Gentrification Lisbon e il miraggio di una casa

Gentrification Lisbon

Gentrification Lisbon

Nei due post precedenti avevamo cominciato a raccontare la storia che ci ha portato alla situazione attuale.

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E qual è la situazione oggi? Perché si parla di gentrificazione?

L’aumento incontrollato, agevolato dal governo, del turismo di massa ha fatto in modo che il Portogallo e Lisbona in particolare abbiano visto aumentare esponenzialmente il numero di visitatori.
Questo elemento ha portato da un lato un flusso economico importante dall’altro l’aumento di richiesta di “servizi” dedicati ai turisti.

Il Portogallo vince da anni premi su premi come miglior luogo dove passare le vacanze (con merito secondo me) rendendolo una delle paesi più attrattivi d’Europa.
Nel 2016 sono stati registrati più di 19 milioni di turisti (+9,8% rispetto al 2015) con 53 milioni di pernottamenti (+9,6% rispetto al 2015) per un totale di 12,6 mila milioni di € incassati (+10,7% rispetto al 2015) e il trend è in continua crescita.

Quindi da un lato l’invasione pacifica da parte dei turisti, dall’altra tante società che hanno investito qui acquistando interi quartieri.
Ovviamente lo scopo ultimo di una società immobiliare è quello di fare profitti quindi per quale motivo dovrebbe affittare un appartamento a €500 al mese ad un Portoghese (o un Italiano come me che vive qui) quando lo stesso appartamento può metterlo su Airbnb e farlo fruttare il quadruplo?

Nella sola Lisbona, su Airbnb gli appartamenti disponibili registrati nel 2014 erano circa 10.000, nel 2016 sono passati a 33.000.
Lo Stato, di fatto, per agevolare le imprese a investire le ha aiutate fiscalmente tenendo un carico fiscale molto basso, se si decide di affittare la propria proprietà per brevi soggiorni a turisti invece che per lunghi periodi a abitanti il carico fiscale è molto più basso.

Frutto di questo incrocio è chiaramente il calo dell’offerta, di fatto non ci sono più appartamenti disponibili per chi decide di vivere qui. Chi ha un appartamento di proprietà preferisce affittarlo su Airbnb piuttosto che affittarlo ad una famiglia.
L’offerta sul mercato quindi è crollata vertiginosamente, nel 2015 erano già disponibili il 14,4% in meno degli appartamenti rispetto al 2014, oggi sono il 43% in meno.

Se da una parte ci sono sempre meno case disponibili per i potenziali residenti, Lisbona diventa invece sempre più attrattiva anche per chi vuole venire a vivere qui stabilmente quindi la richiesta sale, dal 2014 la richiesta di alloggio a Lisbona è cresciuta del 46,4%.

In tutto questo la crisi economica ha stretto le maglie dei mutui quindi le banche, a differenza di quanto accadeva in passato, sono diventate più esigenti e attente nel concedere mutui per acquistare una casa.

Ad oggi, il valore medio per affittare un appartamento nella città di Lisbona è di €837 mentre lo stipendio medio (da non confondere con il minimo) è di €913.

A questo bisogna aggiungere la scelta dei proprietari di casa a non effettuare contratti più lunghi di un anno, l’interesse ovviamente è quello di avere la libertà di rinegoziare i contratti con più frequenza. Si stima che dei contratti di affitto in corso (non per fini turistici) solo il 12% siano più lunghi di 12 mesi, l’88% invece ha scadenza annuale.

Come è facile immaginare questo scenario surreale crea dei disastri sociali incredibili, stipendi bassi e difficoltà nel trovare casa obbligano tutte le persone che vivevano o volevano vivere in città a doversi spostare in periferia o in alcuni paesi limitrofi diventati di fatto dormitori abitati da chi vive e lavora a Lisbona.

Gentrification Lisbon 1

L’altro fenomeno forte (chi vive in città come Venezia capisce esattamente di cosa parlo) è che nel centro di Lisbona non ci sono più cittadini ma solo turisti e tutto gira intorno al business del turismo.
Scompaiono le botteghe storiche, le attività artigiane, le trattorie tipiche per far posto alle catene di negozi che vediamo ovunque, alberghi e ristoranti a prezzi da turista.

Come dicevo all’inizio del post la situazione di Lisbona era anacronistica rispetto al resto d’Europa, quello che succede qui oggi in tanti altri posti è successo dieci anni fa, quindi forse era inevitabile.
Faccio molta fatica ad essere critico sulla gentrificazione di Lisbona, da un lato è un fenomeno ineluttabile e opporsi sarebbe stato praticamente impossibile. Dall’altro vedo anche tante cose positive, la città era abbandonata e adesso è stata totalmente ricostruita rendendola moderna e ricca di eventi che forse prima non c’erano.
Di sicuro, come “privato cittadino”, posso dire che il problema abitativo è un problema reale che tocca tutti indistintamente e che può sconvolgere la vita di ognuno, se la mia padrona di casa domani decide di cacciarmi sono realmente nei guai e non è teoria.

Posso anche dire che io mi innamorai di Lisbona nel 2001, una città che oggi non esiste più, per 9 anni fu amore a distanza e poi decidemmo di stare insieme e, come dice il detto, il primo amore non si scorda mai.

Scritto da Fabio Salvo

Foto www.fabiosalvo.net

 

PS: Questo lungo post tratta un tema molto complesso sia dal punto di vista sociale che economico, non ho nessuna formazione in nessuno di questi ambiti quindi la mia potrebbe quasi sembrare, agli occhi di un esperto, un racconto di fantasia, mi scuso in anticipo. L’intento è quello di raccontare il punto di vista di una persona che vive a Lisbona da qualche anno, se ci sono pareri diversi o suggerimenti, scrivetemi pure senza problemi, sarò felice di correggere il tiro.

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4 Risposte a “Gentrification Lisbon e il miraggio di una casa”

  1. Fabio, sono una Italo brasiliana che ha rapporti commerciali con alcune aziende portoghesi sin dal 2000. Il tuo post riflette una situazione che anch’io ho vissuto ! Sento mancanza della vecchia Lisbona e hai ragione il problema abitativo è una realtà ! Complimenti ……. você conseguiu traduzir um sentimento que quando me perguntavam porque andava desgostosa com Lisboa ( estive em Outubro é Fevereiro 2018) não conseguia responder ! Obrigada por ordenar as minhas ideias e sentimentos !! SHOW ! Abbraccio affettuoso !

  2. Ti capisco Fabio. Io ho fatto l’Erasmus a Lisbona nel 2002 e me ne innamorai perdutamente. Da allora sono tornato molte volte e se da un lato fino a qualche anno fa il recupero di alcuni quartieri che erano abbandonati mi aveva fatto piacere, pur notando l’inarrestabile gentrificazione, quando sono tornato l’anno scorso non riconoscevo più la mia Lisbona e ne sono tornato rattristato (ed essendo veneziano sapevo bene perché).

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