Un cuore di nome Malindi

Da dove partire se non dal cuore: un cuore di nome Malindi! Perché cuore è la parola che, secondo me, rende la mia idea di Africa, di Kenya di Malindi. E se di cuore dobbiamo parlare non posso che partire da lei, dalla mia compagna di viaggi e di vita: mia madre! E’ grazie ad una sua scelta che abbiamo visitato Malindi nel 2010, una roulette tra l’Africa e l’India, vinta dal Kenya. La prima parola che sentirete appena toccato suolo kenyota sarà Jambo! Jambo vuol dire tante cose: un ciao tra amici, un ciao con una persona lungo la strada, un come stai, una parola per iniziare un discorso, perciò se capitate in Africa ricordate di non negare un Jambo a nessuno!

un cuore di nome Malindi

Un cuore di nome Malindi

Per esser sincera fino in fondo con voi però e non lasciarmi prendere la mano parto dall’arrivo in aeroporto e dal farvi presente che la prima volta in Africa siamo andate da “turiste“. Quindi volo diretto da Roma a Mombasa con tanto di pulmino della Eden Viaggi pronto ad aspettarci. Devo dirvi che con quel caldo non dover pensare ai bagagli ed al visto è stata una liberazione. Perciò senza pensieri per la testa saliamo sulla navetta che con quasi 3 ore di viaggio ci avrebbe portate al nostro villaggio a Watamu. L’arrivo a metà pomeriggio ci ha permesso di godere del primo tramonto africano. Che dire, puro spettacolo per gli occhi: i colori così nitidi, la natura che si lascia osservare nella sua più straordinaria bellezza, il mare ed il vento che convivono in un unico abbraccio, dovete vederne almeno uno per provare questa sensazione sulla vostra pelle.Un cuore di nome Malindi

Vi avverto subito che ho pochissime foto del nostro primo viaggio a Malindi, la mia mente, tutti i miei sensi ed il mio cuore erano avari di scoprire la bellezza del cuore d’Africa che non pensavo di certo a telefono e macchina fotografica. Figurate se ci pensava mia madre. La prima sera siamo rimaste in spiaggia fino a quasi le 22, rischiando di perdere la prima cena.

Ci sembrava impossibile aver viaggiato tanto fino ad ora e non esserci mai fermate a guarda il mondo in quel modo. Forse è stato il viaggio non scelto subito ma arrivato al momento giusto, un momento preciso della vita di entrambe, un momento che per sempre sarebbe rimasto nei nostri cuori e che oggi più di ieri posso capire e comprendere. Era solo nostro, eravamo solo noi due agli occhi di un paese e della povera gente che non nega mai un sorriso o un saluto agli altri.

un cuore di nome Malindi

Torniamo però al viaggio. Pronte per la cena, ci rechiamo al ristorante dove tra i tavoli si chiacchierava animatamente di “piccole” gechi o lucertoline che dir si voglia, trovare all’interno delle stanza. Io e mia madre drizziamo le orecchie: tutti ne avevano una, a quanto pare, ma fortunatamente noi no! Durante la cena lo staff di animazione presenta le varie attività giornaliere e serali ed i dipendenti della Eden invece le loro escursioni. Da qui partono i nostri due filoni di vacanza: da una parte due donne che volevano visitare un paese nella sua interezza ma con la tranquillità che persone che parlano la tua stessa lingua possono darti; da l’altra parte la voglia di scoprire la vera bellezza senza i filtri del top a 5 stelle. Prenotiamo comunque il safari di terra con la Eden Viaggi. Poi disse mia madre: “ al resto ci pensiamo domani!” Quando scrivo Bè è perché la mia signora, come la chiamavo io, mi ha sempre chiamata perché Bea ti ci chiama tutti ed io non sono tutti, immaginate il tipino!

un cuore di nome Malindi

Dividere un cuore di nome Malindi da un cuore di nome Roberta sarà difficile ma ci proverò perché questo è stato il nostro viaggio, un viaggio lungo anni e che ci ha portato in una terra bella come poche al mondo, una terra che al nostro secondo viaggio abbiamo chiamato CASA!

un cuore di nome Malindi

Il mattino seguente via dirette in spiaggia alle 7.30 del mattino. Qui apro un altro discorso su mia madre: Se pago per andare al mare, al mare devo stare, da quando sorge il sole fino a quando non se ne va! Ok il problema cara mammetta, altro modo che avevo di chiamarla quando mi faceva girar le scatole, è che in quel periodo in Kenya il sole sorgeva alle 4.30 circa, ma il bar per la colazione apriva alle 7.00 Il compromesso è stato: puoi dormire fino alle 6.45 poi ti infili un cavolo di costume ed andiamo a far colazione. Morale tutti e 6 i giorni che siamo state al mare eravamo le prime. Il ragazzo che sistemava i lettini con gli asciugamani ci guardava ogni mattina perplesso e mia madre con un Jambo ed una delle mie sigarette lo ringraziava per i posti in prima fila mare. Cioè avete capito??

un cuore di nome Malindi

Per problemi di lunghezza del post dovrò tagliare il viaggio in più articoli, per non perderli potete iscrivervi al blog oppure continuare a seguire i miei racconti ^_^

Devo fermarmi altrimenti il post diventa lungo e difficile da leggere, domani passerò alla parte del Safari di terra con annesso incontro con gli animali, davvero tanti, siamo state fortunatissime e l’incontro inaspettato con i bambini… non mancate… perché un cuore di nome Malindi non finisce qui…

Jambo!!!

Se nel frattempo volete leggere altri miei racconti di viaggi, vi lascio il link alla home del mio blog http://blog.zingarate.com/iviaggidibea/  buona lettura gente

2 Risposte a “Un cuore di nome Malindi”

I commenti sono chiusi.