Le capitali cinesi e la geografia, 京!

Se hai viaggiato in Cina, sai quanto è importante la geografia nella toponomastica cinese. Quando puntualmente ci si perde, di fondamentale aiuto sono i nomi delle vie dato che troveremo quasi sicuramente una 南路 (Nánlù) oppure una (北路Běilù) ossia strada sud ed una strada nord. E potremo così orientarci, o almeno tentare di farlo. Anche nella storia cinese i punti cardinali sono stati un costante riferimento, tanto da utilizzarli per denominare le capitali degli imperi che si sono succeduti. A volte la stessa città è stata capitale del nord o del sud a seconda della dinastia regnante, andiamo un po’ a vedere.

北京(Běijīng)

Questa è facile, Pechino! 北 (běi) vuol dire nord, 京 (jīng) vuol dire capitale, quindi capitale del nord e abbiamo risolto. In realtà non del tutto, perché di 北京(Běijīng) nella storia cinese ce ne sono state almeno altre sette… Tra cui Nanjing e Kaifeng che, come vedremo, sono capitali legate ad altri punti cardinali. Oltre a queste sono state capitali cinesi del nord anche le odierne Datong, Handan, Zhenjiang, Taiyuan e Chifeng. Molto probabilmente tutte queste città erano capitali nel nord della rispettiva dinastia, ma se oggi parliamo di 北京(Běijīng) in tutto il mondo ci si riferisce senza dubbio alla capitale stessa della Cina contemporanea.

南京(Nánjīng)

Anche qui tutto in apparenza semplice, 南 (Nán) sud e sempre 京 (jīng) capitale del sud, Nanchino! Stiamo parlando della più importante città dell’est della Cina, a lungo capitale di dinastie che si definivano sia orientali che meridionali per diventare infine capitale della dinastia Ming quando venne ricostruita e chiamata… 應天 (Yīngtiān). 南京(Nánjīng) divenne infatti 南京(Nánjīng) quando nel 1421 la capitale dell’impero venne trasferita a 北京(Běijīng), semplice no? La contrapposizione tra queste due capitali ci porta alla grande divisione della Cina in due parti differenti anche culturalmente e divise dallo Yangtze.

东京(Dōngjīng)

E siamo alla capitale dell’est: Tokyo! Fermi tutti Tolyo è in Giappone e non è mai stata una delle capitali cinesi. La storica influenza cinese in Giappone fa sì che oggi nella terra del sol levante si usino i caratteri cinesi ma pronunciati in maniera diversa. Andiamo a cercare altre 东京(Dōngjīng) e troviamo… un vecchio nome di Hanoi! Anche in Vietnam l’influenza cinese è stata molto profonda. Finalmente tra le capitali cinesi che si possono fregiare del titolo di 东京(Dōngjīng) troviamo Luoyang (che per la dinastia Song è stata capitale occidentale) e Kaifeng, capitale dell’impero otto volte, inclusa quella per i Song settentrionali!

西京(Xījīng)

Ed eccoci all’ultimo punto cardinale, 西(xī) l’ovest. E no, perché in Cina i punti cardinali sono cinque perché è considerato tale anche il centro ma pazienza, qui ne trattiamo quattro. La più famosa di tutte le 西京(Xījīng) è probabilmente quella che fu la porta della Via della seta, l’odierna Xian. Una delle più importanti tra le capitali cinesi, capitale sotto le dinastie Han, Sui e Tang. Lo sono poi state anche Chengdu e le già viste Luoyang e Datong. Tralasciamo che sia stato per un certo periodo anche il nome di Pyongyang qui non ci tocca. Ad ovest il numero delle capitali è ristretto, basta pensare alla geografia per capire perché.

Quello che ci mostrano le capitali cinesi è che in Cina la lingua è una componente fondamentale degli avvenimenti storici. Le dinastie cinesi hanno sempre avuto una forte esigenza di ordinare il proprio territorio, perché denominare è creare. Il risultato è una storia cinese sempre in movimento e, nonostante quello che afferma certa ideologia ufficiale dominante nella Cina di oggi, un paese frastagliato in molteplicità realtà. Ognuna con la propria capitale e la propria geografia. Non c’è quindi da stupirsi che nell’universo cinese quello che oggi è 北 (běi) possa un domani diventare 南 (Nán)!

Fonti immagini: musement.com; englishfirst.com