Orvieto ve lo raccontiamo noi

Orvieto ve lo raccontiamo noi! Se siete abituati a vedere me e la Boss in giro per l‘Italia, stavolta no, ci siamo portate il rinforzo di risate brasiliano, la Isa perciò direi di passare al racconto della giornata, tanto capirete subito che tipina che è! Iniziamo con le foto, ovviamente della partenza… Versione normale e versione figlie del autunno per me e Isa

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Come tutte le partenze di Isa che si rispettino 10 minuti di ritardo ci sono stati, metti che arrivava puntuale potevo anche spaventarmi. Partiamo e… via di musica latina in sottofondo a tutte le chiacchiere che tre donne chiuse in un Audi riescono a fare, avete mai provato quest’esperienza? Beh se siete uomini ve la sconsiglio calorosamente! ricordatevi la macchina… più avanti nel racconto capirete il perché….

Faccio un passaggio serio del racconto: dovete sapere che per me il viaggio non è solo quello della vacanza di tanti e tanti giorni, il viaggio per me  è, anche di un sol giorno, speciale, perciò ero carica a pallettoni, viste poi le due compagne di viaggio, e la meta che ci incuriosiva da tempo, dite che mi son divertita?? Leggete e lo scoprirete…

La prima tappa della nostra gita ad Orvieto direte il Pozzo o il Duomo giusto? Beh no signori lettori, vi ricordate che siamo tre donne? Quindi prima tappa toilette e poi caffè ahahah Ovviamente la città è turistica in tutto l’arco del anno perciò fila al bagno, e come abbiamo passato il tempo noi? Facendo delle dirette su instagram ^_^ (Se volete vederlo lo trovate nella fan page di Le Ricette di Bea) oppure se vi va cliccate qui sotto e dovrebbe aprirsi.

Passiamo poi alle cose serie, il Pozzo di San Patrizio. La prima foto è scattata dal ingresso.

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Diciamo la verità ce lo aspettavamo enorme ed enorme lo è stato davvero, la perforazione cilindrica misura 54 metri di profondità e 13 di diametro, ed è davvero singolare la trovata architettonica della doppia rampa elicoidale, che permetteva alle bestie da soma, utilizzate per il trasporto dell’acqua, di non ostacolarsi nel doppio senso di marcia lungo i 248 gradini; particolarmente suggestivi, poi, i 72 finestroni che lasciano filtrare e giocare la luce. Ovviamente anche qui abbiamo messo del nostro, il bigliettaio ci ha gentilmente spiegato che la discesa è di circa 10 minuti e la risalita di un 15 minuti, ma sapete ormai che siamo tre donne, non ti fermi a fare 23456136 foto??? Conclusione 20 minuti a scendere e 30 abbondanti per risalire, qui ha influito anche la mancanza di fisici atletici ^_^

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Sapete, siamo riuscite a chiacchierare per tutto il tempo della discesa al cuore del pozzo e poi è stato il pozzo stesso a lasciarci senza fiato… dire che è un luogo affascinante, silenzioso, luminoso nonostante la profondità, beh signori siamo rimaste tutte e tre mute come pesciolini.

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Trovato il coraggio e la forza di risalire, ci siamo dirette all’attrazione principale di Orvieto, il suo stupendo Duomo. Ma ovviamente il cammino, si e no 10 minuti, è stato duro… negozi, osterie, vinetterie, innamoramenti di Isa per un bel maschione che ora vi mostro in foto.. insomma ce la siamo presa alla “carlona” e come diceva mia madre: “tanto Bea hai fretta? No e allora guarda e ammira!”

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Lungo il cammino ci siamo soffermate per queste due splendide bici, la fantasia ad Orvieto non manca di sicuro ai negozianti e ai ristoratori… poteva mancare spirito e fantasia nel mio Orvieto ve lo raccontiamo noi??

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Poi giriamo un angolo e ci troviamo davanti lui, bello più che mai, baciato da quel poco sole che il tempo quel giorno ci ha gentilmente concesso…

Ed anche qui…. non vuoi fare 453278 foto? Che trio ragazze! La Bea, La Boss e La Isa! 

