Viaggio in Giappone: cucina, giardini e manga

Dopo anni di attesa, finalmente abbiamo potuto coronare il nostro sogno di andare in Giappone. Sognato e desiderato da sempre, il nostro viaggio in Giappone non ci ha assolutamente deluso. Abbiamo avuto modo di vedere grandi metropoli e cittadine di campagna, di assaggiare la cucina tradizionale giapponese, degustare sake e goderci la calma di una tradizionale sala da tè.

Il nostro itinerario, 11 giorni complessivi in Giappone, ha seguito queste tappe: Tokyo, Nikko, Takayama, Shirakawa-go, Kanazawa, Hiroshima e Kyoto. Ci sarebbe stato ancora moltissimo da visitare, ma terremo il resto per la prossima volta!

Alcune note pre-partenza:

– Non è necessario il visto turistico per viaggi inferiori ai 90 giorni. È necessario essere muniti di passaporto con almeno sei mesi di validità. Per maggiori informazioni vi consigliamo di visitare il sito http://www.viaggiaresicuri.it/home.html

– Non sono necessarie particolari prevenzioni sanitarie, ma è sempre consigliabile avere una buona assicurazione sanitaria quando si viaggia al di fuori della comunità europea.

– La moneta corrente in Giappone è lo YEN. Potete facilmente procurarvi yen nelle banche italiane (alcune chiedono circa 15 giorni di preavviso). In alternativa potete prelevare direttamente in Giappone. Vi consigliamo di avere sempre con voi i contanti poiché  moltissime attività commerciali (anche negozi prestigiosi) non accettano le carte di credito.

– Le grandi città Giapponesi, soprattutto Tokyo, sono famose per essere molto ben organizzate e sistematiche. Lo vedrete con i vostri occhi: ogni cosa funziona in maniera impeccabile, ci sono regole chiare che tutti rispettano. Per evitare spiacevoli inconvenienti vi consigliamo di fare lo stesso: rispettate l’ordine, la pulizia e la discrezione giapponese. Questo vuol dire rispettare le code (anche quando avrete occasione di non farlo), seguire le “regole” stradali per i pedoni (sulle scale mobili ci si posiziona a sinistra, non si sale dal lato delle scale dove si dovrebbe scendere, etc), evitare di fare rumore sui mezzi pubblici. Alcune di queste norme di buona educazione sembreranno superflue, ma per il quieto vivere di città come Tokyo sono essenziali.

– Comunicare in italiano con i giapponesi è impensabili, ma nemmeno con l’inglese la vita sarà più facile. Non sono in molti a parlare inglese, nemmeno nei locali più commerciali e popolari. Vi consigliamo di avere tanta pazienza, un piccolo dizionario tascabile, e soprattutto google translator: sarà fondamentale!

Per tutti gli altri piccoli consigli e annotazioni, li troverete passo passo seguendo il nostro viaggio!

TOKYO

Al nostro arrivo all’aeroporto di Narita abbiamo subito noleggiato un comodissimo mini router wi-fi, che ci ha permesso di avere costantemente la connessione internet sui nostri smartphone per l’intero soggiorno in Giappone. A un costo non altissimo è possibile acquistare una scheda SIM oppure direttamente in mini router, che consente di avere internet illimitato su 5 dispositivi diversi. Potete trovare il banco informazioni vicino all’uscita dell’aeroporto, e se doveste ripartire da un altro aeroporto (come nel nostro caso), nessun problema: vi daranno una busta già affrancata in cui inserire il modem e spedirlo l’ultimo giorno.

Tramite bus ci siamo diretti al nostro hotel di Tokyo, che si trovava sopra la fermata di metro Shimabashi. Si tratta di una zona prevalentemente di uffici, molto ben servita dai mezzi pubblici e a poca distanza da Shimbashi e Ginza, dove potrete trovare locali, bar, ristoranti, karaoke e sale gioco. Infatti la prima sera abbiamo cenato in un tradizionale e buonissimo negozio di Ramen di Shimbashi: Hokuto Ramen.

