La leggenda della Madonna del Sasso nella chiesa di Sant’Agostino a Lucca

La chiesa di Sant’Agostino venne costruita nel XIV secolo sulla preesitente chiesa di San Salvatore in muro; così fu chiamata perché sorta nell’XI secolo, a ridosso delle antiche mura romane di Lucca.

Questa chiesa è interessante per vari motivi. Uno di questi è che venne costruita dove si trovava l’antico teatro romano e ancora oggi, alla base del campanile, è possibile vedere i resti di questa struttura: due ambienti con volte a botte e delle scalette che portavano ai piani superiori del parascenio.  

La chiesa di Sant’Agostino però è famosa anche per un altro motivo: al suo interno si trova una botola collegata direttamente con l’inferno! 

La leggenda della Madonna del SassoLa leggenda nasce da un venerato affresco della Vergine col bambino che si trova all’interno della chiesa.

Nel 1369 Nicolao di Simone Boccella, membro di una famiglia lucchese, per proteggere questa sacra immagine fece costruire una cappella (oggi chiamata della Madonna del Sasso) sul lato meridionale della nuova chiesa. 

Secondo la leggenda un soldato scommise una grossa somma di denaro invocando l’aiuto della Madonna. Perse purtroppo questa scommessa e così tutti i suoi denari.

Disperato e incollerito, entrò nella cappella e tirò un sasso contro il venerato affresco della Madonna, colpendo la spalla della Vergine dalla quale iniziò ad uscire sangue.

Subito sotto i piedi del soldato sacrilego si aprì una botola. Il soldato iniziò a scivolare lentamente dentro la botola; non si pentì comunque del suo gesto e sprofondò allora dentro completamente finendo direttamente all’inferno.

Molti altri racconti sono nati intorno a questa leggenda: secondo alcuni i monaci provarono a calarvi dentro delle funi e una volta ritirate in superficie erano bruciate sul fondo; secondo altri Madonna spostò il bambino sull’altro braccio per proteggerlo dal gesto del soldato ed infine si dice che nella chiesa si possa sentire odore di zolfo proveniente dagli inferi. 

Oggi visitando la cappella della Madonna del Sasso è ancora possibile vedere la botola coperta da una lastra di ferro.

La cappella è decorata con due affreschi di Giacinto Geminiani (1657) che raffigurano “Cristo risorto che indica l’antica immagine della Madonna” (su cui possiamo vedere la rappresentazione del palazzo che si trova in via San Giorgio a Lucca, con le decorazioni a mascheroni e appartenuto proprio alla famiglia Boccella), sulla destra troviamo la “Punizione del soldato sacrilego che sta sprofondando nella botola”, mentre sull’altare possiamo ammirare la sacra immagine della Vergine col bambino che porta sulla spalla il segno lasciato dal sasso lanciato dal soldato.

 

Oggi sopra la botola è posta una lapide con questa iscrizione:

PROLUAT UT CULPAM DAT VIRGO

SANGUINIS UNDAM

AT CADIT IGNORANS IMPIUS

ESSE PIAM

che può essere tradotta così: “per lavare la colpa, la Vergine emette il flusso di sangue, ma l’empio cade ignorando che lei è clemente”, quindi la Madonna avrebbe avuto clemenza se solo il soldato si fosse pentito de suo gesto!