E’ stata approvata, ed entrata in vigore dal 1 settembre, una nuova legge che rende lo squatting in edifici residenziali un reato penale. Precedentemente, gli squatters (o abusivi) venivano trattati ai sensi delle norme civili, era perfettamente possibile sfrattare qualcuno dalla propria casa, anche se richiedeva del tempo.
Ora, se la polizia sospetta che un reclamo sia idoneo può andare all’interno dell’edificio e procedere immediatamente agli arresti. Chiunque trovato colpevole del nuovo reato deve affrontare un periodo di sei mesi di carcere, un multa di £5,000 o entrambi.
Chiunque attualmente squatting e’ soggetto alla nuova legge. Il ministro Grant Shapps ha detto:
stiamo ripristinando la bilancia della giustizia in favore dei proprietari di immobili e rendendo la legge cristallina: entrare in una proprietà con l’intenzione di occuparla sarà un reato penale.
Tuttavia, con l’aumento dei senzatetto a Londra (sembra improbabile che l’impegno del sindaco di porre fine alla consuetudine dello squatting entro il 2012 sarà soddisfatto), l’introduzione di tale legge senza affrontare il problema della carenza degli alloggi della capitale sembra poco lungimirante.
Colpire un senzatetto con una multa di £5,000 o metterli in prigione non farà alcuna differenza nei confronti della loro situazione abitativa. Ciò che dovrebbe accadere e’ un programma per costruire più alloggi e case vuote riportate di nuovo in uso.
E non sono mancati i timori che la legge possa essere utilizzata contro l’occupazione dovuta a proteste, in quanto si riferisce a ‘trasgressione’, anche se la maggior parte delle proteste sono effettuate su immobili commerciali.
E’ proprio il caso di dirlo, sembra che i bei tempi delle storiche serate e party organizzati dagli squatters in grandi warehouse e magazzini occupati siano giunti ad una fine.