Che cos’è il RAMEN? Il ramen è un piatto molto conosciuto e diffuso in Giappone, mangiato sia in casa sia fuori. A Ginza troverete moltissimi uomini e donne appena usciti dall’ufficio che si fiondano a mangiare una veloce scodella di Ramen. Il Ramen altro non è che un gustoso brodo (di verdura o di carne, a vostra scelta) con spaghetti (udon o soba, a seconda che li preferiate più spessi o più sottili). Non sarà facilissimo mangiare questi spaghetti lunghissimi con le bacchette, ma sono così gustosi che la fatica sarà ben ricompensata. E se avete paura di sporcarvi nessun problema: basta chiedere e vi daranno un “elegante” bavaglino di carta per evitare gli inevitabili schizzi.

La giornata successiva è stata interamente dedicata alla visita di Tokyo e dei suoi simboli. Ci siamo interamente spostati con la metropolitana, che è efficientissima e funzionale.

NOTA: a Tokyo esistono due compagnie che gestiscono la metropolitana. Le linee sono quindi in parte di proprietà di una compagnia, in parte dell’altra. Fate ben attenzione ad acquistare il biglietto della metro combinato, in modo da poter usare entrambe le linee.

Una delle nostre prime tappe è stato il tempio di Asakusa. O forse dovremmo dire i templi, perché si tratta di un tempio buddista, più imponente e notevole, e di un tempio shintoista. Qui siamo rimasti particolarmente colpiti dall’architettura del tempio e della pagoda, dall’immensa lanterna posta all’entrata e dalle statue dei guardiani all’ingresso. Sulla strada che conduce al tempio troverete numerose piccole bancarelle che vendono souvenirs e gadget di ogni tipo.

NOTA: vi facciamo notare che Tokyo è una città molto smoking free. Vuol dire che in giro per la città è vietato fumare. Troverete delle aree apposite dove poter fumare. Ci sono inoltre molti locali che permettono di fumare al loro interno.

Da Asakusa siamo passati al “centro” della città, ovvero il palazzo imperiale. Non siamo entrati nel palazzo ma ci siamo goduti con piacere la pace dei suoi giardini. Qui troverete un fortissimo contrato tra gli immensi grattacieli che circondano il parco, e il verde dei giardini.

TOKYO TOKYO giardino palazzo imperialeTokyo

L’altro punto cruciale di Tokyo è il santuario Meiji, uno dei più importanti e grandi della città. Completamente immerso nel verde, il santuario permette di fare una dolce e piacevole passeggiata nel parco. Il santuario si trova inoltre vicino al quartiere di Harajuku, famoso per i suoi locali e per essere un noto punto di ritrovo di cosplayer e appassionati di manga.

Tokyo

Infine non poteva di certo mancare il famosissimo incrocio di Shibuya, forse il più conosciuto del mondo. Shibuya è un immenso quartiere ricco di locali, ristoranti, bar e persone. Ad attraversare la strada con voi ci saranno decine e decine di persone, chi di fretta e chi più rilassato. Un salto nel vero cuore di Tokyo è d’obbligo! E poi non perdetevi la statua di Hachiko, proprio davanti all’ingresso della stazione.

Shibuya Shibuya

Per cena abbiamo deciso di provare un locale giapponese abbastanza tradizionale e abbiamo sperimentato un locale di nome Kyōmachi Koishigure Shinjuku. Trovarlo non è stato propriamente facile perché moltissimi bar e ristoranti non si trovano a livello della strada, ma ai piani alti di grandi grattacieli. Se cercate un posto e non lo trovate, non disperate! Alzate lo sguardo e magari lo troverete al settimo o ottavo piano di un palazzo!

Al Kyōmachi Koishigure Shinjuku, situato in quartiere molto vivace, abbiamo mangiato ottima cucina giapponese: sushi, carne, dolci. La particolarità del locale è l’arredamento, che riproduce ambienti delle case tradizionali giapponesi.

