2 jours à Paris

Quando Zingarate ha chiesto ai blogger di scrivere un post sulle cose da fare in due giorni nelle loro città non ho potuto fare a meno di pensare a lui. Il film.

Vi ricordate “2 giorni a Parigi”? Lei francese, lui americano. Vivono a New York e sono di passaggio a Parigi. Per 2 giorni. Lui conosce la famiglia di lei e soprattutto gli ex di lei. Noi ri-conosciamo le manie dei parigini, i taboo degli americani, quella pazzerella della natura umana e ci ridiamo su. Se non lo avete mai visto vi consiglio di cliccare qui http://www.2daysinparisthefilm.com/ e poi in alto a destra sul trailer del film. Non mi dite che non vi è venuta voglia di cercare il DVD o farvi un giretto su youtube…

Scusate l’excursus, ma è veramente un gioiellino di commedia.

Torniamo a noi. Che fare due giorni a Parigi senza ex né suoceri sessantottini da scoprire?

Io comincerei tagliando sui tempi e sconsigliandovi di arrivare con Ryanair. Lo so, è praticamente impossibile trovare voli meno cari, ma ricordatevi che Ryan vola su Beauvais, a 60 km dalla città, e che l’unico mezzo di trasporto per arrivare in centro è l’autobus che impiega un’ora e mezza per arrivare a Porte Maillot (domanda: avete controllato quanto è distante Porte Maillot dal vostro albergo?) e poi riparte tre ore prima del decollo. Il mio aeroporto preferito resta Orly, a 20 minuti e 7€ in autobus da Parigi, con arrivo a Denfert.

E poi? Una volta arrivati? In due giorni, diciamocelo, è impossibile vedere tutto. Se correte dietro al Louvre, alla Tour Eiffel, all’Orsay, a Monmartre e al Moulin Rouge. Se volete vedere l’arco di trionfo, gli Champs Elysées, les Invalides e pure la tomba di Napoleone, la Senna, il Marais, la terra dove sorgeva la Bastiglia e dove ora non resta che una colonna. Se non volete perdervi Notre Dame e la Conciergierie e il quartiere latino e magari volete anche fare un salto a Versailles oppure alla Défense passando per Place Vedome e l’Opéra… A quoi bon partir en vacances? Per dirla con Dante: ma cchi vve lo fa ffa?

Io ho un’idea migliore. Non fate i turisti. Fate i parigini. Bando alla guida. Bando alle scarpe da ginnastica. In valigia mettete i tacchi, sentitevi belle e cittadine. Uomini anche voi, belli e cittadini.

E poi fermatevi a un caffè, restate seduti, guardate la gente, ordinate champagne, restate ancora un po’. Compratevi un giornale. Andate al cinema. Cercate una serata a teatro. Capitate per caso in una brasserie di quartiere. Scegliete al massimo una mostra. Per esempio Tim Burton alla Cinémathèque. E poi lasciatevi trasportare dal vento. Camminate, sulla Senna, nelle strade, prendete un Velib. Se vi sentite alternativi diventate “bobò” sul Canale St. Martin, a Bastille, a République o a Oberkampf. Se vi sentite chic regalatevi uno shopping, vero o immaginario che sia, a Faubourg St. Honoré. Usate bene i soldi spesi per la vostra camera d’albergo. Dormite, coccolatevi. Scendete a comprare un pain au chocolat nella boulangerie di sotto. Apprezzate la pioggia, gioite del sole. Respirate Parigi.

Così, rientrando, sarete meno stanchi e un po’ più Parisiens. E avrete voglia di tornare, per vedere Parigi sotto una luce ogni volta diversa.

Ludovica Maggi

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