Il metrò, il turista e il parigino

Sarà perché ha ben 14 linee, sarà perché è piuttosto efficiente, sarà perché non c’è modo migliore per visitare Parigi quando non la si conosce bene, ma il metrò parigino rimane impresso nella mente e nei cuori di molti turisti. Ci sono stazioni con decorazioni assurde e altre che sembrano opere d’arte, per cui anche solo attraversarle su un treno in corsa dà la sensazione di star visitando qualcosa di rilevante nella capitale francese.

I primi tempi che ho passato in questa città, prendevo il metrò quasi sempre. Per spostamenti anche molto brevi. Avrei sicuramente impiegato meno tempo a piedi, alcune volte, ma come non resistere alla tentazione di affidarsi alla precisione della mappa affissa in ogni stazione e disponibile ad ogni sportello in versione tascabile?

Poi col tempo mi sono resa conto che la scala della mappa è ingannevole e che le distanze tra una stazione e l’altra sono variabili. Così ho cominciato a girare i quartieri a piedi, o in bus, un ottimo modo per rendersi conto del tragitto necessario a raggiungere amici o posti di lavoro e imparare a conoscere davvero la città, come cambia faccia gradualmente o brutalmente da un quartiere a un altro.

Ecco, la metropolitana in fondo è anche lei una specie di città, di mondo parallelo. A Parigi è una vera ragnatela, tutta snodi e zig zag. Percorri con gli occhi la cartina e ti immagini mentalmente il percorso del tuo metrò, quello che prendi più spesso. Una delle stazioni più vicine a casa mia è Stalingrad, sulla linea due, detta anche blu, una di quelle che attraversa Parigi in orizzontale, più o meno. All’inizio prendere questa linea mi piaceva un sacco: è quella del metrò aereo, che cioè ad un certo punto esce da sotto terra, all’altezza di Barbès: ecco che dal torpore illuminato al neon dei corridoi sotterranei ti arriva una sveglia salutare fatta di luce naturale, traffico, brulichio di persone, insegna gigante a quadrettoni bianchi e rosa dei grandi magazzini Tati, da un lato, e facciata neo-egiziana in via di restauro del cinema Louxor degli anni Venti, dall’altro. E tutto questo spettacolo è finalmente sotto di te e non sopra!

Il metrò a Parigi ha un ruolo di primo piano nella storia personale di ogni abitante. Come scrive Marc Augé nel libro Un etnologo nel metrò, il mezzo di trasporto per eccellenza di Parigi è un suscita-ricordi, dato che a molte stazioni sono legate situazioni passate (una casa precedente, un lavoro…). Ci si può anche sentire molto soli nel metrò, in mezzo alla corsa quotidiana dei parigini silenziosi, e si possono osservare le situazioni più disparate: c’è chi urla, chi piange, chi parla in una lingua che proprio non capisci che lingua possa essere, chi disturba, chi ruba (chi non è stato derubato del portafoglio almeno una volta in vita sua nel metrò parigino?!), chi legge romanzi e chi chiede l’elemosima.

A volte non ne posso più del metrò, della sua luce artificiale, dello stare pigiati, del suo rumore e del suo odore particolari, che ti aspettano inesorabilmente, del suo potere nefasto sui capelli puliti etc etc. Ma vallo a dire a mio figlio, che appena esce dalla stazione si volta disperato sbracciandosi: “treno! treeenooo!!!”.

4 Risposte a “Il metrò, il turista e il parigino”

  1. La cosa che più mi ha colpito della metro di parigi (canale di scolo con fluidi gialli a parte)sono le enormi distanze da coprire sotto terra e quasi la casualità come sono state collocate le uscite! Chatelet per esempio…
    Sono d’accordoche alcune stazioni sono davvero bellissime (louvre) l’unica cosa è che le stazioni sono davvero zozze!

  2. Ciao,
    presto verrò a Parigi, oltre a me ed alla mia compagna una bimba di 2 anni, abbiamo trovato un piccolo appartamentino vicino alla stazione di Stalingrad (Quai de la Sein), visto che “sei del posto” me lo consigli come zona, sicurezza, servizi, etc ?

    grazie e complimenti per il sito
    Francesco

    1. Ciao,
      che bellezza, un appartamento sul quai de Seine! è una delle mie passeggiate preferite, è calmo perché al posto della strada c’è il canale, ci sono aree gioco per bambini…è bello…perfetto per voi! quanto a sicurezza, Stalingrad è un quartiere popolare, quindi occhio comunque quando prendete il metrò a non far penzolare la macchina fotografica ultimo modello…a parte questo, non ci sono problemi particolari e a Parigi si gira tranquilli anche la notte. Buona vacanza!

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