Il giorno successivo abbiamo proseguito la visita di Tokyo partendo dal mercato del pesce. O meglio, dall’ex mercato del pesce. Attorno all’ex Mercato ittico di Tsukiji si trovano decine di negozi e di bancarelle che servono pesce e frutta a qualsiasi ora. Forse un po’ forte per la colazione, ma sicuramente da provare!

Un’altra zona di Tokyo assolutamente imperdibile per noi (ma non per tutti) è il quartiere di Akihabara, ovvero la patria dei manga e dei videogiochi! Si tratta di un intero quartiere che ruota attorno alle sale gioco, ai maid cafè, ai negozi di elettronica e di fumetti. Se non siete appassionati del settore forse lo troverete noioso e poco interessante, ma per chi come noi è cresciuto a ramen e manga lo adorerà! Troverete infiniti negozi dedicati ai manga, cosplay e anime. Se cercate qualche cosa di diverso e divertente, potete provare l’esperienza di diventare un vero ninja tramite il VR NINJA DOJO: un esperienza tra realtà e videogames, in cui vi potrete sentire dei veri ninjia!

Per pranzo ci siamo spostati nella zona del parco di Ueno, il polmone verde della città. Tra le viuzze e i laghi artificiali, potrete trovare anche qualche bel tempio. Abbiamo mangiato la Tempura in uno dei tanti ristoranti nei pressi della stazione.

Che cos’è la TEMPURA? La tempura è la frittura tipica giapponese. Si distingue per essere un tipo di frittura molto leggera e saporita, che spesso si combina con altre pietanze. Di solito vengono fritte verdure (zucchine, melanzane, carote, etc) e gamberetti.

Infine in serata ci siamo diretti verso al Tokyo Tower, una delle due torri panoramiche della città. La Tokyo Tower è la più vecchia, rossa e bianca, mentre la Tokyo Skytree è più recente. Vi consigliamo di non recarvi troppo a ridosso della chiusura, perché potreste trovare i biglietti terminati. In compenso ai piedi della torre c’è un centro commerciale e un parco divertimenti/museo del famosissimo manga One Piece.

Tokyo Tower

Per cena abbiamo deciso di provare il Genki Sushi, un bizzarro sushi bar dove ordinate i piatti tramite un tablet e vi arrivano su dei carrellini automatici direttamente davanti al piatto. Il sushi non è eccezionale (nella media italiana), ma è davvero divertente poter ordinare i piatti con un tablet in dotazione e vederli arrivare pochi istanti dopo tramite questi carrelli automatizzati. Il locale non è gigantesco ed è sempre affollato di turisti, ma non vi allarmate: lasciate il vostro nome all’ingresso e attendete tranquillamente il vostro turno. La media di attesa non è elevata! E se vi annoiata da aspettare, attorno a voi avrete l’intera Shibuya a vostra disposizione: bar, ristoranti, locali di ogni tipo!

Il giorno successivo abbiamo ancora avuto modo di visitare l’isola artificiale di Odaiba, costruita negli scorsi anni come spazio fieristico e commerciale. Qui ci sono numerosi centri commerciali e attrazioni turistiche, come il museo della luce (non tardate ad andarci, perché ben prima dell’orario di chiusura potreste trovare i biglietti esauriti come è successo a noi) e la statua a grandezza naturale di Gundam. Per arrivare ad Odaiba dovrete prendere una nuovissima ferrovia sospesa (biglietto separato rispetto alla metro) che fa l’intero giro dell’isola e offre una bella vista sulla ruota panoramica e sul rainbow bridge.

NIKKO

Mentre eravamo a Tokyo abbiamo deciso di fare una breve escursione a Nikko, i cui santuari fanno parte del patrimonio dell’umanità.

