Festa della musica

L’estate è cominciata ieri in un clima da inizio autunno, con molte nubi e pioggerelle passeggere. Ma il tempo non ha impedito lo svolgersi della tradizionale Festa della Musica, lanciata in Francia nel 1982 e poi diffusasi in molti altri paesi, spesso in tono minore.

A Parigi, la festa della musica vede tutti i quartieri della città coinvolti. Molti bar, bistrot o ristoranti animano la serata del 21 giugno invitando uno o più artisti a esibirsi dentro o fuori del locale, per la gioia dei passanti. Anche gruppi amatoriali si esibiscono in strada e tutti i concerti sono gratuiti. In centro poi la festa assume dimensioni più corpose con l’organizzazione di eventi importanti. Quest’anno, per esempio, è andato in scena al Palais Royal il concerto Musique des 3 Océans, in omaggio all’anno dell’Outre-mer che è questo 2011. L’evento ha visto la partecipazione di alcuni dei maggiori artisti caraibici.

I francesi, o perlomeno i parigini, sono molto attaccati a questa festa che apre l’estate ed è un omaggio alle tradizionali feste contadine e pagane che ricorrevano nel giorno di San Giovanni e inauguravano la stagione della mietitura.

In occasione della festa della musica, le strade francesi si metamorfosizzano: ricordo il mio anno da Erasmus passato a Rouen, una cittadina normanna piuttosto tranquilla. Il 21 giugno la gente in strada, di solito silenziosa e occupata a farsi i fatti suoi, si ammassava rumorosamente nelle vie e nelle piazze, cantava e urlava davanti ai concerti improvvisati o meno, rideva! Incredibile, mi colpì un sacco.

A Parigi è diverso, come ti ripetono i parigini a proposito di qualsiasi cosa che riguardi la Francia in generale. Parigi è rumorosa di suo, le persone sono più o meno silenziose e indifferenti a seconda del quartiere dove abitano, ma i rumori perennemente presenti in strada (il metrò, le auto, il camion dei pompieri, le ambulanze, la polizia…) coprono ogni rumore umano. Inoltre, come forse ogni altra metropoli, Parigi è una città di contrasti evidenti e di eccessi ostentati senza pudori, per cui il 21 giugno non ti crea questo effetto straniante che può provocare altrove in Francia.

Resta il fatto che, cosa rara, vedi gente molto diversa riunirsi nelle piazzette o agli angoli dei bar per ballare o anche solo muovere la testa insieme. Viva la Fête de la Musique!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: