Letino

Castello di Letino
Castello di Letino

CENNI STORICI:

  • L’origine di Letino non è nota. Probabilmente fu fondato da pastori romani e abruzzesi che portavano le greggi al pascolo estivo sul Monte Prece. I pastori si stabilirono prima vicino alla chiesa di Santa Maria dell’Arco, poi a San Pietro, e quindi nel luogo ove ora sorge l’attuale Letino . Durante le invasioni dei Saraceni e dei Normanni fu costruito il castello che divenne baronia tra il IX e X secolo. Nel Medioevo, Letino appartenne a Rainone di Prata e successivamente, per volontà di Papa Alessandro III, alla Badessa di San Vittorino di Benevento (1168). Dal 1329 alla prima metà del XVI secolo appartenne alla Baronia di Prata e, dal 1770 fino alla fine del feudalesimo, alla famiglia Carbonelli. Durante la Restaurazione fece parte del Mandamento di Capriati al Volturno. Dopo l’Unità d’Italia fu interessato dal fenomeno del Brigantaggio e dal movimento anarchico di Carlo Cafiero e Enrico Malatesta che l’8 aprile 1877 proclamarono la Repubblica del Matese. Letino è il primo comune della provincia a ricevere la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano (2014).

nbo_letino_6COSA FARE:

  • Primo Comune della provincia di Caserta a ricevere la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano (2014)
    Visitare il piccolo e caratteristico borgo di origine neolitica, i resti del castello (l’interno è stato trasformato in un originale cimitero); la chiesa di S. Maria di Castello; la Chiesa di San Giovanni Battista, il lago, da cui si gode di uno splendido colpo d’occhio sulle pendici montane e le tante grotte naturali. Una visita merita il museo delle Arti e Tradizioni. Nella piazzetta antistante la Chiesa di San Giovanni Battista, una lapide ricorda gli anarchici Carlo Cafiero e Enrico Malatesta che nel 1877 dichiararono la Repubblica del Matese.
  • Assaggiare e deliziarvi con piatti ispirati alla tradizione locale pranzando al ristorante Masseria Margherita. Le specialità consigliate sono: tagliatelle con sugo di castrato e gli abboti (interiora di agnello alla brace o al forno).
  • Inerpicarvi per sentieri sconosciuti sulle vicine montagne del Matese alla scoperta delle grotte del fiume Lete, la dove si inabissa prima di ricomparire più a valle, o alle sue sorgenti ai piedi del monte Janara. Gli speleologi possono discendere il Pozzo della Neve, profondo oltre 1000 metri, o le grotte di e di Campo Braca. E’ consigliabile una guida esperta, contattare la Cooperativa Valle del Lete.
  • Praticare sport d’acqua o fare un’escursione in barca sul lago di Gallo Matese (2 km). Infatti, il 5 agosto 2002 è stato aperto al pubblico il lago di Gallo Matese, e realizzato un nuovo pontile per avviare attività nautiche e turistiche.
  • Ricercare e acquistare i prodotti gastronomici locali. E’ impossibile non provare il famoso caciocavallo di Letino. E che dire dei tipici formaggi di pecora o di vacca? Assolutamente da trovare e da gustare! Una menzione meritano anche gli insaccati, le patate e i legumi. Cercate. Cercate, gustate e tornate!
  • Vivere un po’ lontano dal frastuono di città e rilassarsi con lunghe passeggiate intorno ai laghi di Gallo e Letino o per sentieri sconosciuti che portano alla storica fontana Palombi
  • Andare a pesca o a caccia. Il fiume Lete, il Sava, i laghi del Matese (Gallo, Letino, ecc.) permettono di praticare sia la pesca sportiva (trote, lucci, carpe, cavedani) sia semplicemente di trascorrere delle ore a contatto con la natura e in piena tranquillità (si può richiedere una guida). Gli amanti della caccia, nei periodi stabiliti dalla legge, possono cacciare il cinghiale, la volpe, la lepre e tante varietà di uccelli (folaghe, germani reali, ochette, ecc.).
  • Andar a funghi nei mesi di luglio ed agosto in cerca di squisiti porcini, ovuli, gallinacci, mazze di tamburo, chiodini.
  • Soggiornare a Letino da maggio a settembre. Nel mese di agosto, durante il Ferragosto letinese, hanno luogo le rappresentazioni della “Parentezza” e il “Corteo della Rodda”. La prima rievoca il rituale del fidanzamento in uso fino a pochi anni fa e che precedeva di 15 giorni il matrimonio, la seconda è un cerimoniale antico legato al matrimonio e al trasporto in casa degli sposi del letto, del mobilio e del corredo della sposa. Da ricordare sono anche la Sagra del Formaggio (prima domenica di agosto) e la festa di San Giovanni Battista (prima domenica di settembre).

COME ARRIVARE:

  • Autostrada A1 Milano Napoli: uscita casello di Caianello. Prendere la Via Venafrana (SS. 85), direzione Venafro, e dopo circa 2 km il bivio per Ailano-Fontegreca-Gallo M. e poi Letino
  • Da Benevento: superstrada Telesina, uscita Dragoni e proseguire per Piedimonte Matese, Miralago, e poi Letino.

Scheda rapida:

  • Abitanti: 939
  • Densità: 30 per kmq
  • Superficie: Kmq 31,67
  • Altezza s.l.m.: 1050
  • Distanza da Caserta: 85 km
  • Festa patronale: San Giovanni
  • Fiere e mercati:
  • Info Comune: Via Castello,1 – 0823945004
  • C.a.p.: 81010
  • Sito web: www.letino.gov.it

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Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli