I cinesi emigrati all’estero, sono davvero 华侨?

Un fattore che non si può dimenticare quando si parla delle relazioni internazionali della Cina, è quello dei cinesi d’oltremare, ossia le generazioni di cinesi che sono emigrati all’estero in cerca di maggiori fortuna. Come abbiamo già visto in passato sul blog centroasiatico, ad esempio per quanto riguarda la parola democrazia, la lingua cinese permette un’ambiguità di traduzioni che spesso hanno un fine politico, i cinesi d’oltremare non fanno eccezione. Chiamati ufficialmente 华侨 (huáqiáo), queste comunità cinesi sono sempre state sospettate di essere più fedeli alla lontana madre patria che al paese ospitante, anche dopo molti decenni dal loro arrivo.

L’uso politico di 华侨 (huáqiáo) risiede nel fatto che, come vedremo tra poco, questa definizione racchiude un senso di provvisorietà, come se il vivere all’estero fosse una parentesi temporanea di persone che rimangono cittadini cinesi a tutti gli effetti. Nonostante spesso si tratti di comunità emigrate da diverse generazioni, perlopiù senza intenzione di tornare in Cina e poco interessate alla politica cinese, i cinesi d’oltremare sono stati a più riprese al centro di lotte geopolitiche, diventando anche oggetto di rappresaglia da parte delle popolazioni locali. Andiamo ora a conoscere meglio gli 华侨 (huáqiáo).

华 (huá): Il primo elemento che andiamo a vedere significa in fiore, ma anche illustre e cinese, non dimentichiamo che un modo con cui i cinesi chiamano sé stessi è 华人 (huárén) dove ovviamente 人 (rén) significa persona. 华 (huá) è composto dal radicale 十 (shí) dieci ma anche completo o perfetto (un carattere che ci rimanda direttamente al complesso sistema celeste cinese) e da 化 (huá) che fornisce il suono e significa cambio, riforma e convertire a sua volta formato da 亻(rén) nella sua forma radicale e 匕 (bǐ), dal significato di cucchiaio, coltello ma che alcuni studiosi in questo caso vedono come una persona rovesciata, il che riporta al significato di 化 (huá). In sostanza il nostro fiore 华 (huá) sarebbe un cambiamento perfetto, niente di meglio per esprimere un bocciolo sul punto di aprirsi, concetto graficamente forse meglio reso dal carattere tradizionale 華 (huá) che rappresenterebbe un albero in piena fioritura, in cima a cui si trova il carattere 艹(cǎo) che significa erba e rimanda al mondo vegetale.

侨 (qiáo): Passiamo ora al secondo carattere che significa soggiorno o alloggio, passando velocemente in rassegna il già citato radicale 亻(rén) per concentrarci su 乔 (qiáo) che possiamo tradurre con alto, maestoso ma anche come orgoglioso e nobile. Sulla sua formazione ci sono diverse interpretazioni, la prima lo vede formato da 丿(piě) ossia l’onnipresente linea verticale spesso usata per indicare un senso di moto e 夰 (gǎo), un vecchio equivalente di 昊 (hào) che significa vasto e senza limiti, come il cielo e nel carattere comparirebbero sia il cielo 天(tiān ) che il sole 日 (rì). Tornando alla teoria che si incentra su 夰 (gǎo), troviamo nel carattere il già conosciuto 大(dà), vale a dire il nostro uomo con le braccia aperte che indica grande e 儿(ér) che significa figlio, bambino e, come visto in altre scomposizioni, secondo alcuni rimanda alla fontanella tipica dei bambini molto piccoli. Questa teoria vede nel soggiorno un uomo ed il senso di maestà data da un uomo e suo figlio (la sua discendenza?), una teoria che lascia percepire l’idea da cui siamo partiti ma vediamo ora la seconda ipotesi.

Anche questa ci presenta il radicale 丿(piě) a cui affianca 丨(gǔn) che oltre a significare uno potrebbe, ma qui stiamo supponendo, affiancare al senso di moto un senso più statico, ossia il fermarsi nel viaggio e sostiene che il suono sia fornito da 夭 (yāo) ossia il carattere 大(dà) a cui è sovrapposto l’ormai noto 丿(piě)  quasi come fosse una persona a braccia aperte con la testa inclinata. Il carattere significa giovane, sembrare fresco ma anche morire giovane, quasi a voler ricordare i pericoli del soggiorno durante il viaggio dei cinesi emigrati.

Infine una lettura di 侨 (qiáo) rimanda al carattere tradizionale 喬 (qiáo) dove a fornire il suono ci sarebbe 夭 (yāo) mentre 高 (gāo) alto rappresenta un edificio appunto alto e ci rimanda all’alloggio nella sua accezione più concreta.

Quale che sia la lettura giusta è facile capire come per la Cina i 华侨 (huáqiáo), i cinesi emigrati, siano dei fiori, in attesa del ritorno, le cui radici non si vuole recidere.

Se vuoi approfondire la conoscenza della Cina e della sua cultura leggi il mio blog Farfalle e trincee

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