Ragionamenti a freddo su Rossi e Marquez (Italiano)

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Marc Marquez (93) e Valentino Rossi (46)

Sono sicuro che, a prescindere del risultato di domenica prossima, i discorsi e le polemiche intorno al #SepangClash non finiranno.

https://www.youtube.com/watch?v=xOMIQiVGcmw

Potrebbe esserci la possibilità che il campionato del mondo non si decida in pista, a Valencia, tra una settimana, ma nelle aule di un tribunale, quello sportivo di Losanna. Ieri è stato ufficializzato il ricorso di Valentino Rossi alla maxima corte dello sport internazionale: vedremo come andrà a finire. Intanto alcune considerazioni sparse: 1) il clima di antagonismo nazional-popolare scatenato dalla vicenda è esagerato, a tratti ridicolo (con tanto di intervento di politici ed autorità varie a difesa del proprio beniamino); 2) è scandalosamente mancato l’intervento delle istituzioni sportive internazionali, dell’organizzatore del mondiale, delle case costruttrici, che si sono ben guardati dal pronunciarsi pubblicamente in maniera netta. A memoria, chi se n’è venuto fuori con un comunicato ufficiale con una chiara presa di posizione (a favore di Marquez per la cronaca) è stata la sola Repsol.

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Valentino Rossi festeggia il suo nono Titolo Mondiale (2009)

Ragionamenti a freddo: Valentino Rossi, il giovedì prima della gara di Sepang, se n’è spuntato con delle dichiarazioni dai toni estremamente polemici…troppo polemici. Avrebbe potuto raggiungere il medesimo risultato – quello cioè di manifestare al mondo i propri dubbi sulla condotta di gara del duo Lorenzo-Marquez in Australia – usando parole meno “radicali”. Valentino, probabilmente inzigato dai suoi fedelissimi e dalle varie analisi di gara che si sono lette in giro tra le varie testate italiane e straniere, sicuro del “biscotto” preparatogli dagli spagnoli, ha sparato le sue bordate, dando inizio al conflitto “palese”. Fino a quel momento si era invece svolta una “guerra fredda” fatta di battutine dette a mezza bocca, sorrisetti e (falsi) attestati di stima.
Quanto al #SepangClash, l’impressione è stata quella di un regolamento di conti tra bulli di strada; soltanto un’impressione, perché era qualcosa di più: il vecchio Jedi che non vuole farsi da parte, che tenta di resistere alle spallate del giovane e gagliardo Padawan.

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In evidenza col cerchio rosso, il pollice verso di Jorge Lorenzo rivolto ai tifosi di Valentino Rossi durante il Podio di Sepang (Malesia)

Purtroppo il giovane Padawan si è comportato in maniera scorretta e antisportiva, ma non è stato sanzionato, perché non esiste una norma che vieta i comportamenti antisportivi! Come a dire, due parti di un contratto possono farsene di ogni perché nel loro accordo non c’è scritto che si devono comportare secondo buona fede…è un principio lapalissiano, ca va sans dire, insomma. A mio modo di vedere non c’è stato nemmeno il tanto sbandierato “fallo di reazione” di Valentino Rossi: Marquez si è appoggiato col suo capoccione alla gamba di Valentino, che ha avuto la sacrosanta reazione di allontanarlo (almeno l’istinto di salvarsi da una caduta lo possiamo lasciare al buon Rossi, che dite).
Resta comunque una brutta pagina di sport, dove i nazionalismi mal assopiti sono saltati fuori; dove le case costruttrici sono colpevolmente mancate nel sanzionare i comportamenti dei propri portabandiera; dove i commissari di gara hanno preso una decisione frettolosa e poco equilibrata.
Di tutto ciò non ne può godere nemmeno Lorenzo il quale, piuttosto di starsene nell’angolino coi suoi pop corn a godere dello scontro altrui, si è pure permesso di schierarsi pubblicamente a sfavore del suo team mate, scatenando le ire (questa volta si!) dei responsabili del Team. Attenzione Jorge, perché questa volta potresti essere tu quello costretto a salutare la Yamaha…

Fossero tutti signori come Pedrosa: peccato che Dani si svegli solo tre gare prima della scadenza contrattuale.

By Cimmo Santini

Pubblicato da babelblog

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