Siete mai stati al Museu de Oriente? Se non ci siete mai stati, ecco a voi una breve introduzione.
Dal nome è facile intuire la natura di questo museo, che raccoglie collezioni che hanno come filo conduttore l’Oriente.
All’interno si possono trovare due collezioni permanenti.
Al primo piano, una collezione allusiva della presenza portoghese in Asia, composta da più di mille oggetti di eccezionale valore provenienti principalmente da Cina, Giappone, India, Timor.
Sostanzialmente si tratta di un insieme di oggetti, come se ne vedono tanti nei musei, che si lasciano apprezzare, ma che, lasciatemelo dire, non sempre sono in grado di catturare la nostra attenzione o di entusiasmarci particolarmente.
Poi, mentre si salgono le scale verso il piano superiore, si inizia ad intravedere una luce diversa, piena di colori, un indizio della strana dimensione nella quale verremo immersi da lí a poco: l’Opera Cinese. L’esposizione dedicata all’Opera Cinese occupa infatti il secondo piano e si inserisce nella Collezione Kwok On, l’altra collezione permanente del museo.
La mostra offre una visione completa di questo singolare genere performativo in tutta la sua particolarità ed esuberanza. In esposizione centinaia di pezzi tra cui costumi, parrucche, copricapi, stampe, manichini, dipinti e strumenti musicali, oltre a fotografie e video.
Questa visita vi vedrá trasportati in un mondo di incanto e meraviglia, o almeno questo é quello che ho provato io nell’imbattermici la prima volta da completa ignorante.
Anzi, a mio discapito, sono tentata di suggerirvi di interrompere la lettura di questo articolo, in modo da poter giungere al secondo piano del Museu do Oriente vergini da ogni aspettativa e poter godere a pieno dell’esperienza.
Potreste infatti, come è successo a me, ritrovarvi imbambolati davanti alle installazioni video che trasmettono stralci di opera, un congiunto di elementi altamente ipnotici. Suoni di strumenti orientali che a tratti possono giungere ripetivi e stridenti, a tratti invece armonici, canti incomprensibili (c’è da scommetere che nemmeno i cinesi stessi riescono a coglierne le parole), accompagnati da movimenti eleganti e costumi d’impressionante bellezza.
Guarda il filmato della visita della mostra qui
Considerata uno dei tesori culturali della Cina, l’opera tradizionale è emersa alla fine dell’XI secolo, aggiungendo elementi di forme artistiche molto più antiche. È una sintesi di varie arti, che include canto, musica, parola, mimetismo, danza, tecniche di trucco, acrobazie e arti marziali con manipolazione di oggetti di scena come armi, barbe e ventagli.
Tradizionalmente eseguita senza scenografia e con un ampio repertorio, la caratteristica principale dell’opera cinese è quella di trovarsi al punto opposto del realismo. La voce non è mai naturale ed i movimenti, molto stilizzati e simbolici, esprimono i sentimenti del personaggio secondo un rigoroso imperativo estetico.
È in questo universo ricco di simbolismi in cui la mostra sull’Opera Cinese si inserisce, attraverso le storie, gli oggetti dei personaggi che la compongono.
Immergendo i visitatori nell’esperienza dello spettacolo, all’ingresso della mostra si trova la ricostruzione di una scena lirica, un video di un atto, strumenti musicali delle opere di Pechino e Guangzhou e la ricreazione del camerino dell’acclamata star dell’opera Mei Lan-Fang (1894-1961).
Siccome le rappresentazioni operistiche erano spesso precedute da danze propiziatorie, la mostra presenta anche abiti, maschere e altri accessori utilizzati in questi rituali che miravano a garantire la protezione degli dei per gli attori e il pubblico.
A partire da questa introduzione, la mostra si sviluppa in due principali gruppi tematici: Personaggi e Repertorio.
Costumi, trucco e accessori come parrucche, copricapi e scarpe sono fondamentali per identificare le tipologie di personaggi presenti all’opera. Il valore di queste risiede, più che nella loro individualità, nel modo in cui classificano gruppi o classi sociali, ideali estetici o eroici.
Il successo della produzione e il prestigio della compagnia dipendono dall’eccellenza degli attori, che devono padroneggiare una serie di discipline artistiche.
Pertanto, i ruoli maschili sono divisi in uomini anziani, giovani e guerrieri; i ruoli femminili, a loro volta, in donna anziana, donna virtuosa, cortigiana o domestica, guerriera e giovane donna di famiglie diverse; a questi si aggiungono i volti dipinti e i clown. Queste tipologie, le loro caratteristiche e gli elementi di differenziazione saranno illustrati nel nucleo dei Personaggi.
Il vasto repertorio dell’opera cinese comprende commedie di costumi, storie d’amore, commedie storiche e miti fondatori della Cina. Nel nucleo dedicato al Repertorio vengono esplorate alcune delle sue storie più famose: La Storia dei Tre Regni, Il Viaggio in Occidente, La Leggenda del Serpente Bianco.
Attraverso di loro sarà possibile percepire i vari ruoli dell’opera nella cultura e nella società cinese. La critica dei costumi, l’esultanza della guerra e delle virtù morali, il timore degli dei, la trasmissione della saggezza degli antenati, tra gli altri.
Incorniciando quest’arte nella storia recente, la mostra ha anche una sezione dedicata all’opera durante la Rivoluzione Culturale e il tentativo di strumentalizzazione che ne fece il regime. Il teatro diventa un teatro sociale la cui missione è un ruolo educativo. Solo poche opere “rivoluzionarie” furono tollerate, tutte le altre furono bandite.
Con la morte di Mao nel 1976, i vecchi temi dell’opera tradizionale sarebbero riapparsi a poco a poco, sotto l’influenza di Deng Xiaoping.
Oggi, considerata una vera perla culturale della Cina, l’opera è una sintesi di antiche tecniche e arti e un ricettacolo di narrazioni che hanno trovato la loro identità.
Buona visita!
Indirizzo
Av. Brasília, Doca de Alcântara (Norte), LisboaOrario
da Martedì a Domerica: 10.00-18.00
Venerdì: 10.00-20.00 (entrata gratuita dalle 18.00 alle 20.00)
Costo di entrata
0-5 anni: Gratuito
6-12 anni: € 2,00
Adulti: € 6,00
Sopra i 65 anni: € 3,50
Studenti: € 2,50
Venerdì dalle 18.00 alle 22.00: Entrata gratuita
ATTENZIONE:
Vista la situazione un po’ particolare, prima di visitare il museo vi consigliamo di dare un’occhiata alle pagine social o al sito web per avere info aggiornate www.museudooriente.pt