La filosofia del festival, arrivato alla sua terza edizione, è quella dell’accesso di tutti alla cultura e di un accesso ludico, o perlomeno rilassante. Al 104, per esempio, viene allestito uno Square des bibliothèques, dove i bibliotecari accolgono il pubblico tra poltrone, sedie a sdraio, panchine da giardino, spazio di conversazione…uno spazio invitante, insomma, dove poter scoprire novità letterarie, romanzi, poesia…
Oltre ai tre luoghi centrali che sono il 104 (vedi post http://www.zingarate.com/network/parigi/?s=104 ), la Gaîté Lyrique (vedi http://www.zingarate.com/network/parigi/?s=gaite+lyrique ) e il Point Éphémère, il festival vedrà la partecipzione di biblioteche e librerie e quest’anno riserva ampio spazio agli scrittori che “si preoccupano del mondo” da punti di vista diversi: il lavoro, l’economia, la politica, l’ecologia, la guerra…
Tre scrittori, in particolare, si metteranno a lavoro per tutta la durata del festival in tre luoghi altamente rappresentativi della capitale: la stazione ferroviaria Gare du Nord (Joy Sorman), il centro commerciale della Défense (François Bon) e un caffè di quartiere (Robert McLiam Wilson). La loro attività e la loro scrittura sarà ripresa in diretta e diffusa, accompagnata da un’installazione artistica, alla Gaîté Lyrique.
Per conoscere il programma del festival nei dettagli, vi rimando al sito ufficiale, dove troverete indirizzi e orari: www.parisentouteslettres.fr
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