La musica in viaggio

La musica in viaggio è un titolo particolare che nasce da un post che ho letto ieri in uno dei vari gruppi di viaggi e viaggiatori che seguo su Facebook. Nel post la moderatrice chiedeva: “Che tipo di musica accompagna i vostri viaggi?” Si è accesa una scintilla nella mie testolina e ho pensato di condividere con voi la mia musica o meglio aneddoti di viaggi con la colonna sonora in sottofondo, che viaggio sarebbe senza musica?

ballando con le bimbe
ballando con le bimbe grazie al loro super stereo con cassa

Partiamo dai primi ricordi che ho legati al La musica in viaggio. La mia famiglia, mio padre e mia madre e la piccola Bea, a bordo della nostra Ritmo prima e della Fiat Tipo poi, abbiamo viaggiato tantissimo e come ogni classica famiglia italiana ci si preparava alle ore di auto da affrontare. L’addetto alla merenda se ti viene fame, l’addetto alle cassette (erano gli anni ’80 e ’90 e i cd non c’erano ancora), l’addetto alla sistemazione delle valigie in macchina e di nuovo l’addetto allo studio della piantina della rete autostradale e non, in due parole:  mio padre. Era lui l’unico a gestire tutto, la programmazione, la scelta del percorso, l’orario di partenza e la musica, la cosa per cui gli sarò sempre grata. Con loro in macchina ho conosciuto gli artisti italiani che ancora oggi ascolto: De André, De Gregori, Battisti, Renato Zero, Adriano Celentano (del quale magari avrei fatto anche a meno), Minghi, Mia e Loredana Bertè, Baglioni, Finardi, Dallà, Morandi, i giovani Eros, Biagio e Laura Pausini. Ricordo tantissime canzoni di quel periodo e sono tutte legate a momenti bellissimi. C’era anche la famosa bic che serviva per riavvolgere il nastro se qualcosa andava storto. 

Concerto di Laura Pausini 2012

La presenza di musica internazionale c’era ma non era esagerata con i miei genitori, cosa che invece cambiò radicalmente dai campo scuola e dalle gite scolastiche in poi. Lì mio padre andò in confusione credo. Fu il periodo dei poster alle pareti della cameretta con i Queen, il caro Bob Marley e i Doors, i 5ive, i Back Street Boys, le Spice Girls, i Linkin Park, dei Negrita, dei Nirvana, dei Blik 182, Guns N Roses, i Green Day, i Blue ed i Lunapop il periodo delle canzoni cantate a squarciagola come se urlare al mondo “extraterrestre portami via” fosse stato poco negli anni precedenti a tutto ciò. Devo ammettere che inserii tra le mie scelte musicali anche Vasco Rossi, Ligabue ed un giovane pischello che per me sarebbe diventato l’ultimo dei romantici: Jovanotti.

I ricordi più belli di quel periodo sono legati alle serate con gli amici al campo scuola con la musica in sottofondo di qualche mangiacassette con la cassa a tutto volume o a qualcuno che con la chitarra che intonava qualcosa. Serate passate a guardare le stelle, a sognare il nostro futuro rifiutandoci di diventar grandi. Delle gite scolastiche dalle elementari alle medie invece ricordo che si cantava fino allo sfinimento in pullman con i prof che non potevano più di sentirci. 

mia madre
ingannare l’attesa del volo con la musica – mia madre

La svolta decisiva arrivò con le superiori, lettore cd portatile, cuffiette mignon e tanta tanta musica nuova da scoprire. Fu il periodo dove “passeggiando per le rue de Paris cantavamo Vivere di Vasco Rossi“. Oppure il periodo di Ricky Martin con i suoi ritmi calienti, di Avril Lavigne, di Jennifer Lopez o Nelly Furtado o Natalie Imbruglia e Shakira, dei Coldplay e Cremonini solista, insomma spaziavo davvero tanto tra i generi. Fortunatamente mio padre a casa continuava con la musica italiana così da non perdere mai la connessione tra noi. Del periodo delle superiori ricordo le tante ore di pullman o treno nelle quali dormivo come un sasso e perciò rispetto alle altre le pile nel mio lettore erano ancora immacolate e in hotel si ascoltava la musica grazie a me. Veronica scusami ancora oggi con le tue care orecchie per tutto quello che hanno ascoltato in quegli anni, le campane di Notre Dame erano più intonate di me. 

Zanzibar 2012 – Shakira

Lasciato il periodo adolescenziale iniziò il periodo dei viaggi con mia madre, quelli dove potevo scegliere qualsiasi colonna sonora tanto a lei piaceva tutto. La musica in viaggio di quel periodo la ricordo poco nello specifico, ci piacevano tanti generi e tanti artisti. Ricordo però le stonate assurde ed il suo periodo di Arisa, ancora oggi mi chiedo come fosse arrivata alle orecchie di mia madre e soprattutto perché si emozionava così tanto quando sentiva una delle sue canzoni. 

Devo ammettere che uno degli spettacoli più belli legati alla musica di questi ultimi anni me lo ha regalato Roma a novembre, i Fori Imperiali di notte con un artista di strada che suonava in sottofondo, un’esperienza magica.

Roma by night

Un altro aneddoto curioso che molte persone notano salendo in macchina con me è la quantità assurda di cd, ho un sacchetto stracolmo che sposto in caso di viaggio se non si va con la mia auto. Questo sacchetto è un pezzo di me: Ligabue, Jovanotti, Laura Pausini, Cremonini, i Modà, Tiziano Ferro, Nek, Renga, Eros, The Giornalisti, Ultimo, Mengoni, Ed Sheeran cerco di concentrare i miei gusti con artisti italiani che non mi annoieranno mai. Le app poi fanno il resto, play list infinite con il giusto mix di musica da viaggio così da poter variare la colonna sonora in base alla destinazione o al tempo necessario per raggiungere la meta. 

Purtroppo per chi sale in macchina con me è incluso il servizio “stura timpani” ma che ci posso fare, se sento una canzone che mi piace le parole escono da sole ed è bello delle volte condividere il percorso con chi canta insieme a me, la mia auto negli anni ha collezionato stonate e non, ma per me è sempre bello.

Nel 2012 ero in Kenya e la bambina che vedete è Sharon con le cuffiette del mio vecchio mp3, sentiva la musica uscire da quelle due “palline bianche” e non riusciva a crederci. Di quel periodo ho anche dei video dove i bambini delle scuole o dei villaggi cantavano “Karibuni” per ringraziarci della visita. 

La musica in viaggio
Sharon – Kenya 2012

Perciò arrivando ad una degna conclusione di questo articolo La musica in viaggio direi che ognuno di noi ha la propria, le canzoni che ci riportano bambini o quelle che ci tengono leggeri e spensierati, l’artista che ci scalda il cuore o un brano che ci ricorda un momento o un luogo. La musica in viaggio però non deve mai mancare perchè è la compagna perfetta insieme ad un buon libro. 

Ora se vi va potete lasciare un commento per farmi conoscere le vostre play list da viaggio.

Se invece avete voglia di leggere un altro articolo del mio blog vi consiglio La valigia perfetta