Sarko-sì. O no?

Finalmente si è deciso.  Aspettavamo da giorni ormai che il Presidente uscente Nikolas Sarkozy dichiarasse la propria canditatura alle elezioni presidenziali 2012, il cui primo turno si terrà il prossimo 22 aprile.

Ebbene, a 67 giorni dal grande evento il dato è tratto:  tre ore fa, al telegiornale TF1 delle 20:00, Sarkozy ha annunciato di essere ufficialmente in gara. Il grande avversario, in campagna da mesi, è François Hollande, rappresentante dei socialisti e dei radicali di sinistra e, per inciso, ex compagno dell’antagonista di Sarkozy alle elezioni 2007, Ségolène Royal.

Affannato dal lavoro nel tandem europeo che abbiamo ormai tutti imparato a chiamare Merkozy, e di fronte a questa crisi che a finire manco ci pensa, che chance ha l’attuale Presidente di restare all’Eliseo?

Un interessante articolo di Le Monde si diverte a leggere dritto e rovescio di tutte le carte che Sarkozy intende giocare.

Scopriamone qualcuna:

La restistenza fisica:  a 57 anni, Sarkozy è un fanatico dello sport e dell’alimentazione corretta, ma appare sempre più teso e stanco…

La fiducia in sé stesso e il disprezzo per l’avversario, che però rischia di sottovalutare…

L’attenta preparazione della campagna e la destrezza nel manipolare le sue idee chiave, che però non sono cambiate di molto dal 2007…

La capacità di stringere intorno a sé gli alleati, ma parenti serpenti…

Sarkozy animale da palcoscenico, ma lo show stavolta sarà difficile, vista il declino della popolarità nei sondaggi e una politica in tempi di crisi che vuoi o non vuoi è una pillola amara.

Sarkozy l’uomo senza passato, che guarda solo al futuro. Ma i francesi riusciranno a dimenticare che è stato Predidente già per 5 anni ?

Vi lascio leggere i dettagli su http://www.lemonde.fr/election-presidentielle-2012/article/2012/02/15/m-sarkozy-reve-de-retrouver-les-atouts-de-sa-campagne-de-2007_1643568_1471069.html#ens_id=15889219 e vi do appuntamento alla mia prossima serata di ispirazione politica.

E intanto mi viene voglia di parlarvi dei presidenti del passato… Tra un indirizzo, un film e una specialità culinaria, ve li potrei raccontare. In fondo quelli della V Repubblica (dal ’58 a oggi)  sono solo cinque, Sarkozy escluso (avete contato bene, sono rimasti in poltrona in media 10 anni ciascuno…):  De Gaulle, Pompidou, Giscard D’estaing, Mitterand, Chirac. Sacrée brochette, direbbero qua. Ma che significa ve lo spiego un’altra volta.

Bonne nuit.

Ludovica Maggi

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