Playlist, Parigi sotto la doccia (1)

Stamani mi sono svegliato con una canzone in testa che mi ha acceso un’idea. Voglio proporvi la mia playlist personale: una serie di canzoni che mi accompagnano da sempre nell’avventura francese e che legano il mio mondo interiore più intimo -anche se magari non direttamente per il testo-  a Paris.

In effetti sarebbe anche figo ricevere le vostre! Avete presente il concetto di “Epifania” teorizzato da Proust -quello de “La Petite Madeleine”- ? In breve: ci sono alcune esperienze sensoriali che, quando rivissute, ci portano a ri-immergerci nel passato per qualche istante. Quali sono quelle che, ascoltandole, dipingono e trasformano la stanza nei vicoli della vostra Parigi personale?

Ammettendo che il numero zero, quello di prova, è già stato svelato in “Essere Parigi – primo episodio”, in cui citavo “le Tourbillon de la vie”, eccovi la prima canzone ufficiale, quella che mi rimbalzava in testa, stamani, di fronte allo specchio del bagno:

Paolo Conte – Parigi

Lo so, lo so che questo non è cipria, è sorriso.
Eh si, che non è luce, è solo un attimo di gloria.
E riguarda me, che sono qui davanti a te, sotto la pioggia
mentre tutto intorno è solamente pioggia e Francia.

Chissà cosa possiamo dirci in fondo a questa luce.
Quali parole. Luce di pioggia e luce di conquista.
Hum… lasciamo fare a questo albergo ormai così vicino,
così accogliente, dove va a morir d’amore la gente.

Io e te, chissà qualcuno ci avrà pure presentato.
E abbiamo usato un taxi più un telefono più una piazza.
Io e te, scaraventati dall’amore in una stanza,
mentre tutto intorno è pioggia, piggia, pioggia e Francia.

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