Barcellona: A spasso con Gaudì
Sulla Spagna se ne dicono tante: “toros, fiesta y siesta“ è uno dei tanti luoghi comuni diffusi. Qualcun’altro invece direbbe che Barcellona sia solo Gaudì. Indubbiamente l’artista ha usato questa città come fosse la sua tela personale rendendola unica nel suo genere, motivo per il quale venire a Barcellona significa inevitabilmente scontrarsi almeno una volta (o più) con una sua opera. A sua difesa posso dire però che Barcellona è molto di più. E’ dinamica, vitale e mai banale. E’ una città che ti risucchia nella sua vita frizzante mettendoti a tuo agio come se fosse casa tua. O per lo meno questa è la sensazione che ha dato a me.
Ma lasciamo da parte gli stereotipi, perchè durante il mio soggiorno durato una settimana, io e la mia amica abbiamo deciso di dedicare una giornata al grande architetto visitando le opere principali. Lo sò lo sò è il classicone dei classiconi ma da amante dell’architettura non ho saputo resistere. E poi ammettiamolo, le sue opere sono qualcosa di unico e meraviglioso, non vederle è un peccato!!
Bene, pronti? Partiamo.
Sagrada Familia
Questa monumentale basilica è il simbolo della città e l’attrazione più visitata di tutta Barcellona. Mettetevi l’anima in pace perchè per visitarla dovrete affrontare almeno un’ora di fila. L’attesa però aumenta il desiderio no? Così dicono e così io confermo. Erano anni che aspettavo di visitarla. Questa chiesa per me rappresenta un pò tutto l’amore che ho per l’architettura (e che ha influenzato il mio percorso di studi) quindi le aspettative erano altissime! Nonostante sia ancora incompiuta, ha un fascino grandioso che non si può descrivere. L’impatto che si ha una volta entrati è spiazzante, un’ondata di luci e colori ci assale facendoci girare la testa. Ammetto che inizialmente non sapevo da che parte guardare, troppe cose, troppi colori…sembravo ubriaca! Così mi sono presa il mio tempo, l’ho girata metro dopo metro, mi sono seduta sulle panche con il naso all’insù perdendomi in quelle geometrie psichedeliche e lasciando che il tempo scorresse lento (o almeno credevo). Consiglio di visitarla in una giornata di sole perchè l’effetto all’interno creato dai raggi che filtrano tra le vetrate è magico. Altro consiglio è quello di visitarla con calma, tanto non vi rincorre nessuno.
Casa Batlló
Si tratta di una delle architetture più originali della città. L’UNESCO l’ha resa patrimonio dell’umanità e milioni di visitatori ogni anno si riversano davanti alla sua facciata per ammirare le sue inconfondibili forme. Noi abbiamo osservato solo l’esterno ma anche gli interni sono visitabili. Linee curve, astratte e mosaici dai colori brillanti e accesi rendono l’edificio unico e inusuale. Le sue forme danno vita alla facciata come se potesse muoversi in un ballo sinuoso caratterizzato da movimenti morbidi e ondulati.
Casa Milà – La pedrera
Anche questo complesso di appartementi che si sviluppano su otto piani è protetto dall’UNESCO. Alcuni appartamenti sono abitati mentre altri sono adibiti a “museo” e visitabili. Eleganti e luminosi si distinguono per le loro forme astratte e i colori delle azulejos. La facciata è totalmente in pietra grezza e si caraterizza per le sue linee tipicamente gaudiane. Ma la vera particolarità di questo edificio è il tetto: percorribile come una sorta di percorso tra ponticelli e statue che ricordano le forme della natura ed elementi medievali. Camminando sul tetto ho avuto la sensazione di essere nella testa di Gaudì, come se stessi passeggiando nella sua fantasia e nei suoi sogni astratti che prendevano vita davanti ai miei occhi.
Parc Güell
Parc Guell è il secondo simbolo della città dopo la Sagrada Familia. Vietato non visitarlo, dico sul serio. E’ un luogo magico in cui perdersi una giornata intera. All’interno ospita la casa di Gaudì, attualmente adibita a museo, mentre il resto del parco è abitato da sculture e costruzioni dalle architetture astratte e originali. Molti l’anno definito un museo a cielo aperto, per me invece è un mondo parallelo in cui si perde la cognizione del tempo e della realtà. Un luogo non banale e che non viene mai a noia in quanto ogni angolo è un capolavoro diverso. Dalla terrazza inoltre si gode di una meravigliosa vista sulla città catalana. Quello che mi ha colpito di questo parco, oltre la sua vastità, è stata la sua versatilità: c’erano persone a correre, giovani a studiare, bambini che giocavano e anziani che riposavano leggendo un giornale. Sembra banale ma per me non lo è stato, mi piace come i cittadini vivono questo parco e un pò li invidio.
Le opere dell’artista in giro per la città sono molte altre, ma ovviamente per motivi di tempo non è stato possibile vederle tutte. Spero di tornare presto per finire la mia passeggiata con Gaudì e ovviamente aggiornare l’articolo con altre bellissime e originali architetture.
-S-