Algarve e (un po’ di) Andalusia – Parte 7ª


Plaza de España

 

1° luglio: Siviglia -Roma

Ultimo giorno di vacanza.

Giornata caldissima nella capitale dell’Andalusia, con i termometri della città che segnano 45°.

Dopo una nutriente colazione andalusa, a base di jamon e churros al solito Catunambù, partiamo in direzione della sempre splendida Plaza de España che, per quanto storpiata dal palco per i concerti, è comunque magnifica.

Da lì muoviamo verso l’Alcazar (biglietto senza audioguida 13,50€, bambini sotto i 13 anni gratis), dove spendiamo una buona ora, nonostante il caldo torrido.

Poi a pranzo alla Cerveceria La Giralda, per una carrellata di squisite tapas al fresco dei nebulizzatori. Davvero una felice scoperta, nonostante la posizione “superturistica”. Con soli 35€ mangiamo abbondantemente in tre. Provaci a Roma, vicino al Colosseo.

Per ripararci dal caldo, non potendo più contare sulla pensione, decidiamo di rifugiarci al museo Casa della Scienza.

Lungo la strada, nei vicoletti lontani dalle strade affollate di turisti, subisco un tentativo di furto, quando due ragazze, camminando alle mie spalle, tentano di aprirmi lo zaino. Per fortuna me ne accorgo. Quando le insulto in italiano, mi rispondono nella stessa lingua. Stranamente non mi meraviglio più di tanto. 

Arrivati al museo, vi trascorriamo una buona ora tra le varie, interessantissime esposizioni.

Poi in aeroporto, dove scopriamo che l’aereo partirà con 2 ore di ritardo. Ho un nuovo slogan per la compagnia aerea: “Wizzair: it’s cheap, worth less”.

Volendo tirare le somme di questo splendido viaggio, posso solo dire che tanto l’Algarve che l’Andalusia (che avevo già visitato otto anni fa) sono delle regioni fantastiche: splendidi paesaggi,  architetture uniche e cibi deliziosi ne fanno delle mete di assoluto interesse.

La Spagna costa un po’ meno del Portogallo, per mangiare si può spendere veramente poco. I posti che mi sono piaciuti di più sono stati Sagres, per l’atmosfera da fine del mondo che si respira, Olaho, per l’autenticità dell’antica architettura, e Cadiz, per la vivibilità, il clima ed i fantastici scorci.

Ed i cibi? Difficile stilare una classifica, sia in Portogallo che in Spagna hanno piatti deliziosi, posso solo dire che non mi è affatto mancata la pasta!

Buona estate!!

 

Print Friendly, PDF & Email
Facebooktwitterlinkedininstagramflickrfoursquaremail