Porto San Giorgio il mio piccolo paese

Oggi vi parlerò di Porto San Giorgio il mio piccolo paese, nata e cresciuta qui e anche se spesso ci si lamenta di come stia cambiando non me ne andrei mai da questo angolo di paradiso tra mare e colline nella zona sud della Regione Marche nella provincia di Fermo. Vi invito a leggere questo articolo di Porto San Giorgio e soprattutto vi invito a visitare questo paese, qui potrete gustare prelibatezze gastronomiche, fare una bella nuotata e godere della bellezza del centro storico. Con l’articolo Chi sono? ho cercato di farmi conoscere un po’ con questo invece potrete scoprire il mio paese grazie a questo lavoro che avevo prodotto come tesina per l’esame di terzo superiore, dovete tener conto che in teoria potevo essere una guida turistica oggi ^_^

Porto San Giorgio è l’antico porto di Fermo. Nel turismo balneare marchigiano, ha una sua spiccata fisionomia, fatta di tradizioni nobili, perché la spiaggia ha sempre avuto connotati di mondanità elevata. La presenza di un lungo litorale sabbioso e di eventi sportivi e culturali ha qualificato a lungo e ancora oggi questa cittadina. Si sviluppa di collina in collina e si trova a 5 metri di altezza dal livello del mare. Per arrivare a Porto S. Giorgio scegliendo come mezzo l’auto l’uscita autostradale è quella di Porto S. Giorgio-Fermo; scegliendo il treno la stazione ferroviaria è quella di Porto S. Giorgio; scegliendo infine la barca c’è il porto da diporto e peschereccio con più di 900 posti barca. Porto San Giorgio dista 70 km da Ascoli Piceno mentre ne bastano 10 per visitare Fermo. L’aeroporto più vicino è quello di Ancona. 

Questo paese è, da anni, Bandiera Blu Europea per la bellezza delle acque cristalline.  

Porto San Giorgio
Porto San Giorgio

La storia di Porto San Giorgio 

La città di Porto San Giorgio è ricordata da Plinio come Castellum Firmanorum, ed è legata allo sviluppo del porto di Fermo, di cui per secoli ha costituito il naturale sbocco sul mare. L’antico navale romano era probabilmente più a sud, alla foce del Ete Vivo, dove sono stati rinvenuti dei resti di anfore olearie e granarie. Il vecchio quartiere di Porto San Giorgio conserva il nome di “Castello”. Indicato come Castel San Giorgio nelle documentazioni medievali, nel 1266 il Comune di Fermo “prendeva in affitto la giurisdizione sul castello e sul porto di San Giorgio” dietro il pagamento di un canone annuo corrisposto al locale Capitolo dei Canonici. Il trattato che pose fine ai contrasti tra Fermo e Venezia (del 1260) ne determinò lo sviluppo mercantile e Lorenzo Tiepolo, podestà di Fermo e poi doge di Venezia, promosse la politica marittima, trascurata in quegli ultimi tempi: potenziò le attrezzature portuali, trasformando lo scalo del vicus San Giorgio in un porto efficiente ed attrezzato. Militarizzò il territorio con la costruzione di roccheforti; è di questo periodo infatti la costruzione della ROCCA TIEPOLO. Gli archi ogivali eretti a protezione del porto sono datati al XIV sec. Nel XVII secolo si sviluppò, fuori dal perimetro delle mura, il Borgo Marinaro e all’epoca risale l’edificazione della Chiesa del Suffragio con interno barocco e una bella tela del Trevisani, la Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa del Crocifisso e quella del Santissimo Rosario.

Inizialmente l’attività peschereccia rimaneva nell’ambito di un’economia marginale, poiché soddisfaceva il solo fabbisogno locale. Solo alla fine del XVII secolo grazie all’utilizzo della più agevole imbarcazione, la paranza, iniziò ad aversi un’effettiva specializzazione peschereccia. L’autonomia da Fermo divenne effettiva quando, con la ricostruzione del Regno d’Italia, le Province marchigiane furono tolte allo Stato Pontificio.

Porto San Giorgio divenne Comune autonomo definendo il suo ambito territoriale. Già dalla metà del XIX secolo sorsero il Teatro Comunale e la nuova Chiesa di San Giorgio, di notevoli dimensioni e divisa in tre navate su colonne binate e che ospita la copia del Polittico di Carlo Crivelli mentre all’esterno il Gruppo marmoreo della Fontana della Democrazia.

