Mobilitiamoci per M.Chat!

Quanti street artist ci sono o magari passano a Parigi? Impossibile contarli sulle dita di una mano ma tra gli innumerevoli artisti ce n’è uno famoso che forse però avrebbe preferito finire sui giornali per i suoi graffiti e non per una polemica contro l’azienda dei trasporti parigini.

La RATP infatti ha deciso di citare in giudizio Thoma Vuille meglio conosciuto come M. Chat e in effetti il suo gattino “innocente” è abbastanza famoso a Parigi e sono sicura che chiunque di voi sia passato per la città o meglio ancora ci vive, lo conosca perfettamente!

Il gattone giallo dal suo sorriso un po’ beffardo non  si mostra solo sui muri della capitale ben 80 sull’asse Porte de Clignancourt / Porte d’Orléans), ma anche in altre parti della Francia come Rennes, Nantes, Tours, Trouville sur Mer, Blois, La Rochelle, l’Île de Ré, Sète, Saint-Étienne, Hénin-Beaumont. Non è finita qui perché ha fatto anche il giro del mondo da New York, Hong Kong, Macao, Séoul a Hué e Dakar… quindi stiamo parlando di un micione famoso, ma il suo “padrone” si è visto recapitare una bella multa di 1800 euro per aver imbrattato col suo matou jaune i muri della stazione della metropolitana Châtelet che da diversi mesi è in fase di rinnovamento .

“Tele” bianche e tanto spazio quindi per lo street artist che voleva semplicemente regalare ai parigini e non solo, un altro sorriso del gatto, del resto stando alle sua parole il suo gattone porterebbe un po’di colore alla grisaglia della metropolitana e soprattutto darebbe voglia di sorridere alle centinaia di passeggeri che prendono la metropolitana ogni giorno!

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In effetti sempre quei musi lunghi, quella serietà perché non apportare davvero un tocco di originalità alla metro così seriosa? Siamo (credo) tutti d’accordo che rispetto ad altri graffiti  non c’è nulla di offensivo o magari razzista anzi.. a chi non starebbe simpatico un bel gattone giallo che sorride a 72 denti? Evidentemente alla RATP che ha portato in tribunale lo street artist, la sentenza che si pronuncerà il prossimo  29 ottobre ha portato dietro di sé davvero delle reazioni inaspettate perché in molti difendono a spada tratta M. Vuille.

Anche la famosa Ségolène Royal nel 2007 aveva chiamo M.Chat per illustrare la sua campagna elettorale ma tra i suoi sostenitori non solo politici importanti ma tanti tanti ammiratori del gattone che sanno che il suo lavoro è semplicemente quello di rendere qualcosa più bello, colorato e divertente e che purtroppo sarà comunque ricoperto da cemento. Per qeusto motivo sono nate un sacco di iniziative online, sui social per sostenere M.Chat e chiedere il ritiro della denuncia da parte della RATP; dal famoso sito di petizioni Change.org al profilo ufficiale Facebook.

Se anche voi volete difendere il diritto di questo artista di esprimersi liberamente e soprattutto non dover pagare l’amende di 1800 euro potete firmare qui la petizione!

Del resto se c’è qualcosa che può far sorridere i parigini (anche non di nascita!), tutti i lavoratori che al mattino prendono il metrò perché condannarlo?

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