Nikko Nikko Nikko Nikko Nikko Nikko

Per arrivare a Nikko è necessario prendere un paio di treni da Tokyo (la linea è ben servita).

NOTA: se intendete spostarvi in Giappone tramite rete ferroviaria (efficiente e comoda), potrete fare l’abbonamento Japan Rail Pass. Si tratta di un abbonamento settimanale (o di durata differente) che vi consentirà di usufruire della rete ferroviaria JR senza problemi. È comodissimo e rispetto al costo dei singoli biglietti ferroviari molto economico. Dovete però tenere presente due cose:

1) L’abbonamento non copre proprio tutte le tratte e tutti i treni. L’abbonamento include la maggior parte delle linee ferroviarie della compagnia JR, che è la principale in Giappone. Alcuni treni locali però sono serviti da altre compagnie, che quindi richiedono un biglietto separato. Inoltre ci sono due o tre linee JR non utilizzabili con questo pass: le troverete segnalate sul biglietto.

2) La maggior parte dei treni ad alta velocità è composto da carrozze con posti liberi (senza prenotazione) e carrozze con posti prenotati gratuitamente. Se siete sicuri di prendere un determinato treno allora vi consigliamo di prenotare il posto a sedere, per non correre il rischio di fare il viaggio in piedi. Potete prenotare il posto direttamente alle biglietterie.

Arrivati in mattinata a Nikko abbiamo visitato la zona centrale dei santuari, meravigliandoci della natura che li circonda. La visita è iniziata con il Santuario shintoista Nikko Toshogu, dedicato a Tokugawa Ieyasu, il fondatore dello shogunato Tokugawa, ultimo shogunato del Giappone, e patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, ed il santuario Futarasan. Abbiamo poi avuto modo di vedere il tempio Rinnoji, il più importante di Nikko, fondato da Shodo Shonin nell’ottavo secolo.

NOTA: sembrerà scontato o banale, ma viaggiate sempre con piedi e calzini puliti! In Giappone è usanza togliersi le scarpe prima di entrare in una abitazione, ma anche per entrare in alcuni ristoranti e nei santuari. All’ingresso del santuario o del castello troverete delle scarpiere dove posare le vostre scarpe, per poi riprenderle a fine visita. Quindi…sempre calzini perfetti!

Abbiamo fatto una bella passeggiata nel bosco che circonda il santuario e siamo scesi a piedi la collina per tornare al ponte sul fiume e al centro del villaggio. Qui abbiamo mangiato in uno dei pochi (e non proprio eccellenti) ristoranti della zona. In compenso abbiamo assaggiato un altro piatto molto diffuso in Giappone: il pollo col curry.

Che cos’è il pollo al CURRY? Spesso indicato nel menu solo come “curry”, si tratta di un piatto completo che comprende riso, salsa al curry, verdura e carne. È una variante piuttosto cremosa e speziata della normale salsa al curry, da abbinare a ciò che più preferiamo. Se vi piace e siete intenzionati a replicarla anche a casa, potete trovare in qualsiasi combini (supermercati piccoli aperti 24/24) delle tavolette di curry.

Nikko Nikko

Per cena invece abbiamo scelto di andare in un posto davvero particolare e unico di Tokyo: il ristorante a tema Ninjia NINJA AKASAKA. Ci aspettavamo un locale bizzarro di qualità mediocre, invece siamo rimasti positivamente colpiti dalla cucina del posto. Il locale è davvero tutto in tema ninjia, dalle divise dei camerieri all’ingresso scenico con ponte levatoio. Prenotando online (obbligatorio) potrete già scegliere il menu, che vi verrà servito con tanto di effetti scenici. I piatti sono tutti molto curati, un misto fusion di cucina tradizionale e cucina più moderna. E ovviamente tutto molto “dark”. Assolutamente consigliato!

