Per il momento questo “hype” è fortemente “montato” dai media, e sicuramente cavalcato ben volentieri dagli agenti immobiliari, che non aspettano altro di vedere aumentare il valore degli appartamenti in una zona altrimenti considerata popolare o addirittura degradata. Ma ciò non toglie che è impossibile non notare come in questo quartiere – dove non ci arriva nemmeno la metropolitana e che solo di recente è diventato facilmente raggiungibile grazie al prolungamento della linea ‘overground’ – stia effettivamente “succedendo qualcosa”. Se la strada principale, Rye Lane, a pochi metri dalla stazione di Peckham Rye, mantiene intatta la sua identità multietnica (la comunità di origine africana resta quella più numerosa, e tantissimi sono anche i caraibici), con i suoi negozi di carne, pesce, frutta, verdura, spezie (di quelle che difficilmente troverai da un qualsiasi Sainsbury’s), parrucchieri, untissimi take away di pollo fritto, bancarelle di ogni tipo e negozi “tutto a 1 pound” (ma anche “tutto a 99 pence”), in un mix tanto colorato quanto caotico, basta dirigersi versa la strada parallela, Bellenden Road, per avere la sensazione di trovarsi in un luogo totalmente diverso.
LEGGI ANCHE: BRIXTON VILLAGE, IL NUOVO CENTRO DELLA VITA NOTTURNA DI LONDRA
Sulla strada vi potete fermare per un caffè da Petitou (che serve anche delle ottime quiche) o dal piccolo ma accogliente “Café Viva”. Se avete voglia di una pinta, invece, non avrete difficoltà a trovare il “The Victoria Inn”. In questa zona del quartiere l’atmosfera è più rilassata, sembra quasi di essere in un piccolo villaggio. Non troverete le solite catene da “main street”, ma piccole botteghe indipendenti: antiquari, librerie, bakeries, ma anche macellerie-boutique come “Flock and Herd” (specializzato in carni “biologiche”) e ristoranti come l’ottimo (ma anche piuttosto caro e con porzioni microscopiche) “Begging Bowl”, che propone una rielaborazione di piatti thailandesi.
Se siete affamati e siete in vena di uno dei pochi piatti tipici della tradizione inglese, invece, non potete fare a meno di andare a visitare “M.Manze“, uno dei più antichi ristoranti della città in cui si servono traditional pie & mash ed anguille, nella stessa sede a pochi passi da Peckham Square dal 1902! (piccola curiosità: il ristorante fu fondato dal signor Michele Manze, immigrato con la sua famiglia da Ravello, splendido paesino della costiera amalfitana, nel lontano 1878).
LEGGI ANCHE: 101 COSE DA FARE A LONDRA ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA
Nella stessa piazza sorgono l’imponente biblioteca comunale (una struttura davvero interessante, che ha vinto il premio Stirling per l’architettura nel 2000) e il Peckham Space, galleria d’arte contemporanea dedicata a progetti di giovani artisti locali. Con due tra i più grandi istituti d’arte della capitale, Camberwell College of Arts e Goldsmith’s, Peckham è, infatti, uno dei quartieri a più alta concentrazione di artisti. E se l’arte contemporanea è una vostra passione, non potete fare a meno di visitare The South London Gallery (65-67 Peckham Road, ingresso gratuito) o Peckham Springs (che è una galleria d’arte ma anche un bar), negli archi della stazione ferroviaria.
Dopo il tramonto sicuramente non avrete la sensazione di trovarvi nel posto più sicuro della città, ma – soprattutto nel weekend – le possibilità per passare una bella serata non sono poche: il bar più popolare del quartiere è sicuramente il Frank’s Cafe and Campari Bar, che però è aperto solo quattro mesi l’anno (se ne parla l’estate prossima, purtroppo). Si trova sul tetto di un parcheggio multipiano (individuate il multisala Peckham Plex su Rye Lane, girate alla sua destra e seguite le frecce rosse!) da cui si gode di una vista mozzafiato sulla città e attira gente da tutta la capitale (soprattutto quando non piove)! Se siete in vena di una serata tranquilla, magari all’insegna di un concerto di musica elettronica o proiezioni di film d’essai, allora The Peckham Pelican è il posto che fa per voi.
Ma se avete voglia di ballare fino all’alba dirigetevi verso il CLF Art Cafe, meglio conosciuto come The Bussey Building: una gigantesca ex-warehouse convertita a spazio per teatro, cinema e…party! Vi suonano alcuni dei migliori DJ in circolazione, e ospita serate come Zonk.Disco (sempre a ingresso gratuito) o The South London Soul Train (con ingresso di solito a £5). Oppure al Peckham Palais, a pochi metri di distanza: mega club con una capienza di mille e cinquecento persone che sorge negli spazi di ex grandi magazzini. Se invece siete alla ricerca di una dimensione più intima e “underground”, cercate il Canavan’s Peckham Pool Club, vecchia sala da biliardo con un dancefloor dove si suda al ritmo di techno e house durante club-nights di culto come Rhythm Section. Che Peckham sia o meno “la nuova Shoreditch” lo scopriremo solo nei prossimi anni (o mesi, considerando come spesso le cose in questa città si evolvono a velocità pazzesca). Per il momento è sicuramente interessante notare come s’inizi a parlare del quartiere (finalmente!) per qualcosa di diverso dalla criminalità (i famosi “riot” di due anni fa da queste parti fecero non pochi danni) o dalla storica sit com “Only Fools and Horses” della BBC, ambientata da queste parti e per anni unica “cosa degna di nota” successa a Peckham…