Determinante per lo sviluppo del Borgo fu la costruzione della ferrovia inaugurata nel 1863 e la via che collega questa al vecchio incasato del Rione Castello che divenne poi la strada principale della città. Alla fine del XIX secolo sorse oltre la ferrovia il quartiere Marina, che con le sue piazze, giardini e villini stile liberty, affacciate sul lungomare, hanno contribuito a fare del turismo una delle principali risorse. Il Governo, con un decreto del 1927, inserì Porto San Giorgio fra le più rinomate Stazioni di Cura e Soggiorno. Attualmente la cittadina offre la possibilità di rilassarsi con tranquille passeggiate per scoprire gli scorci panoramici più suggestivi ed ammirare le “antiche memorie” tra cui va menzionata la Villa Bonaparte con l’annesso parco e giardino, la quadrilatera Rocca Tiepolo e il suo alto Mastio.  

Chiesa di San Giorgio
Chiesa di San Giorgio
Rocca Tiepolo
Rocca Tiepolo
Porto San Giorgio
Porto San Giorgio
Luna Park
Porto San Giorgio

Manifestazioni ed attività

In estate, la sera, vi aspettano numerosi spettacoli che animano le vie della città: concerti, una ricca rassegna di cinema all’aperto, rappresentazioni teatrali e feste tipiche come la conosciutissima Festa del Mare con Padella Gigante dell’Adriatico e la Festa delle Pro Loco il primo week-end di Luglio. Nella zona del porto turistico nei mesi di Luglio e Agosto potrete trovare il Luna Park. 

Per gli appassionati dello shopping e dell’arte, le vie del centro e del Borgo Antico offrono la possibilità di acquisti interessanti fra le numerose bancarelle dei mercatini artigianali e dell’Antico. 

Un tempo, durante il periodo di Pasqua, la città si veste di costumi antichi e per le vie del centro si ridanno vita a sfilate e a momenti di vita quotidiana per ricordare la Festa del Patrono. In questi giorni, Porto San Giorgio rivive le atmosfere di paura e terrore prima che, il Cavalier San Giorgio liberasse questo paese dal Drago. Sfilate, mercatini, fiere e battaglie caratterizzano questa festa, che come tutti gli anni, offre alle persone presenti un mare di emozioni. I giocolieri, la banda, i marinai che sfilano per le vie del Borgo Marino, il Cavaliere che combatte contro il Drago fanno si che questa festa sia ogni anno sempre più apprezzata dal pubblico che è sempre più numeroso. Un’altra manifestazione storico-culturale che si svolge d’estate a Porto San Giorgio è la Festa del Doge. Da Venezia, ogni anno, partono numerosissime barche in stile d’epoca che percorrono tutta la Costa dell’Adriatico per giungere fino al porto di San Giorgio per poi permettere al Doge di arrivare a Fermo. Questa manifestazione si svolge per ricordare che un tempo era la figura del Doge a regnare su questi territori. Musiche, sfilate, ballate e un grandissimo spettacolo pirotecnico, richiamano la folla che accorre sempre numerosissima a queste manifestazioni che coinvolgono tutti, grandi e bambini. Il Doge percorre tutte le vie del centro per poi recarsi a Fermo. Durante questo breve periodo tutti coloro che aderiscono a quest’iniziativa, possono ammirare la maestosità e la bellezza delle vesti di coloro che sfilano nel corteo che segue il Doge.

Il porto
Porto San Giorgio

La Gastronomia

La Gastronomia, nelle Marche terra tipicamente agricola e marinara, è sempre esistita come una “cucina povera”, ma genuina e gustosa, nella quale però poco posto trovano i dolci. L’unico dolce tipico sangiorgese è “Ficu-ficusu”, viene preparato principalmente per le festività natalizie ma può trovarsi nelle cucine in qualsiasi periodo dell’anno. Un altro tipo di dolce tipico sono le sfrappe, questi dolci si posso trovare durante il periodo di Carnevale insieme alle frittelle. Una pietanza tipica di questa città è il “Brodetto Sangiorgese”, che un tempo veniva fatto con la “muccigna”, ovvero le rimanenze delle vendite dei pescatori che avvenivano per le vie del centro. Questo pesce di scarto o di avanzo, unito a del sugo di pomodoro, costituiva il pranzo dei pescatori o dei più poveri. Per quanto riguarda il settore dei salumi e formaggi i più conosciuti e i più richiesti sono: pecorino, casciotta, ciauscolo, salsicce, prosciutti e carni di tutti i tipi servite a seconda del piatto. Nel campo vinicolo, San Giorgio offre vini tipicamente marchigiani dal bianco al rosso: Passerina, Pecorino, Rosso Piceno per accompagnare il pesce o la carne.