TAKAYAMA – SHIRAKAWA GO

Lasciata la spettacolare e gigantesca Tokyo, il nostro viaggio è proseguito verso le Alpi Giapponesi. Utilizzando il comodissimo JR PASS abbiamo preso un paio di treni da Tokyo a Takayama, dove ci siamo fermati a soggiornare in un Ryokan tradizionale.

I Ryokan sono le antiche locande giapponesi, spesso dotate di tatami e futon al posto del letto, e di terme con acqua calda per gli ospiti. Se andate in Giappone, non potete assolutamente perdervi questa esperienza! Il nostro Ryokan si trovava in centro a Takayama, cittadina dal gusto antico. L’atmosfera del Ryokan era davvero piacevole e tradizionale: ci hanno dato dei graziosi Yukata (variante del kimono estivo) da indossare durante la nostra permanenza e ci hanno messo a disposizione i bagni caldi dell’hotel.

NOTA: Onsen e bagni caldi tradizionali sono molto diffusi in queste zone del Giappone. Ci sono alcune regole da osservare.

1) Prima di tutto sono quasi sempre divisi in bagni maschili e bagni femminili. Sono molto rari i bagni misti, anche perché si entra rigorosamente nudi. Inoltre se avete dei tatuaggi è bene informarvi prima se sono accettati: molte onsen tradizionali non consentono di esporre tatuaggi, che vanno quindi coperti e nascosti.

2) Come già detto, si deve entrare completamente nudi. L’unica cosa che potrete utilizzare sarà un piccolo asciugamano che però non deve toccare l’acqua.

3) è necessario lavarsi con i doccini prima di entrare nelle vasche di acqua calda. Per i Giapponesi infatti il bagno caldo (anche casalingo) non equivale alla doccia e non serve a lavarsi, ma a riposarsi. Bisogna quindi prima farsi la doccia e poi dopo entrare nella vasca.

Onsen

Il Ryokan dove abbiamo soggiornato ci ha permesso di vivere l’esperienza di un soggiorno all’antica, facendoci dormire sui futon (materassini adagiati a terra) e di provare una cena completa tradizionale giapponese. Oltre ad essere stata un’esperienza interessante ci ha anche risparmiato la fatica di trovare un locale dove cenare, dato che i ristoranti in Giappone chiudono relativamente presto.

Davanti all’hotel abbiamo inoltre trovato un bar che permetteva di fare una degustazione di sake pregiati della zona. Per una cifra modesta abbiamo assaggiato sei tipi di sake diversi, apprezzandone i sapori e le differenze.

Che cos’è il SAKE? Il Sake è il liquore tradizionale giapponese, comunemente inteso come un vino di riso. Non pensate però che sia come il nostro vino da pasto, perché è cosa ben diversa. Si tratta di un liquore trasparente che di solito viene servito in bicchierini piccolini caldo o freddo. In alcune zone del Paese, come Takayama, potrete trovare sake aromatizzati alle prugne, pesca, albicocca e molto altro.

Il giorno successivo, dopo una ricchissima e abbondante colazione tipica giapponese, abbiamo avuto modo di passeggiare tra le antiche strade cittadine, facendo un tuffo nel passato. Il quartiere centrale di Takayama è ottimo per trovare artigianato locale e sake di vario tipo.

Takayama Takayama Takayama

Da Takayama abbiamo preso un bus locale (prenotato con posto numerato) e ci siamo diretti a Shirakawa-go, un bizzarro villaggio nel cuore delle montagne. Il nome Shirakawa deriva dal fiume bianco che scorre accanto al villaggio, e si contraddistingue per la forma dei tetti di paglia delle abitazioni. Questi tetti sono composti da paglia e sono spessi oltre un metro. Nel villaggio troverete negozi di artigianato, di dolcetti e di souvenirs. Noi ci siamo stati in primavera, in una bellissima giornata di sole, ma è molto suggestivo anche in pieno inverno con la neve. In questo caso però fate attenzione a non rimanere bloccati tra le montagne, perché non troverete posti dove soggiornare.

