Mangiare il cibo locale è scoperta e viaggio nel viaggio

Un modo dei tanti modi per scoprire il luogo, meta del nostro viaggio, è mangiare il cibo locale. Una delle cose più semplici da fare, una cosa che ci insegnano già da piccoli con lo svezzamento, una delle cose più naturali al mondo. Mangiare il cibo locale è scoperta delle tradizioni, di piatti che caratterizzano la dieta di quel popolo o di quella nazione, è capire l’uso di una determinata spezia o di un’altra. E’ comprendere perché un determinato animale può esser ucciso per poi diventare la loro e la vostra cena o quale animale invece è assolutamente vietato uccidere e di conseguenza mangiare. Mangiare è semplice ma aprire la mente e soprattutto lasciarsi andare davanti a piatti completamente sconosciuti non lo è affatto. 

Mangiare il cibo locale
Mangiare il cibo locale

La sottoscritta ad esempio è una persona che se può, in Italia, evita di mangiare tutto quello che non le piace. Non parlate con me di peperoni e melanzane che potrei alzarmi da tavola e sparire per sempre. Sempre la sottoscritta però se è in viaggio mangia qualsiasi cosa gli venga presentato in tavola. Perché mangio tutto? Principalmente per una questione di rispetto verso quella popolazione, spesso in Africa non si ha molto da offrire al proprio ospite e soprattutto se viene offerto qualcosa spesso la famiglia ne patirà per qualche giorno. La seconda motivazione è semplice: quando mi ricapita? A casa ovviamente no, mangiare lo stesso piatto in un ristorante, anche se cinese o giapponese ad esempio, non da la stessa soddisfazione di averlo gustato in Cina o in Giappone. La terza motivazione invece parte da una piccola parte di me che è curiosa, ricercatrice del gusto e dei piatti tipici. Non riesco a dir di si davanti ad un piatto piccante, ma se vi è la versione meno hot quel piatto va assaggiato. Non potrei fare altrimenti, la conoscenza del luogo passa anche per la loro cucina tipica. 

Chapati e Ugali
Chapati e Ugali

Mangiare il cibo locale è scoperta

Sono fermamente convinta che non si possa viaggiare per ore e ore in aereo per poi mangiare pizza o in qualche ristorante italiano. Vogliamo o no essere cittadini del Mondo? Beh belli miei mangiate local altrimenti state a casa. Spesso leggo nei gruppi di viaggio che frequento su Facebook “ristorante italiano a Bangkok?”  Ma dai su quanto vi costa per un mese o per 14 giorni appena non veder davanti ai vostri occhi un piatto di spaghetti? Vi siete mai messi nel panni dei viaggiatori che scelgono l’Italia come destinazione? Ci vantiamo di essere il paese con la dieta mediterranea perfetta, di avere tanti ottimi piatti e via discorrendo. Ma un piatto di ribollita, una lingua o addirittura un piatto di sangue cotto lo servireste ad un viaggiatore? Io non credo, perciò quando visitate un paese, scegliete bene dal menù, se non vi è chiaro cosa state per mangiare, chiedetelo ancora e ancora, ma non negatevi il gusto della scoperta, per mangiare spaghetti avrete una vita intera. 

Mangiare il cibo locale
Mangiare il cibo locale

Passiamo ora ad analizzare i miei viaggi e a tutto il local food che ho avuto il piacere immenso di gustare. Se ripesco qualche foto la inserisco anche in questo articolo.

Partiamo dalle gite scolastiche: dovevo farmi gli affari miei davanti al piatto di Gulash a Praga! Veronica potrà confermare la mia reazione. Non mi sono abbattuta ma ho capito che non fa per me. 

Londra con il Fish and Chips, con i caffè lunghi, il tè delle 17 non ha mai deluso ad esempio. Come non mi ha mai delusa Parigi con i suoi Croque Monsieur o i formaggi che a molti non piacciono. I Macarons super buoni e colorati. Bruxelles è stata una scoperta: patria delle patatine fritte (io prima di visitarla a novembre 2019 non lo sapevo), famosa per le cozze servite rigorosamente con le patatine fritte, la cioccolata belga che è tra le più buone che abbia mai assaggiato, i waffle stratosferici.

L’Egitto con le spezie conquistò sia me che mia madre, tanto che tornammo in Italia con una quantità assurda di piccoli sacchettini colorati nelle valigie e tanta voglia di sperimentare in cucina. 

La stessa Roma con la carbonara, l’amatriciana, la gricia o con i suoi carciofi alla giudea ogni volta mi regala emozioni. Altamura poi con il suo pane famoso in tutto il Mondo? Detto da una che non ama mangiare pane, fidatevi ne vale la pena meglio poi se accompagnato da un’ottima mozzarella ^_^ La Toscana con le sue fiorentine, i vini ed i formaggi. L’Umbria con l’olio ed il tartufo. Le Marche stesse, mia amatissima Regione, sono ben rappresentate anche in cucina. I tortelli di zucca nel ferrarese e mantovano, i tortellin emiliani, le cotolette alla milanese, la pizza napoletana. 

Mangiare il cibo locale
Croque Monsieur

E poi la mia amata Africa. Malindi con il pollo fritto o grigliato, le chapati, i samosa, l’Ugali che è una polenta a base di mais che può essere accompagnata da carne o pesce.  Il latte di cocco o il platano fritto, le spezie, il pesce che come diceva mia madre la notte prima dormiva ancora in mare aperto, la frutta fresca e le verdure. Di pollo al cocco quante ne ho mangiato. Provammo anche il vino di cocco e nonostante fossimo preparate il risultato non cambia, è davvero forte e se si esagera ubriaca. 

Chapati per colazione a Malindi
Chapati per colazione a Malindi

Viaggiare e sentirsi cittadini del Mondo vuol dire anche approfondire la conoscenza del dove ci troviamo e questo possiamo farlo anche attraverso un piccolo gesto: mangiare. 

La prossima volta che partirete, non pensate al Mc Donald’s perché più economico, ci sono piatti locali che costano pochi centesimi, non pensate al ristorante italiano nel bel mezzo del nulla, non pensate alla pizza non sapranno mai farla come la volete voi piuttosto pensate a quanto possa esser bello e appagante scoprire quel luogo, quel popolo e quella cultura attraverso i suoi piatti tipici. Chi di voi segue il mio profilo instagram o legge gli articoli del mio blog sa che parlo spesso di cucina, di ristoranti con foto e descrizione di quel che ho assaggiato, è un modo anche quello per condividere la mia esperienza e per farvi conoscere il paese che sto visitando in quel momento. Non sempre si tratta di solo fotografia al cibo come molti pensano!

Ricordate: Mangiare il cibo locale è scoperta, è viaggio nel viaggio

Vi auguro buon viaggio e buona scoperta, vedrete che troverete dei piatti che diventeranno i vostri preferiti. 

Mangiare il cibo locale
Mangiare il cibo locale

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