La DIGA del GLENO, il Vajont lombardo

Per raggiungere quello che rimane della Diga del Gleno si attraversa la stretta Val di Scalve. La strada che costeggia il torrente è molto suggestiva, racchiusa tra ripide pareti rocciose. Provenendo da Boario tra una galleria e l’altra si incontra un orrido con area pic nic e parcheggio. E’ un ottima occasione per osservare il panorama circostante. La diga fu costruita nei primi decenni del 1900. Purtroppo durante la realizzazione furono utilizzati materiali scadenti, e la tragica conseguenza fu il crollo, nella mattina del 1 dicembre 1923, di una parte delle arcate. La massa d’acqua e detriti che si riversò nella valle raggiunse in soli quarantacinque minuti il lago di Iseo, colpendo numerosi paesi. 

Per raggiungere i resti della Diga del Gleno si può lasciare l’auto a Pianezza, frazione di Vilminore di Scalve. Qui il parcheggio è davvero pochissimo, anche lungo la strada. Per trovarlo si deve arrivare prestissimo. Altra opzione è lasciare l’auto a Vilminore. Il sabato e la domenica c’è un bus navetta che porta a Pianezza, dalle 7 alle 11.30 e poi dalle 14. Se invece capitate in un giorno in settimana tocca camminare! Noi ovviamente abbiamo fatto così. Seguendo la via crucis che parte dal paese si arriva in 45 minuti alla Chiesa di Pianezza, da dove parte il sentiero per la diga del Gleno. Alcuni punti del sentiero sono molto soleggiati, quindi sarebbe meglio evitare le ore più calde della giornata. 

Da Pianezza c’è un’ora abbondante di cammino. All’inizio ci sono due indicazioni, è indifferente quale si sceglie perché si ricongiungono presto. Il sentiero si arrampica deciso nel bosco con grandi gradinate naturali. Ma una volta fatta questa prima parte in salita, prosegue pianeggiante fino ai ruderi. Da lontano non si vede subito lo squarcio che attraversa la diga, ma avvicinandosi ci si rende conto del disastro accaduto. Non é possibile salire sulle mura, ma si può fare il giro attorno. 

Inoltre dietro alla diga si trova un bel lago dove ci si può sdraiare a riposarsi. A tal scopo c’è anche un bar – ristoro. 

Per il ritorno si può ripercorrere lo stesso sentiero oppure prendere quello che parte proprio da sotto la diga e giunge a Bueggio. Attenzione perché con questo si scende verso Vilminore, e la navetta che riporta a Pianezza c’è solo nei weekend!