Se volete ammirare l’intero villaggio dall’alto, potete salire sul belvedere appena fuori il paese, che vi consente di avere una bella vista sulla valle.

Ripreso il bus, in serata siamo tornati a Kanazawa, una città molto più grande e già strutturata. Qui abbiamo trovato un delizioso locale franco-giapponese dove assaggiare spettacolari e scenici cocktail fusion: Furansu Cocktail Bar.

KANAZAWA

Avendo a disposizione una sola giornata a Kanazawa, ci siamo concentrati sulle attrazioni più famose. Spostandoci con i bus (molto comodi ed economici), abbiamo raggiunto il centro cittadino e il giardino Kenrokuen, una perla bellissima. Non stupitevi se vedrete molte ragazze e turiste passeggiare nel parco indossando Yukata tradizionali: ci sono molti negozi che li affittano a giornate o a ore.

Il giardino Kenrokuen è a pagamento ma vale assolutamente la pena entrarci e camminare tra gli ombreggiati vialetti e i piccoli torrenti. All’interno del giardino troverete un’antica sala da the dove potrete assaggiare il tradizionale the giapponese oppure il macha. Consigliamo di fare questa esperienza per assaporare la tranquillità e la pace del giardino in tutto il suo splendore.

giardino Kenrokuen Kanazawa

Davanti al giardino si trova il castello di Kanazawa, una struttura bianca e imponente che incute rispetto e timore. Anche i suoi giardini sono ben curati e ordinati, ottimi per rilassarsi e passeggiare. Infine abbiamo fatto un salto nel quartiere delle geinshe di Kanazawa, con le sue stradine antiche e l’atmosfera di proibito. Al momento è una zona abbastanza turistica dove si trovano prevalentemente negozi di artigianato di alto livello e di lusso.

Kanazawa Kanazawa Kanazawa

HIROSHIMA

Arrivati a Hiroshima in serata, abbiamo voluto provare uno dei piatti più popolari della città, gli Okonomyaki in un locale vicino alla stazione.

Che cosa sono gli OKONOMIYAKI? Ricordano un po’ le nostre frittate, ma con una consistenza e un gusto abbastanza diverso. Nella maggior parte dei locali vengono serviti già in un piatto e viene messa a disposizione del cliente, al centro del tavolo, una piastra calda su cui far cuocere o scaldare l’Okonomiyaki. In altri locali, più tipici e meno diffusi, potrete direttamente farlo cuocere a vostro piacimento.

Hiroshima è una città che ci ha sorpreso e che abbiamo apprezzato molto. Prima di tutto il Museo della Pace è assolutamente da visitare, perché è ben strutturato e molto toccante. Si trova su un’isola al centro del fiume che attraversa la città ed è in prossimità del luogo dove è stata lanciata la bomba nucleare. Il prezzo del biglietto del museo è simbolico e al suo interno il museo è strutturato in diverse mostre e sezioni, tutte davvero molto interessanti. All’esterno si possono ammirare alcuni memoriali ai caduti e la struttura dell’unico edificio rimasto da prima della bomba.

il Museo della Pace Hiroshima

Un altro luogo che ci ha particolarmente colpito di Hiroshima è stata l’isola di Miyajima. Si trova proprio di fronte alla costa di Hiroshima e la si può raggiungere brevemente con il traghetto (per cui è valido il JR Pass). L’isola è famosa per essere stata in passato terra sacra, luogo dove “non si può nascere e non si può morire”. Ora è ricca di negozi e di bancarelle alimentari e di souvenirs, santuari immersi nella natura e tantissimi piccoli cervi che camminano tranquillamente sulla spiaggia e tra le vie della cittadina. Il simbolo dell’isola è senza dubbio l’imponente portale (tori-i) dedicato al dio del mare che emerge dalle acque. Vale la pena visitare anche il tempio annesso, soprattutto quando l’alta marea lo fa sembrare sospeso in mezzo alle acque.

