La Union Jack a Downing Street è stata issata a mezz’asta.
E’ già quasi una settimana che Margaret Thatcher è deceduta e che l’Inghilterra porta il lutto per quella che è stata una delle sue eroine e prima donna a ricoprire la carica di premier della nazione per ben 11 anni (1979-1990).
Nata il 13 Ottobre 1925 nel Linconshire a Gratham, rappresentante del partito conservatore britannico dal 1975 al 1990, ammalatasi nel 2002 dopo una serie di ictus, si è spenta all’eta’ di 87 anni nella sua suite all’hotel Ritz a Londra la mattina dell’8 aprile 2013.
Iron lady fu soprannominata per il fatto di essere stata la prima donna britannica ad avere la carica di presidente e per tutti i cambiamenti che ha portato nella nazione.
Dal 1979 al 1983,durante il suo primo mandato, la Baronessa Thatcher, incrementò il tasso d’interesse per diminuire l’inflazione, aumentando l’Iva e preferendo la tassazione indiretta piuttosto che quella diretta.
Nel 1982 la guerra delle Falkland, nel 1984 lo sciopero dei minatori. E sempre nell’ 84 la vediamo protagonista in quella che fu nominata la vendetta nordirlandese; così come negli anni seguenti nella tragedia dell’Heysel e la Poll tax.
Una lady, una donna che ha fronteggiato il declino economico ed il terrorismo, che ha messo in castigo gli hooligans del calcio inglese, che ha piegato la resistenza dei minatori, che non ha mai commentato le derisioni rivoltele da punk, cantanti rock e folk, ed attori comici.
Ma il giorno che decise di uscire di scena, chiudendo il portone della sua residenza di undici anni, al numero 10 di Downing Street a Londra, la amata ed odiata da molti Iron lady, saluto’ la sua nazione in lacrime…
‘Non esiste “la società” ma solo persone, uomini e donne’, rispondeva quando qualcuno dava colpa alla società.
E’ così che la ricorderanno gli invitati al suo funerale con onori militari, che si terra’ mercoledì 17 Aprile 2013 alle 11.00 del mattino nella cattedrale di St Paul a Londra, e che seguirà lo stesso percorso di quello effettuato durante le esequie della principessa Diana e la regina madre.
I presenti saranno molti, vista la capienza del luogo di 2.300 persone, ma nonostante l’importanza di Margaret la sua famiglia si è riservata il diritto di fare una selezione degli invitati.
Per la regina sarà la prima volta che attenderà un funerale di un primo ministro inglese, dopo quello di Churchill nel 1965.
Il primo ministro, David Cameron, e il sindaco di Londra, Boris Johnson, hanno confermato la loro presenza alla cerimonia con le rispettive mogli, così come insieme al distretto di Westminster, i vari enti governativi, ed i rappresentanti dell’ufficio sindacale, sono alla ricerca di un posto specifico e rinomato, inclusa Parliament Square,per erigere una statua in onore della Thatcher.
Il costo degli estremi onori sarà coperto in parte dalla famiglia (trasporto e cremazione), e per il resto dallo stato. Molte critiche e proteste si stanno verificando al riguardo, anche se non abbiamo ancora una figura specifica dell’ammontare, nonostante molti media parlano di circo 10 milioni di sterline.
La Metropolitan Police promette di cercare di mantenere il controllo totale, vista la possibilità di protesta che alcuni stanno organizzando nella pagina facebook appositamente creata (‘Maggie’s Good Riddance Party’), contro il governo per il denaro speso per i funerali.
La famiglia della baronessa ha chiesto ai possibili donatori ed invitati di non comprare fiori per la cerimonia, ma piuttosto donare i soldi all’ospedale di Chelsea.
Per noi londinesi che dovremmo muoverci con i mezzi di trasporto la prossima settimana consiglio di organizzarci da martedì sera, quando la bara sarà portata alla cappella di St Mary Undercroft nel palazzo di Westminster per rimanerci tutta la notte,e di controllare il sito web www.tfl.gov.uk per possibili chiusure stradali.
Il funerale della Thatcher, la sua vita ed il suo passaggio sono eventi che rimarranno scritti nella storia.
Dopo che il vescovo di Londra,il reverendo Richard Chartres, finirà il sermone mercoledì, che i leader del mondo ed i cittadini Inglesi saluteranno la Baronessa, e che la canzone che lei cantava ai suoi ospiti al Ritz ‘A Nightingale Sang in Berkeley Square’ composta da Eric Maschwitz e resa famosa da Judy Campbell la accompagnerà nel suo nuovo viaggio, tutto rimarrà solo ricordo, e la storia scriverà sui libri della donna di ferro come la prima donna che ha avuto potere politico nel Regno Unito.
Ed a noi non ci resterà che guardare il film che le è stato dedicato e che le ha dato lo pseudonimo di Iron lady.