La Cina e la colonizzazione: 殖民地化

Secondo gli studiosi, le origini della Cina sono da ricerca in un’ansa nei pressi del Fiume Giallo, dove sono nate sviluppate dinastie che si perdono nel mito. Quello che oggi è il colosso cinese ha avuto una lunga Storia di frammentazione e di espansione, arrivando ad includere le diverse etnie che oggi compongono la popolazione cinese. Quella della colonizzazione cinese è una vicenda estremamente interessante, fatta di successi e di sconfitte, come nel caso della battaglia del Talas che, nel 751, fermò l’avanzata cinese verso Ovest. Andiamo adesso a scoprire gli Hanzi con cui in cinese si indica il fenomeno della colonizzazione.

殖民地化

殖 (zhí): il nostro primo carattere significa allevamento, riproduzione, prosperare e progenie. A comporlo abbiamo il radicale 歹(dǎi) che non è che sia il massimo della simpatia visto che vuol dire cose come cattivo, vizioso e depravato. E secondo alcuni rappresenterebbe pure un cadavere! Il cadavere sarebbe composto da 一 (yī) uno e 夕(xī) ossia sera, notte, tramonto e pure obliquo. Abbiamo già visto in altri caratteri come il buio non porti mai niente di buono, poi che il cattivo sia vivo o morto il significato non cambia molto. Proviamo a vedere cosa ci riserva la seconda parte del carattere, vale a dire 直 (zhí) il cui significato è, tra gli altri, quello di eretto, verticale e diritto. A Scomporlo troviamo 乚 (yǐn) segreto, nascosto, misterioso ma anche piccolo e minuto (le origini di questo carattere non sono chiare, altrimenti che mistero sarebbe? Tuttavia personalmente presumo che rappresenti un piccolo pezzetto di qualcosa e se è piccolo poi non lo trovi), 目(mù) che rappresenta un occhio e 十 (shí) che significa dieci oppure perfetto e fornisce il suono al carattere. Qui 十 (shí) indica un punto verso cui si guarda, più facile pensarlo sapendo che in origine il carattere vedeva solo la linea verticale. E quindi 直 (zhí) indica diritto perché è la posizione con cui si guarda lontano oppure perché dritta è la linea dello sguardo, chi lo sa, mistero, proprio come il ruolo di 乚 (yǐn)! In conclusione, secondo alcuni studiosi il significato di 殖 (zhí) sarebbe dato da 歹(dǎi) rimandando al ciclo continuo di nascita e morte. Dietro la prosperità c’è quindi la fine, passiamo oltre malinconici.

民 (mín): su questo carattere non si soffermiamo, lo abbiamo infatti già incontrato parecchie volte. Ricordiamo che significa popolo, cittadino, suddito e l’ascia nell’occhio che rappresenterebbe si presta a diverse interpretazioni, ne avevamo parlato brevemente qui.

地 (dì): questo è un carattere molto diffuso e può voler dire molte cose, ad esempio terra, suolo, regione e via dicendo. A comporlo troviamo il radicale 土 (tǔ) ossia terra o fatto di terra, infatti rappresenterebbe un tumulo, qui identificabile con 十 (shí), sopra il terreno, che sarebbe 一 (yī). 土 (tǔ) è a tutti gli effetti un carattere unico ma dalle componenti il senso appare chiaro, interessante notare come anche qui emerga l’importanza degli antenati nella cultura cinese, visto che il luogo è identificato dal tumulo ossia il luogo dove riposano gli avi. Poi il tumulo può essere anche un cumulo o una collinetta ma preferisco la poesia. La seconda parte del carattere è 也 (yě) particella che vuol dire tantissime cose tra cui anche e che fornirebbe il suono. Appare chiaro che il suono non c’entra nulla, tuttavia secondo alcune teorie 地 (dì) in origine avrebbe significato sia anche che serpente, essendo per di più un carattere omofono a 它 (tā) che sarebbe la forma originale di 蛇 (shé) che vuol dire proprio serpente. In ogni caso 地 (dì) significa luogo…

化 (huà): infine questo carattere che significa cambiare, riformare o convertire. A comporlo 亻(rén) persona (è una diversa versione di 人) e 匕 (bǐ) che sarebbe il radicale, fornirebbe il suono e rappresenterebbe un cucchiaio o un coltello. Anche qui è evidente un mutamento di suono, più oscuro del precedente. Abbastanza intricato anche il significato, sarebbero infatti una persona in piedi ed una capovolta, forse ad indicare il senso del cambiamento e della conversione. In ogni caso l’importanza di 化 (huà) di poter creare parole da altre parole. Se 殖民地 (zhímíndì) significa colonia, 殖民地化 (zhímíndìhuà) significa quindi colonizzazione.

Ma cos’è quindi la colonizzazione? Di fatto un luogo dove i popoli creano un allevamento o una progenie. Ed infatti colonizzare un paese, o meglio essere coloni è proprio questo: crescere una famiglia (o degli animali per cibare la famiglia) altrove. Un libro molto interessante sulla colonizzazione cinese, in particolare verso sud, è The Southern Expansion of the Chinese People, di C.P. FitzGerald. In questo libro l’autore prende in considerazione le migrazioni individuali nel sudest asiatico partendo da due casi di colonizzazione molto diversi, uno riuscito ed uno fallito: lo Yunnan ed il Vietnam. Una colonizzazione verso sud che fu più spesso frutto della ricerca individuale di una vita migliore che di una precisa politica di conquista.

Se vuoi approfondire la conoscenza della Cina e della sua cultura leggi il mio blog Farfalle e trincee.

 

Fonte immagini: Youtube; Policyforum.net