Parigi…in affitto

Ma quanto costa vivere a Parigi? Alla domanda di Federico vorrei poter rispondere: “dipende”, e non mentirei, perché, in effetti, tutto dipende.  Da diversi fattori:

L’arrondissement: a Parigi ce ne sono venti.  I più centrali sono ovviamente i più cari: vi parlo dell’1 e 2 (zona Louvre e dintorni), del 3 e del 4 (Marais), del 5 e 6 (Notre Dame, St. Germain, fino a Montparnasse), del 7 (Invalides), dell’8 (Champs Elysées). E poi del 16, situato a sud-ovest verso la Tour Eiffel, ma molto elegante e residenziale.  I più periferici, e popolari, sono più abbordabili. 19 e 20 sono forse in media i meno costosi, vista la distanza dal centro e la minore densità della rete di trasporti pubblici. Poi, naturalmente, si può uscire da Parigi. Ma anche i prezzi della banlieue variano, in base alla distanza, alla presenza di mezzi pubblici nelle vicinanze e alla reputazione del comune.

Il numero di stanze: gli studio (da pronunciare sempre con il famoso accento sulla o) sono composti da un solo spazio, dove letto, cucina e tavolo da lavoro si ritrovano tutti insieme appassionatamente. Sono gli alloggi più economici in assoluto, ma i più cari in termini relativi: il prezzo al metro quadro si rivela spesso più alto che in appartamenti con stanza da letto separata.

Lo stato dell’immobile: in teoria un palazzo e/o un appartamento, diciamo “rinnovato per l’ultima volta qualche decennio fa”, dovrebbe far sperare in un affitto moderato. Ma solo in teoria. La maggior parte dei palazzi parigini sono vecchi e in cattivo stato, e non sono pochi gli appartamenti che nascondono un topolino…

La presenza o meno di ascensore e bagno. Vi farà ridere, ma l’ascensore e il bagno possono essere un lusso. Le vecchie camere delle governanti (les chambres de bonne) nei sottotetti dei palazzi più eleganti sono spesso al settimo piano, senza ascensore e senza bagno. Box doccia di fortuna montato all’interno e water comune sul corridoio. Il famoso wc sur le pallier. Giuro, ho letto un annuncio che diceva: wc sur le pallier e piscina nelle vicinanze. A buon intenditore… Due piccole chicche sui bagni parigini, già che ci sono: 1) se cercate il bidet, non c’è, 2) se cercate il lavandino e la doccia, sono sicuramente accanto. Sì perché il wc è il più delle volte un vero e proprio gabinetto, piccolo, cieco e separato dalla più nobile salle d’eau, luogo in cui si può fare toletta e dimenticando le basse necessità corporali.

La presenza o meno di un mediatore: le agenzie si sa, sono care. Qui prendono un mese di affitto e ne domandano tre di anticipo come cauzione. Se prendete un appartamento da ammobiliare, vi tocca pure aggiunger lo scontrino di Ikea. Risultato: sbaracare a Parigi può costarvi facilmente qualche migliaio di euro!

La dimensione dell’appartamento: scoprirete presto che 50 metri quadrati a Parigi sono un castello. Gli studenti vivono in media in tane la cui superficie va dai 10 ai 20, i single con un buon lavoro se ne concedono 25-35, le coppie arrivano in genere a 40-45. Andare oltre i 50 in un bel quartiere centrale (6,7,8,16, per esmpio) può voler dire veder uscire ogni mese dal proprio conto somme non lontane dai tremila euro…

La presenza o meno di coinquilini: se cercate solo una stanza potrete trovarla a prezzi compresi tra i 400 e i 600 euro chez l’habitant (uso di bagno e cucina in comune con il proprietario) o in coloc (appartamento condiviso).

Ecco che cosa si nasconde dietro le forti oscillazioni dei prezzi degli affitti che constaterete, come ha fatto Federico, sui siti di annunci. 18 metri quadrati in Place de la Madeleine possono costare 800 euro al mese, 35+garage a Denfert Rochereau circa 1000, 28 ben divisi (bagno, cucinino separato, saloncino, camera da letto) verso Nation 1200. Direi per concludere che prezzi inferiori ai 700 per i monolocali e ai 1000 per i bilocali preannunciano sorprese poco accoglienti.

Vi ricordo anche di armarvi di pazienza. 1) Trovare quello che vi piace a un prezzo che vi piace non è semplice, 2) La privacy nelle visite agli appartamenti è a dir poco facoltativa: spesso vi renderete conto di aver trovato il luogo dell’appuntamento perché di fronte alla porta c’è già una mezza dozzina di persone che aspetta, e che, naturalmente, salirà con voi a fare il sopralluogo, 3) I proprietari francesi richiedono un dossier che dimostri che guadagnate almeno tre volte il prezzo dell’affitto e che avete un conto in banca in Francia o un garante con conto in banca in Francia. Il conto di mamma e papà al di là delle alpi non li rassicura nemmeno un po’. 4) Per aprire un conto in banca in Francia dovrete dimostrare di avere un alloggio.

Ciò detto, la mia personale risposta a “quanto costa vivere a Parigi?” è : troppo.

Ma vi lascio fare un giro sui siti più gettonati per farvi la vostra idea: http://immo.trovit.fr/ , http://www.leboncoin.fr/,  http://www.annoncesjaunes.fr/immobilier/, http://www.seloger.com/, http://www.logic-immo.com/, http://www.pap.fr/

Ludovica Maggi

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