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Purtroppo o per fortuna, il bigliettaio del Pozzo di San Patrizio ci aveva spiegato che fino alle 13 non si poteva entrare nel Duomo perché vi si svolgeva la Santa Messa, così fatto un book fotografico abbiamo cercato l’Enoteca che il giorno prima avevamo scelto dopo un attenta ricerca su Tripadvisor. Come sottolineato in molte recensioni, L’Enoteca al Duomo è proprio laterale al transetto da dove poi si può entrare per la visita stessa. Ci sediamo e ci lasciamo consigliare dal proprietario che ci ha coccolate davvero, ottimo vino ed ottimi salumi e formaggi, poi la foto parla da sola che vi devo aggiungere ^_^

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Terminato l’aperitivo, entriamo al Duomo, non vi dico come perché non è stato uno degli ingressi più consoni ad una Chiesa che potevamo fare… Vi dico solamente che siamo rimaste nuovamente senza fiato, incanta sia dentro che fuori, uno spettacolo di architettura e di colori. Dovete vederlo con i vostri occhi senza ombra di dubbio.

E dopo la visita al Pozzo, dopo l’aperitivo e dopo il Duomo viene il bello, la Isa che ci spara un “Siamo pronte per andare a Spoligno!” E la Boss “Ma si certo come no cara, e il navigatore lo hai impostato?” E giù a rider come tre sceme, ma la perla ce l’ha regalata al parcheggio. La Boss a distanza apre la macchina, in prossimità ci togliamo entrambe le giacche e la Isa… oh beh lei… “Ragazze ferme, questa non è la macchina della Boss, la sua è una station wagon!” A questo punto si accorge che io e la Boss avevamo entrambe gli sportelli aperti, le giacche all’interno e stavamo per salire… ci giriamo convinte che scherzasse ed invece era seria…. 2 ore e 40 minuti seduta dietro e… non si era accorta di viaggiare in una Q2!!! TOP! Vi dicevo di ricordarvi la macchina ahhahah Lasciamo Orvieto e partiamo per Foligno. Nel mio Orvieto ve lo racconta Le Ricette di Bea c’è spazio anche per un pranzo veloce a Foligno

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Perché Foligno? Perché ospitava come ogni anno la manifestazione de “I Primi d’Italia” ed ovviamente se in macchina hai un food blogger non puoi non fermarti. Trovato un posto per la macchina, ci incamminiamo a piedi aiutate dal navigatore, potevamo azzeccare la via o la piazza al primo tentativo? Ovviamente no, quindi gira a destra, no aspetta era sinistra, no aspetta qui ci siamo passate… insomma aiutooooo!!! Trovato il primo stand, che non ci ha soddisfatte, e dopo aver beccato anche il passaggio della banda lungo il corso principale, arriviamo al secondo stand che ci interessava. Ed anche qui potevamo esser fortunate? Direi di no, bambina che urlava come una posseduta con un Unicorno a palloncino ed i camerieri che servivano tutti tranne noi. TOP! Arrivano finalmente gli gnocchi, tre tipi di gnocco con tre condimenti differenti, un buon calice di vino ed il pranzo è servito. Un caffè al volo e via a… a cercar la macchina cari miei…. che pensate: 1) ah ma si ricordano la strada…. 2) ma ti pare che hanno salvato la posizione nei telefoni… Oh ma per chi ci avete prese? Il buio totale, dritte, giriamo, era qua? Andando sempre dritte, perché “A Foligno si va sempre dritte!” Siamo riuscite ad arrivare al parcheggio, Isa ha approvato che la macchina questa volta era della Boss e così salutiamo l’Umbria. La musica latina, dei balletti improvvisati e delle chiacchiere tra donne ve ne salvo, ringrazio le mie due compagne di gita e tutti voi che avete letto Orvieto ve lo raccontiamo noi… ben 1300 parole… Aggiungo solo un’ultima foto che per me vale molto… un bacio Bea

Orvieto ve lo raccontiamo noi

Spero che Orvieto ve lo raccontiamo noi vi abbia fatto sorridere e che continuiate a seguire le nostre allegre avventure oppure potete leggere Chioggia e Cesenatico passeggiando la Domenica