Se non vi spaventa fare qualche passo in salita, vi consigliamo di visitare il complesso di santuari Daishō-in. Questo complesso è avvolto dalla magia della foresta ed è bellissimo da ammirare sia in primavera (con le fronde verdi) sia in autunno, quando tutto si dipinge di rosso e di oro. Particolarmente interessante è il gruppo di statue di pietra con cappellini di stoffa e la sala dove sono collocate le statue di tutti i templi della prefettura.

isola di Miyajima isola di Miyajima isola di Miyajima

Passeggiando tra le strade di Miyajima potrete assaggiare tante prelibatezze dello street food locale. Noi vi consigliamo di assaggiare i Takoyaki e i tipici dolcetti a forma di foglia d’acero.

Che cosa sono i TAKOYAKI? I Takoyaki sono le tradizionali e gustosissime palline di polpo giapponesi. Si possono trovare abbastanza frequentemente in rosticcerie e piccoli locali per strada. Normalmente vengono serviti su dei bastoncini o spiedini e vengono conditi da una salsa molto saporita, che si accosta perfettamente con la leggera frittura di cui sono ricoperti. Attenzione a mangiarli appena preparati, perché sono caldissimi!

 

KYOTO

Da Hiroshima siamo partiti alla volta di Kyoto, l’antica capitale del Giappone. Abbiamo trovato in Kyoto una città molto diversa dall’organizzatissima e mastodontica Tokyo. Kyoto è meno gigantesca, senza grattacieli spropositati e con un ritmo di vita più umano e rilassato. Allo stesso tempo abbiamo trovato anche un po’ meno efficienza e qualche difficoltà nei trasporti.

Il nostro tour di Kyoto è partito dal Tempio zen del Padiglione d’oro, un piccolo gioiello fuori dal centro cittadino. Il Padiglione d’oro è davvero dorato e sembra brillare alla luce del sole. Se siete fortunati e riuscite a non trovare troppi turisti (o scolaresche, come nel nostro caso), potrete anche godervi la pace e la tranquillità del parco che circonda il padiglione.

Ci siamo poi spostati al Castello di Nijo, appartenuto non all’imperatore ma allo shogun (forze militari). Questo castello è completamente visitabile anche all’interno, dove sono stati restaurati i bellissimi disegni delle pareti e ricreati (tramite statue) alcuni eventi dell’antichità. Fate caso al pavimento di legno del castello: è stato costruito in modo tale che “cinguetti” al passaggio.

Per pranzo ci siamo diretti a Nishiki Market, una strada stretta ma affollatissima dove troverete decine e decine di bancarelle di street food di ogni tipo. Potrete trovare ramen, sushi, tofu, takoyaki e moltissimi altri piatti da assaggiare! Percorrendola per intero arriverete in una zona più ampia e moderna, dove sorgono negozi più alla moda e commerciali.

Tempio zen del Padiglione d'oro

Nei pressi del Nishiki Market abbiamo assaggiato la carne Yakiniku, ovvero la carne alla griglia giapponese.

Che cos’è la cottura YAKINIKY? Ci sono due varianti: la cottura Teppanyaki, cioè alla piastra; la cottura Yakiniku, cioè alla griglia.  In quest’ultimo caso potrete trovare diversi ristoranti che la servono. Vi porteranno una griglia, carne di vario tipo e verdura. Il tutto accompagnato da salse e condimenti vari. Toccherà a voi far cuocere la carne quanto e come preferite, ma noi vi consigliamo di farla cuocere davvero tanto, in modo a renderla più gustosa e facilmente mangiabile.

Il tour di Kyoto è proseguito verso il tempio buddhista Sanjusangendo e il monastero buddhista Kiyomizu, a cui si può arrivare facendo una bella passeggiata. La caratteristica principale di questo tempio è la terrazza che si affaccia sulle montagne che circondano la città (attualmente in ristrutturazione). Il quartiere che circonda questo santuario è molto vivo e ricco di negozi di artigianato.

