Roatan

Il 13 marzo 2017 lasciamo l’isola di Grand Cayman e navighiamo  in direzione di Roatan  e il 14  marzo  sarà  un giorno di navigazione, trascorso piacevolmente tra lettura, palestra e serata di gala.

Il 15 marzo arriviamo a Roatan ( Honduras ).

Anche questa volta avevamo già prenotato un’escursione: tour dell’isola e visita alla barriera corallina mediante battello con le pareti trasparenti.

La guida è un italiano che si è trasferito da alcuni anni a Roatan e qui ha aperto una sua attività legata all’immobiliare.

È un gran chiacchierone e , lungo il tragitto, ci da le informazioni più disparate : a Roatan sono presenti 43 italiani,  si vive con poco ma occorre un buon spirito di adattamento , molte delle cose che diamo per scontate qui non esistono come per esempio il pane casareccio (esiste solo il pane in cassetta).

Ci racconta che lui ha imparato a fare sia il pane che la ricotta. Vive da solo e a volte invita qualche ragazza a cena fuori ma , con sua grande meraviglia, esse non gradiscono prelibatezze come i crostacei ma preferiscono i fast food.Ci racconta anche che qui le ragazze fanno figli molto presto : praticamente non hanno altre ambizioni o prospettive che sposarsi e fare figli e a 20 anni ne hanno già 3 o 4.

L’aborto è proibito e la religione ufficiale è quella cattolica.

Ci racconta di una sua esperienza in chiesa in cui aveva l’impressione che il sacerdote fosse rimasto all’antico testamento tra invettive contro il peccato e minacce di fiamme eterne.

Mentre parla, guardo dal finestrino lo splendido mare che circonda l’isola e mi chiedo come si possa pensare al peccato in questo paradiso.

 

Altra curiosità dell’isola è che non ci sono segnali stradali e molte strade strette e mal tenute sono a senso unico…quindi se non conosci l’isola l’incidente è assicurato.

Arriviamo all’ imbarco e in pochi minuti possiamo ammirare una delle barriere coralline più incontaminate del pianeta

 

 

 

 

 

 

Scatto molte foto col mio smartphone ma nessuna potrà mai rendere l’emozione di questo momento .

Proseguiamo il giro visitando un laboratorio di cammei veramente pregevoli per poi fare una sosta alla West Bay dove compero alcuni souvenir simpatici e a basso costo in perfetto stile sud americano.

Mentre ci riaccompagna alla nave la guida ci indica l’isolotto in cui si stanno facendo le riprese dell’isola dei famosi.

Anche quest’ isola è stata in passato un covo di pirati, in particolare il temuto Henry Morgan e la guida ci racconta che, quando i pirati abbandonavano l’isola per le loro scorribande ,lasciavano liberi dei maialini in modo da trovare cibo al loro ritorno .

Questo tour mi occupa solo la mattina quindi si fa in tempo a tornare sulla nave per un pranzo veloce e poi scendere di nuovo in spiaggia passando per un viottolo con una vegetazione lussureggiante.

Si cammina immersi nella natura con la nave che sembra a portata di mano e , in fondo al viottolo, una spiaggia attrezzata bellissima con palme  e mare cristallino : una perfetta cartolina caraibica!

 

Alla sera di nuovo serata di gala in compagnia dei nostri amici francesi.

 

 

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