Porto San Giorgio
Porto San Giorgio

Storie e Leggende

Tra le vie più antiche del Borgo Castello, le persone anziane narrano la storia di due leggende legate alla cittadina. Una di esse è quella della Tromba Marina. Un’anziana donna inizia a parlare dicendo che quel giorno l’oscurità copriva il paese ancora in gran parte addormentato. Era stato un vento maledetto a dare la sveglia alle famiglie dei marinai. Un vento che conoscevano bene e che temevano molto. Lungo le strade molte donne correvano in direzione della spiaggia, incuranti del freddo, raggiunsero la battigia, scrutando l’orizzonte. Ognuna accanto al posto lasciato libero dall’imbarcazione del figlio o dello sposo. Erano partiti presto gli uomini, molto prima dell’alba. Le lancette e le paranze avevano preso il largo. Doveva essere una giornata normale di fatica e di lavoro ma il mare all’improvviso iniziò a gonfiarsi e i cavalloni a farsi pericolosi. I pescatori conoscevano bene la malvagità di quel vento, lo chiamavano lo “Scione”, la Tromba Marina. Le donne inginocchiatesi sulla spiaggia, invocavano il santo protettore, San Giorgio, dicendo: “San Gnorgjo miu vèllu, caru, sarva lu maritu miu, che sta lo mmaro; lìbberamelu da lu schigghiò”. Gli uomini oramai fradici, le pronunciavano anche loro delle preghiere intenti a governar il timone e buttar fuori l’acqua penetrata nello scafo. Nello Sciò vedevano, non solo la brutalità della natura, ma anche una forza magica e arcaica. La tromba marina si diceva che fosse formata dalle anime dei cari defunti. Quelle anime scontente volevano vendicarsi dei torti subiti dai marinai. Passata la tromba d’aria, la tempesta si placava, il mare tornava tranquillo. I pescatori esausti potevano attraccare, riabbracciando i propri cari. Non sempre però la fortuna sorrideva a tutti. A volte capitava che qualche donna non avrebbe ricevuto più alcun abbraccio. Il mare aveva preteso la sua vittima.

La seconda narra la storia di un Drago che abitava sulla collina del Castello e infastidiva i contadini, pretendeva delle giovani fanciulle come vittime. Un giorno l’intero paese, stanco di subire i soprusi del Drago, chiamarono nella cittadina un giovane e coraggioso Cavaliere che si chiamava Giorgio, che dopo una lunga e estenuante lotta con l’orribile animale, riuscì ad ucciderlo liberando così il paese dal Drago. In ricordo di questo giovane Cavaliere, il paese prese il nome di San Giorgio. Con la nascita del porto peschereccio, si aggiunse al nome antico la parola “Porto”.

Il porto
Porto San Giorgio

Ospitalità sangiorgese

Porto San Giorgio offre una grande possibilità di scelta per quanto concerne le strutture ricettive. Il modello organizzativo più utilizzato negli hotel del paese è quello famigliare. Le categorie di questi alberghi vanno dalle 2 alle 4 stelle alcuni aperti tutto l’anno altri solo per la stagione estiva. Per le strutture extra-alberghiere, l’unico campeggio, presente a Porto San Giorgio, è la Capannina.

Piazza Mentana
Piazza Mentana

Mi rendo conto che ho molte più foto del mare che del centro di Porto San Giorgio, dei suoi monumenti o chiese, infatti ho utilizzato foto della nevicata del 2012 perchè il mio bel paese era uno spettacolo unico e raro con la neve.

L’unica cosa che vi rimane da fare ora è di venire a visitare di persona questo splendido paese  che racchiude in se tutte le bellezze della Regione Marche!!!!