Un altro tempio molto suggestivo è il monastero buddhista Sanjusangendo, al cui interno sono collocate ben 1.000 statue di Kannon, e al centro una statua gigantesca di buddha.

Kyoto

Infine, non poteva mancare uno dei luoghi più conosciuti e fotografati dell’intero Giappone: il tempio Fushimi Inari e i suoi numerosissimi Torii rossi, che corrono per tutto il versante della montagna. La fermata di treno più comoda per arrivarci è sicuramente Inari: appena scesi troverete ad accogliervi un portale enorme. Oltre il santuario iniziano i sentieri costellati da torii rossi. Sono davvero incantevoli, ma anche molto affollati. Se volete godervi un po’ di tranquillità e silenzio vi conviene recarvici in orari adeguati (mattina presto e sera).

Kyoto

Per cena abbiamo voluto provare un locale nel quartiere più vivo della città: Yamafuku restourant. Ci siamo quindi addentrati in queste strette vie e vicoli per provare il piatto locale conosciuto come shabu-shabu.

Che cos’è lo SHABU-SHABU? Lo shabu-shabu è una tipologia di cottura molto divertente e conviviale. Al centro del tavolo viene collocato un pentolino con olio e latte di soia caldo, in cui si possono immergere verdure e fettine di carne per farle cuocere. Il principio è quello di intingere nell’olio bollente il cibo e mangiarlo ancora caldo. Sempre nello stesso olio/latte si possono poi far cuocere gli spaghetti, che diventeranno saporiti e gustosi.

Il giorno seguente abbiamo deciso di visitare la foresta dei bambù giganti, che si trova un po’ fuori dal centro di Kyoto. Ci si può arrivare facilmente con il treno (compreso nel JR PASS). Usciti dalla stazione si deve fare una breve passeggiata per arrivare al cuore della foresta dei bambù, la cui altezza è davvero impressionante. Attenzione al fatto che i bambù non sono accessibili direttamente, ma li si può osservare da dietro una bassa staccionata.

Vi consigliamo di visitare il giardino Ōkōchi Sansō perché è davvero un’oasi di pace e di silenzio nella grande metropoli. Il sentieri del giardino vi porteranno a godervi panorami mozzafiato e suggestivi, e in conclusione potrete degustare del te macha e dolcetti tradizionali.

foresta bambu kyoto giardino Ōkōchi Sansō

Un’altra zona da vedere è il quartiere delle geishe Gion, anche se non sarà facile vederne una. Consigliano di andarci di sera o nel tardo pomeriggio. Attenzione ai cartelli e alle regole: le geishe non possono essere approcciate o toccate!

Per la nostra ultima cena in Giappone abbiamo deciso di cenare in un tradizionale ristorante specializzato in sushi. Nelle grande città potrete facilmente trovare locali che preparano e servono sushi di alta qualità. Sceglierne uno è davvero difficile, ma la qualità del pesce dovrebbe essere la discriminante principale. Se andare in uno di questi ristoranti, scordatevi tutto quello che pensate di sapere sul sushi come viene proposto dagli “all you can eat” italiani. Questi locali giapponesi hanno infatti pochissimi posti a sedere (consigliamo quelli al bancone) ed è meglio riservare in anticipo. I prezzi sono molto alti, ma sono commisurati al valore del pesce che vi verrà servito. Troverete sushi particolare, raffinato e di pesci che qui in Italia non si troverebbero facilmente. Anche se dispendioso, se volete assaggiare il vero sushi giapponese andate in uno di questi ristoranti!

Come ultimo consiglio su Kyoto, vi diciamo di non perdervi la stazione centrale di Kyoto. Non è una semplice stazione: è un edificio imponente con ampie scalinate che portano direttamente alla terrazza verde sul tetto. Di sera le scale vengono illuminate per creare curiosi giochi di luce!

 

QUI trovate i nostri consigli su cosa e dove mangiare in Giappone! Testati e approvati!