovare una posizione adeguata che permetta di farlo!

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3. PORTARE CON SÉ UN OMBRELLO

Non avete idea, nei primi mesi in cui ero qui in Giappone, quante volte mi sia capitato di uscire di casa durante la stagione delle piogge esclamando: “Beh non può mica piovere anche oggi, lascio a casa l’ombrello!”. Bene, ora mi ritrovo con una fantastica collezione di ombrelli da 100 yen acquistati al convenience store! Vivendo qui ci si rende conto che durante la stagione delle piogge è necessario mettere in borsa un ombrello, che ci sia la pioggia o il sole.

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4. PORTARSI LA SPAZZATURA A CASA

In Giappone, specialmente a Tōkyō, per evitare l’accumulo di immondizia per le strade si è deciso di ridurre l’installazione di cestini negli spazi pubblici, di conseguenza le persone sono tenute a portarsi a casa la spazzatura. Tutti rispettano questa regola, è difficile trovare rifiuti nei parchi e nelle strade.

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5. INCHINI

Se si proviene da una civiltà dove l’atto di inchinarsi non risulta naturale, quando si giunge in Giappone questo aspetto culturale può confondere o addirittura diventare comico. I giapponesi si inchinano per ogni occasione, dai saluti alle scuse, mentre in occidente l’inchino avviene solamente dopo una performance teatrale o musicale. Vivendo in Giappone col tempo non solo inchinarsi diventa normale ma si apprendono anche le tipologie di inchino per ogni circostanza: si conosce l’inchino di 15 gradi 会 釈 (eshaku), che viene utilizzato nelle situazioni informali o per i saluti; poi l’inchino di 30 gradi 敬礼(keirei) che si usa ad un livello più elevato, ad esempio con un docente o il datore di lavoro; infine, l’inchino di 45 gradi chiamato 最 敬礼 (saikeirei) per le scuse profonde o quando si incontrano persone molto importanti.

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