Una guida di Lisbona seguendo le linee della Metro – Prefazione

(lo scrivo subito così vi do il tempo di abbandonare la pagina, come c’è scritto nel titolo, questa è la prefazione, la guida vera e propria comincia in un altro post, questi sono solo delirii)

Tutto ebbe inizio quando i miei decisero di regalarmi uno smartphone lo scorso Natale.

Fino alla fine del 2013,  facevo fieramente parte di quella schiera (ormai in via d’estinzione) di esseri umani irrimediabilmente ancorati al passato, che andavano in giro con un vecchio (e senza App) cellulare.

Si, un Nokia da 10 eurini, dove non era nemmeno possibile personalizzare la suoneria, che non hanno la minima idea di cosa sia Whatsapp, senza fotocamera, di quelli che quando cadono per terra si smontano in mille pezzi ma basta rimontarli e si riaccendono come se niente fosse.

Uno di quelli che hanno una sola App, la torcia che si trova nella parte superiore. Quelli che per sentire meglio bisogna girarli al contrario, un cellulare che la batteria dura una settimana, insomma avete capito, un sano e indistruttibile telefono cellulare!

Nella vita del sottoscritto tutto trascorreva tranquillamente fino a quando, il giorno di Natale, il malefico pacchetto si materializzò sotto ai miei occhi … insomma da Natale sono diventato uno smartphone possessore dipendente (forse dovrei dire che sono diventato dipendente da un cavetto USB visto che questo fantastico coso ogni 5 minuti è scarico, ma va bè).

Questo aggeggio è subdolo e viscido, puoi pensare di opporre resistenza ma è praticamente impossibile, nel giro di poche settimane diventi un tossico inconsapevole, ad uno ad uno i virus delle App si insinuano nella tua vita fino a che non puoi farne a meno. Instagram, Facebook da controllare ogni 5 minuti, Whatsapp, Viber, Skype, la chat di gmail, Pinterest, per stare dietro a tutta questa socialità servirebbe una giornata intera, dovrebbe diventare un lavoro!! E vi risparmio le scene i primi giorni per scrivere un sms!!!

Insomma un paio di settimane fa mi trovavo dentro una stazione della metropolitana di Lisbona e mentre aspettavo un treno mi sono fermato ad osservare la mappa della metro della città. Ed è proprio a questo punto che mi sono reso conto della dipendenza tossica da App, mi sono visto davanti al tabellone delle fermate a cliccare sulle varie stazioni e per ogni stazione vedere (ovviamente solo nella mia testa) una scheda con tutte le cose interessanti da fare attorno a quella determinata fermata.

Per fortuna sono tornato in me, ho tirato fuori quel briciolo di analogicità che ancora fortunatamente resiste e mi è venuta l’idea di scrivere una piccola guida utilizzando come punto di partenza ogni singola stazione, geniale no!

Quindi…

PREFAZIONE

Le stazioni della metro di Lisbona, in questo momento, sono circa 50, suddivise in 4 linee (Blu, Verde, Rossa e Gialla), alcune di queste stazioni non le ho mai viste, diciamo che l’idea iniziale è di creare una piccola guida delle 15/16 più centrali e qualcuna fuori un pò più interessante.

Ma forse prima potrebbe essere utile cominciare con un po’ di storia…

Il primo progetto in assoluto, dove veniva previsto un sistema di treni sotterranei, per la città di Lisbona è datato 1888 e portava la firma dell’Ingegnere Henrique de Lima. Di questo progetto non si fece nulla per motivi politici e organizzativi così come non si fece nulla nemmeno negli anni 20 del XX Secolo quando un nuovo progetto venne presentato Lanoel d’Aussenac.

Insomma la voglia di fare una metropolitana c’era ma la fattibilità era un’altra cosa. Sembra un po’ come il ponte sullo stretto di Messina, ne parlano tutti da almeno 20 anni … anzi no, ne parla (anzi ne parlava) solo uno da almeno 20 anni, ma fino ad ora…

Le cose cominciarono a diventare un po’ più serie solamente dopo la seconda guerra mondiale. Sull’onda di un’economia in ripresa e l’utilizzo dei fondi del Piano Marshall, si decise di cominciare seriamente a progettare una rete metropolitana sotterranea.

La data ufficiale indicata come giorno 1 della metropolitana di Lisbona è il 1 ° luglio 1949.

Dopo 5 anni di studio per la realizzazione dell’opera i lavori cominciarono il 7 Agosto del 1955 e il 29 Dicembre del 1959, dopo soli 4 anni, il nuovo sistema di trasporti venne inaugurato.

La prima parte della rete metropolitana aveva una forma a Y ed era composta da due linee differenti.

Una prima linea con le stazioni di Sete Rios (oggi Jardim Zoologico), Rotunda (oggi Marques De Pombal), Restauradores e una seconda Entre Campos, Rotunda, Restauradores.

La stazione di Marques De Pombal permetteva lo scambio e l’incrocio tra le due linee.

Fu una rivoluzione per la città, il primo anno vennero trasportati più di 15 milioni di passeggeri. Al momento dell’inaugurazione Lisbona era la quattordicesima città d’Europa e la venticinquesima al mondo ad avere una rete metropolitana.

(Cerco di stringere un po’ altrimenti questo post diventa un saggio sulla metropolitana e non mi sembra il caso.)

Nel  1966 ci fu il primo grosso aggiornamento, vennero aperte le stazioni di Restauradores, Rossio, Anjos e Alvalade, a poco a poco la metro cominciava a prendere la forma che oggi conosciamo.

Nel 1988, sedici anni dopo l’ultima inaugurazione, vengono aperte al pubblico due nuove estensioni, quella che oggi si prolunga verso Colegio Militar/Luz e l’altra in direzione Entre Campos/Cidade Universitaria.

Nel frattempo il progetto metropolitana era in continuo fermento (come lo è ancora adesso) e si cominciava già a pensare all’arrivo dell’Expò del 1998.

E’ proprio del 1998 la costruzione della stazione (come la conosciamo oggi) della stazione più importante della città, Baixa-Chiado, ad opera di Alvaro Siza e sempre lo stesso anno venne inaugurata la linea rossa, la linea metropolitana che unisce il centro cittadino alla Parco delle Nazioni, sede dell’Expò.

Da allora tante altre stazioni sono state aperte e le linee sono state prolungate, nel 2007 la linea blu viene estesa fino a Santa Apolonia, nel 2009 Sao Sebastiao viene collegata a ad Alameda, fino ad arrivare all’ultimo blocco, inaugurato nel 2012 che prolunga la linea rossa fino all’aeroporto di Portela.

E in 60 anni, con qualche buco qua e la, Lisbona oggi ha una rete metropolitana efficiente e funzionale che permette di spostarsi da una parte della città in modo rapido e sicuro (scioperi a parte ovviamente).

Ecco, dopo aver letto miliardi di nomi, date e riferimenti storici ho trovato una pagina dove scorrendo su un cursore si può vedere a video tutto quello che ho scritto fino ad ora, giuro che questa pagina esiste, quindi…cercatevela!!!

Sarebbe stato un bel finale, ma non lo farei mai, se siete curiosi, cliccate quì.

La guida comincia con il prossimo post, comincio giocando in casa, prima fermata Santa Apolonia.

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